La procura di Genova acquisirà il verbale della riunione tra il ministero delle Infrastrutture, il Provveditorato alle opere pubbliche e direzione di vigilanza sulle concessionarie autostradali dell’1 febbraio 2018. “Certamente penso che i colleghi che sono assegnatari del provvedimento e svolgono le indagini attraverso i consulenti tecnici acquisiranno il contenuto di quest’atto”, lo ha annunciato Francesco Cozzi che ha incontrato i giornalisti al palazzo di giustizia. A svelare l’esistenza del verbale è stato il settimane l’Espresso, che ha raccontato come quella riunione produsse un report sullo stato di corrosione degli stralli, la cui area totale si era ridotta “dal 10 al 20%“. Tra le firme che campeggiano in calce al documento ci sono quelle del provveditore, l’architetto Ferrazza, e quella del consulente esterno Antonio Brencich, docente dell’università di Genova che già nel 2016 (e in diverse interviste concesse negli ultimi giorni) denunciò le problematiche del viadotto e oggi membro insieme a Ferrazza della stessa commissione nominata dal Mit. Il verbale certifica che i controlli effettuati attraverso al tecnica della riflettometria hanno misurato che i cavi dei tiranti risultano consumati dalla corrosione (problematica di cui lo stesso Morandi era consapevole almeno dal 1979) fino al 20% della loro area totale. “Sulla base delle indagini svolte la società progettista ha cautelativamente stimato un grado di ammaloramento medio oscillante dal dieci al venti per cento”, si legge nel documento.
Il moncone scricchiola. I pm: “Pronti ad abbatterlo” – E mentre la procura annuncia nuove acquisizioni, il ponte Morandi scricchiola. Rumori sono stati uditi già nella notte e poi ancora in mattinata e hanno portato i vigili del fuoco a prendere la decisione di sospendere le operazioni di recupero degli oggetti personali rimasti nelle case evacuate sotto al viadotto. La procura di Genova è pronta, in caso di concreto pericolo, a “a dissequestrare e autorizzare l’abbattimento“. A dare l’allarme sono stati alcuni cittadini. È stato escluso che fossero scricchiolii causati dal vento e sono stati attivati accertamenti tecnici ancora in corso. La zona rossa rimane interdetta anche ai mezzi di soccorso in attesa dei risultati delle verifiche. La Ansaldo Energia ha posticipato di una settimana il rientro di 750 su 2.600 dipendenti: gli altri dovrebbero tornare al lavoro martedì, ma solo se arriverà il via libera dei vigili del fuoco.
Dubbi sul carro ponte. Ditta smentisce: “Non era installato” – Mentre tra gli esperti della commissione si è fatta strada anche l’ipotesi che potrebbe aver avuto un ruolo nel crollo anche il carro ponte che era stato posizionato sul Morandi per i lavori in corso, proprio vicino al pilone 9 che poi ha ceduto. I dirigenti di Autostrade hanno smentito, ma a ritornare sulla tesi è la stessa procura. Fonti vicine ai magistrati impegnati nell’indagine, spiegano, che la struttura “ha certamente aumentato il peso e potrebbe aver contribuito al cedimento di parte del viadotto”. Anche Antonino Saggio, architetto e urbanista che insegna all’università La Sapienza di Roma, ha spiegato: “È una struttura che ha un peso nell’ordine di alcune tonnellate, potrebbe aver avuto un ruolo nel crollo del viadotto”. Da Velturno, in provincia di Bolzano, la ditta Weico che stava lavorando sul ponte smentisce: “Il carroponte non può aver contribuito al cedimento del ponte Morandi, perchè non era ancora stato installato”, replica il direttore Hubert Weissteiner. “Stavamo lavorando all’installazione di binari sui quali avrebbe dovuto scorrere il carroponte che però non è mai entrato in funzione“, sostiene. “Per predisporre i binari che avrebbero dovuto sostenere il carroponte lavoravamo di notte con un by-bridge, perchè di giorno c’era troppo traffico. Avremmo finito fra uno o due mesi”, è la versione di Weissteiner. Il direttore della Weico smentisce anche il fatto che il carroponte posse essere troppo pesante: “Ha un peso di circa 7 tonnellate, se si pensa che un tir in media pesa attorno alle 40 tonnellate si tratta di un peso di 4 o 5 volte minore”. “I pm hanno dato dei quesiti ai consulenti tecnici chiedendo di individuare i fatti che potrebbero essere cause, un tema molto ampio di ricerca. Valuteranno i consulenti tecnici”, ha spiegato il procuratore di Genova Francesco Cozzi.
I finanzieri negli uffici del provveditorato – In mattinata su ordine dell’aggiunto D’Ovidio e dei pm Cotugno e Terrieri, dopo la prima ispezione sul luogo, la Guardia di Finanza è entrata nel provveditorato interregionale alle Opere pubbliche di Liguria, Piemonte e Val d’Aosta, l’ufficio periferico del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che si occupa della gestione tecnica, amministrativa ed economica dei lavori, delle forniture e dei servizi di competenza dello stesso ministero per una normale acquisizione di atti, al momento non è stato effettuato nessun sequestro.
Mulé chiede revoca commissione – Intanto da Forza Italia è arrivata la prima replica politica a quanto rivelato domenica da L’Espresso. L’attuale presidente della commissione del ministero dei Trasporti, l’architetto Roberto Ferrazza, che al termine del primo sopralluogo ha parlato di un crollo determinato da “una serie di concause“, a febbraio guidò un vertice tra il ministero dei Trasporti e la società concessionaria Autostrade per l’Italia che produsse un report sullo stato di corrosione degli stralli, la cui area totale si era ridotta “dal 10 al 20%“. Per questo il deputato azzurro Giorgio Mulé chiede a Danilo Toninelli “la revoca di tutti i componente della commissione”. In un’intervista a La Stampa, lo stesso Ferrazza ha smentito l’ipotesi di un conflitto di interessi ma si è detto “pronto a fare un passo indietro“.
Atlantia perde in Borsa – Non cambia invece la linea del governo, sempre intenzionato a portare avanti la procedure di revoca delle concessioni per Autostrade per l’Italia, la società della famiglia Benetton. E inevitabilmente questo ha conseguenze anche sulla Borsa, dove Atlantia è stata ammessa agli scambi di Piazza Affari e cede oltre il 6 per cento, dopo un prolungamento dell’asta di pre-apertura, in quanto il titolo non riusciva a fare prezzo.
CRONACA ORA PER ORA
19.25 – Capo protezione Civile: “A breve modifica codice Appalti”
A breve ci sarà una modifica al Codice degli Appalti. Ritengo doveroso e necessario che ci sia una legislazione per poter effettuare interventi emergenziali senza che debba arrivare il capo della Protezione civile a emanare un’ordinanza”. Lo dichiara il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli dopo aver firmato l’ordinanza per affrontare l’emergenza causata dal crollo di ponte Morandi. “Credo che sia necessario inserire nel Codice degli Appalti, quando si verifica un’emergenza, delle regole che consentano l’avvio tempestivo dei lavori”, rimarca.
19.20 – Capo protezione Civile: “Entro dieci giorni torrente libero”
Credo che entro una decina di giorni potremo liberare il torrente Polcevera dagli ultimi blocchi del ponte Morandi sequestrati dalla magistratura”. E’ l’auspicio del capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile Angelo Borrelli stasera a Genova.
“Ci sono due tronconi del ponte che sono sotto sequestro, lì la magistratura dovrà dare le necessarie autorizzazioni, – commenta Borrelli – per scongiurare il rischio delle piogge autunnali, ma intanto gran parte dei detriti è già stata rimossa
18.30 -Procuratore Cozzi: “Acquisiremo il verbale del ministero di febbraio” –
“Certamente penso che i colleghi che sono assegnatari del provvedimento e svolgono le indagini attraverso i consulenti tecnici acquisiranno il contenuto di quest’atto”. Lo ha spiegato il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi oggi pomeriggio incontrando i giornalisti a palazzo di giustizia. Cozzi ha risposto così alla domanda dei cronisti che chiedevano della rilevanza, nell’ambito delle indagini, del verbale di una riunione tra ministero delle Infrastrutture, Provveditorato alle opere pubbliche e direzione di vigilanza sulle concessionarie autostradali. Secondo l’Espresso nel verbale, risalente allo scorso 1 febbraio, si parlava di una corrosione e di una riduzione dei tiranti di ponte Morandi.
18.05 – Pm: “Valuteranno i tecnici” – “I pm hanno dato dei quesiti ai consulenti tecnici chiedendo di individuare i fatti che potrebbero essere cause, un tema molto ampio di ricerca”. Come elemento quello della presenza di un carroponte prima del disastro “può essere rilevante, come qualsiasi elemento che abbia portato un aggravio carico alla struttura, lo valuteranno i consulenti tecnici”. Lo ha spiegato il procuratore di Genova Francesco Cozzi parlando ai cronisti oggi nella sede della procura e rispondendo sull’ipotesi per la quale la presenza di un carroponte sul viadotto Morandi possa essere valutata nell’ambito dell’inchiesta che mira all’accertamento delle cause del disastro. Intanto proseguono i lavori di individuazione dei reperti sull’area del crollo, che poi verranno trasferiti. “Stanno completando la 2 fase della sicurezza – precisa Cozzi – un pezzo cemento di quelle dimensione richiede anche 2 giorni per essere tagliato, va segnato, catalogato e numerato. Così ognuno di questi. Sono una quantità alta di reperti che vanno catalogati dopo essere stati portati a dimensioni che ne rendano possibile il trasporto. E questo viene fatto non alla rinfusa ma da tecnici nominati fin dal secondo giorno”.
17.21 – Ditta: “Carroponte non era ancora stato installato” – “Il carroponte non può aver contribuito al cedimento del ponte Morandi, perchè non era ancora stato installato”. A dirlo è Hubert Weissteiner, direttore della Weico di Velturno, la ditta che stava lavorando sul ponte crollato a Genova. “Stavamo lavorando all’installazione di binari sui quali avrebbe dovuto scorrere il carroponte che però non è mai entrato in funzione”, sostiene Weissteiner.
17.12 – “Trump ha chiamato Conte per condoglianze e aiuti” – “Il presidente Donald Trump ha parlato stamane con il primo ministro Giuseppe Conte per esprimere le sue condoglianze e offrire assistenza dopo il crollo del ponte in Italia la scorsa settimana”: lo rende noto la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders.
16.48 – Consegnate prime 5 case a sfollati – Consegnate le prime cinque case agli sfollati per il crollo di ponte Morandi. Vanno a cinque nuclei famigliari, per un totale di 21 persone, tra cui bambini piccoli (uno ha 3 mesi) e anziani non autosufficienti. Le chiavi sono state date dal presidente della Regione Toti e dal sindaco Bucci nel quartiere di Bolzaneto in palazzine con appartamenti di solito destinati alle forze dell’ordine e di proprietà della società pubblica Arte.
16.35 – Procuratore Cozzi: “Non ci sono indagati” – “Al momento non ci sono indagati. L’attività giudiziaria ha i suoi tempi”. Lo ha detto il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, facendo il punto sulle indagini per il crollo di ponte Morandi.
16.21 – Procuratore Cozzi: “Carroponte era lì ed è venuto giù col ponte” – “Non è escluso che il peso della struttura messa sul Ponte Morandi per la manutenzione possa avere in qualche modo influito sul crollo. Attenzione, parliamo sempre di ipotesi e, dire ‘concausè significa poco perché ogni concausa può avere importanza diversa e questo è quello che deve stabilire l’inchiesta”. Lo dice il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, rispondendo ad alcune domande di LaPresse, in riferimento al carroponte utilizzato prima del crollo per i lavori di manutenzione. “Il carro ponte era lì ed è venuto giù col ponte – aggiunge -. Adesso è sotto con le altre macerie. Esaminarlo e capire se ha avuto un ruolo, è compito dei nostri periti”.
16.15 – Procuratore Cozzi: “Video potranno essere utili” – “Penso che i video che si potranno acquisire potranno essere alquanto utili”. Lo ha detto il procurato della Repubblica di Genova Cozzi. “Dal primo momento – ha aggiunto – gli organi investigativi si sono attivati per acquisire video o altre immagini che in qualche modo documentino il crollo del ponte. Abbiamo fatto anche un appello. Non corrisponde al vero l’affermazione che ci saremmo accontentati di una versione singola dei video di Autostrade”.
16.02 – Piazza Affari, Atlantia a -6,57% – A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,15% a 20.448 punti, mentre lo spread Btp-Bund decennali è in flessione a 277 punti. Sul listino principale di Piazza Affari scivola Atlantia (-6,57%).
13.47 – Procura di Genova: “Lavori di manutenzione possibile concausa” – Il carroponte attaccato all’impalcata di Ponte Morandi “ha certamente aumentato il peso e potrebbe aver contribuito al cedimento di parte del viadotto”, spiegano fonti della procura confermando quanto anticipato da Il Fatto Quotidiano questa mattina.
13.23 – Scricchiolii, pm: “Pronti ad abbattimento” – La procura di Genova è pronta, in caso di concreto pericolo, ad autorizzare l’abbattimento del moncone di ponte Morandi, sequestrato il 17 agosto dopo il crollo della campata, che si trova sopra gli edifici evacuati di via Porro. Ieri sera infatti sono stati segnalati scricchiolii che hanno portato i Vigili del fuoco alla sospensione del recupero beni da parte sei cittadini sfollati. Nel caso in cui i vigili del fuoco segnalino l’eventualità di concreto pericolo la magistratura genovese si è detta “pronta a dissequestrare e autorizzare l’abbattimento”.
12.50 – Rientro posticipato per 750 dipendenti Ansaldo – Rientro rinviato di una settimana per circa 750 dei 2.600 dipendenti di Ansaldo Energia. Si tratta in gran parte di quelli che lavorano nella palazzina uffici, più gli addetti di “Campi 1”, uno dei tre capannoni dello stabilimento di Campi, quello dedicato all’assemblaggio finale delle turbine di taglia medio piccola. Per loro la riapertura è spostata al 27 agosto (gli altri riprenderanno domani), ma solo se arriverà il via libera dei vigili del fuoco, visto che l’area rientra nella zona rossa del crollo del ponte Morandi.
12.13 – Autostrade: ricevuta lettera Mit su revoca – “In relazione al crollo di una sezione del viadotto Polcevera sull’autostrada A10” Autostrade per l’Italia dichiara in una nota di aver “ricevuto in data odierna la lettera di contestazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, già anticipata dalla stampa nei giorni scorsi”. Il Mit, ricorda Autostrade, “ha assegnato alla società il termine di 15 giorni per fornire le relative controdeduzioni”.
11.56 – Borsa, Atlantia amplia il calo – Amplia il calo Atlantia in Piazza Affari, dove il titolo cede il 9,5% a 17,5 euro dopo aver aperto in ritardo a causa di un congelamento iniziale all’asta di pre-apertura. Sotto pressione anche gli altri gestori, da Autostrade meridionali (-5,93%) all’Astm (-2,34%) e alla Sias (-4,16%) del gruppo Gavio dopo la determinazione del Governo a sospendere la concessione ad Aspi, controllata al 100% dalla stessa Atlantia, dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova.
11.34 – Ferrazza: “Sto lavorando e sono ancora provveditore in carica” – “Ho ricevuto una nomina in Commissione dalla mia amministrazione. Sto svolgendo questo lavoro. Oggi dovrei essere in cantiere. Non vedo conflitto di interessi. C’è forse più ricerca del clamore che la sostanza giuridica. In base al codice degli appalti noi siamo tenuti a dare quel parere e credo che la commissione esaminatrice sia stata molto scrupolosa. Lo abbiamo trasmesso tempestivamente a Roma. Questo avveniva 5 mesi fa. Sono ancora il provveditore in carica”. Lo ha detto Roberto Ferrazza capo della commissione ispettiva del Mit commentando le indiscrezioni pubblicate sull’Espresso.
11.22 – Gdf in provveditorati, normale acquisizione atti – Da questa mattina gli uomini della Guardia di Finanza di Genova si trovano negli uffici genovesi del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per la Liguria, il Piemonte e la Valle d’Aosta. Da quanto si apprende si tratta di una normale acquisizione di atti all’interno degli uffici del Provveditorato, nell’ambito dell’inchiesta sul crollo di ponte Morandi. Al momento non è stato effettuato nessun sequestro.
10.57 – Autostrade: “No a pedaggio sulla rete genovese” – A partire dalle 11 di oggi non verrà chiesto il pagamento del pedaggio sulla rete genovese, come annunciato nella conferenza stampa di sabato 18 agosto. Lo fa sapere Autostrade per l’Italia in una nota, in cui si precisa inoltre che, con una semplice dichiarazione coloro che hanno pagato il pedaggio sulle tratte interessate a partire dal 14 agosto potranno chiederne il rimborso.
10.47 – Gdf in provveditorato Opere pubbliche – La Guardia di finanza si trova negli uffici del provveditorato delle Opere pubbliche di Genova nell’ambito dell’inchiesta sul crollo si Ponte Morandi.
10.39 – Salvini: “Mio sì a norma concessioni fu errore” – “Se è così sicuramente” fu un errore il sì nel 2008 da deputato della Lega al provvedimento del governo Berlusconi che interveniva sulle verifiche riguardanti le concessioni. Lo sottolinea ad ‘Agorà estatè il segretario del Carroccio, Matteo Salvini.
10.19 – Salvini: “Revoca non arriverà in 15 giorni” – “La revoca” della concessione ad Autostrade “non arriverà in 15 giorni, perchè giustamente, essendo un Paese civile, ci sarà spazio per la controparte per spiegare cosa ha fatto, cosa non ha fatto, per giustificarsi e quindi durerà alcune settimane questo percorso. Durante queste settimane valuteremo cosa è meglio per gli italiani”. Lo dice il vicepremier Matteo Salvini, ospite di ‘Agorà estatè su Raitre.
09.55 – Scricchiola il moncone est del ponte – Scricchiolii sono stati uditi, nella notte e stamani, provenire dal moncone est di ponte Morandi e per questo motivo, in via precauzionale, i vigili del fuoco hanno deciso di interrompere le operazioni di recupero delle masserizie e degli oggetti personali dalle abitazioni evacuate. A dare l’allarme alcuni cittadini. E’ stato escluso che fossero rumori causati dal vento e sono stati attivati accertamenti tecnici ancora in corso.
La zona rossa rimane interdetta anche ai mezzi di soccorso in attesa dei risultati delle verifiche.
09.53 – Mulé (Fi): “Aspettiamo da Toninelli revoca commissione Mit” – “Stamattina il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, uomo che dice di essere armato di certezze, avrebbe già dovuto comunicare la revoca di tutti i componenti della commissione ministeriale da lui nominata – dal presidente in giù – che nei mesi scorsi valutarono e non ritennero di agire per segnalare i pericoli del ponte Morandi fino a obbligarne la chiusura”. Lo afferma in una nota Giorgio Mulé, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato.
Tecnico del Ministero: “Concause dietro al crollo”. Fu lui a certificare a febbraio l’usura degli stralli [LEGGI]
09.52 – Borsa, Atlantia ammessa a scambi cede oltre l’8% – Atlantia è stata ammessa agli scambi di Piazza Affari e cede oltre l’8% a 17,76 euro dopo un prolungamento dell’asta di pre-apertura, in quanto il titolo non riusciva a fare prezzo. La decisione del Governo di proseguire con la revoca della concessione penalizza anche gli altri concessionari autostradali, da Autostrade Meridionali (-5,19%) alle società del Gruppo Gavio: Astm (-2,12%) e Sias (-2,48%).
09.46 – Esperto: “Carro ponte possibile causa” – “Il carro ponte, struttura che ha un peso nell’ordine di alcune tonnellate, montato per i lavori che erano già in corso da aprile sulla soletta del ponte, potrebbe aver avuto un ruolo nel crollo del viadotto Morandi”. E il dubbio che mette in campo anche Antonino Saggio, architetto e urbanista che insegna Progettazione Architettonica e Urbana all’università La Sapienza di Roma.
Ora i tecnici indagano sui lavori di Autostrade [LEGGI]
09.13 – Borrelli a Genova per l’ordinanza – Il capo del dipartimento di protezione civile Angelo Borrelli sarà oggi a Genova per lavorare sul testo dell’ordinanza di protezione civile che consentirà di avviare i necessari interventi, normativi e operativi.
Cronaca
Ponte Morandi, il procuratore: “Acquisiremo il verbale del ministero sull’usura dei tiranti”. Scricchiola moncone: “Pronti ad abbatterlo”
Rumori sono stati uditi già nella notte e poi ancora in mattinata: accertamenti tecnici in corso. "Certamente penso che i colleghi che sono assegnatari del provvedimento e svolgono le indagini attraverso i consulenti tecnici acquisiranno il contenuto di quest’atto", ha detto il procuratore Cozzi riferendosi al verbale della riunione delll'1 febbraio scorso che produsse un report sullo stato di corrosione degli stralli
La procura di Genova acquisirà il verbale della riunione tra il ministero delle Infrastrutture, il Provveditorato alle opere pubbliche e direzione di vigilanza sulle concessionarie autostradali dell’1 febbraio 2018. “Certamente penso che i colleghi che sono assegnatari del provvedimento e svolgono le indagini attraverso i consulenti tecnici acquisiranno il contenuto di quest’atto”, lo ha annunciato Francesco Cozzi che ha incontrato i giornalisti al palazzo di giustizia. A svelare l’esistenza del verbale è stato il settimane l’Espresso, che ha raccontato come quella riunione produsse un report sullo stato di corrosione degli stralli, la cui area totale si era ridotta “dal 10 al 20%“. Tra le firme che campeggiano in calce al documento ci sono quelle del provveditore, l’architetto Ferrazza, e quella del consulente esterno Antonio Brencich, docente dell’università di Genova che già nel 2016 (e in diverse interviste concesse negli ultimi giorni) denunciò le problematiche del viadotto e oggi membro insieme a Ferrazza della stessa commissione nominata dal Mit. Il verbale certifica che i controlli effettuati attraverso al tecnica della riflettometria hanno misurato che i cavi dei tiranti risultano consumati dalla corrosione (problematica di cui lo stesso Morandi era consapevole almeno dal 1979) fino al 20% della loro area totale. “Sulla base delle indagini svolte la società progettista ha cautelativamente stimato un grado di ammaloramento medio oscillante dal dieci al venti per cento”, si legge nel documento.
Il moncone scricchiola. I pm: “Pronti ad abbatterlo” – E mentre la procura annuncia nuove acquisizioni, il ponte Morandi scricchiola. Rumori sono stati uditi già nella notte e poi ancora in mattinata e hanno portato i vigili del fuoco a prendere la decisione di sospendere le operazioni di recupero degli oggetti personali rimasti nelle case evacuate sotto al viadotto. La procura di Genova è pronta, in caso di concreto pericolo, a “a dissequestrare e autorizzare l’abbattimento“. A dare l’allarme sono stati alcuni cittadini. È stato escluso che fossero scricchiolii causati dal vento e sono stati attivati accertamenti tecnici ancora in corso. La zona rossa rimane interdetta anche ai mezzi di soccorso in attesa dei risultati delle verifiche. La Ansaldo Energia ha posticipato di una settimana il rientro di 750 su 2.600 dipendenti: gli altri dovrebbero tornare al lavoro martedì, ma solo se arriverà il via libera dei vigili del fuoco.
Dubbi sul carro ponte. Ditta smentisce: “Non era installato” – Mentre tra gli esperti della commissione si è fatta strada anche l’ipotesi che potrebbe aver avuto un ruolo nel crollo anche il carro ponte che era stato posizionato sul Morandi per i lavori in corso, proprio vicino al pilone 9 che poi ha ceduto. I dirigenti di Autostrade hanno smentito, ma a ritornare sulla tesi è la stessa procura. Fonti vicine ai magistrati impegnati nell’indagine, spiegano, che la struttura “ha certamente aumentato il peso e potrebbe aver contribuito al cedimento di parte del viadotto”. Anche Antonino Saggio, architetto e urbanista che insegna all’università La Sapienza di Roma, ha spiegato: “È una struttura che ha un peso nell’ordine di alcune tonnellate, potrebbe aver avuto un ruolo nel crollo del viadotto”. Da Velturno, in provincia di Bolzano, la ditta Weico che stava lavorando sul ponte smentisce: “Il carroponte non può aver contribuito al cedimento del ponte Morandi, perchè non era ancora stato installato”, replica il direttore Hubert Weissteiner. “Stavamo lavorando all’installazione di binari sui quali avrebbe dovuto scorrere il carroponte che però non è mai entrato in funzione“, sostiene. “Per predisporre i binari che avrebbero dovuto sostenere il carroponte lavoravamo di notte con un by-bridge, perchè di giorno c’era troppo traffico. Avremmo finito fra uno o due mesi”, è la versione di Weissteiner. Il direttore della Weico smentisce anche il fatto che il carroponte posse essere troppo pesante: “Ha un peso di circa 7 tonnellate, se si pensa che un tir in media pesa attorno alle 40 tonnellate si tratta di un peso di 4 o 5 volte minore”. “I pm hanno dato dei quesiti ai consulenti tecnici chiedendo di individuare i fatti che potrebbero essere cause, un tema molto ampio di ricerca. Valuteranno i consulenti tecnici”, ha spiegato il procuratore di Genova Francesco Cozzi.
I finanzieri negli uffici del provveditorato – In mattinata su ordine dell’aggiunto D’Ovidio e dei pm Cotugno e Terrieri, dopo la prima ispezione sul luogo, la Guardia di Finanza è entrata nel provveditorato interregionale alle Opere pubbliche di Liguria, Piemonte e Val d’Aosta, l’ufficio periferico del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che si occupa della gestione tecnica, amministrativa ed economica dei lavori, delle forniture e dei servizi di competenza dello stesso ministero per una normale acquisizione di atti, al momento non è stato effettuato nessun sequestro.
Mulé chiede revoca commissione – Intanto da Forza Italia è arrivata la prima replica politica a quanto rivelato domenica da L’Espresso. L’attuale presidente della commissione del ministero dei Trasporti, l’architetto Roberto Ferrazza, che al termine del primo sopralluogo ha parlato di un crollo determinato da “una serie di concause“, a febbraio guidò un vertice tra il ministero dei Trasporti e la società concessionaria Autostrade per l’Italia che produsse un report sullo stato di corrosione degli stralli, la cui area totale si era ridotta “dal 10 al 20%“. Per questo il deputato azzurro Giorgio Mulé chiede a Danilo Toninelli “la revoca di tutti i componente della commissione”. In un’intervista a La Stampa, lo stesso Ferrazza ha smentito l’ipotesi di un conflitto di interessi ma si è detto “pronto a fare un passo indietro“.
Atlantia perde in Borsa – Non cambia invece la linea del governo, sempre intenzionato a portare avanti la procedure di revoca delle concessioni per Autostrade per l’Italia, la società della famiglia Benetton. E inevitabilmente questo ha conseguenze anche sulla Borsa, dove Atlantia è stata ammessa agli scambi di Piazza Affari e cede oltre il 6 per cento, dopo un prolungamento dell’asta di pre-apertura, in quanto il titolo non riusciva a fare prezzo.
CRONACA ORA PER ORA
19.25 – Capo protezione Civile: “A breve modifica codice Appalti”
A breve ci sarà una modifica al Codice degli Appalti. Ritengo doveroso e necessario che ci sia una legislazione per poter effettuare interventi emergenziali senza che debba arrivare il capo della Protezione civile a emanare un’ordinanza”. Lo dichiara il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli dopo aver firmato l’ordinanza per affrontare l’emergenza causata dal crollo di ponte Morandi. “Credo che sia necessario inserire nel Codice degli Appalti, quando si verifica un’emergenza, delle regole che consentano l’avvio tempestivo dei lavori”, rimarca.
19.20 – Capo protezione Civile: “Entro dieci giorni torrente libero”
Credo che entro una decina di giorni potremo liberare il torrente Polcevera dagli ultimi blocchi del ponte Morandi sequestrati dalla magistratura”. E’ l’auspicio del capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile Angelo Borrelli stasera a Genova.
“Ci sono due tronconi del ponte che sono sotto sequestro, lì la magistratura dovrà dare le necessarie autorizzazioni, – commenta Borrelli – per scongiurare il rischio delle piogge autunnali, ma intanto gran parte dei detriti è già stata rimossa
18.30 -Procuratore Cozzi: “Acquisiremo il verbale del ministero di febbraio” –
“Certamente penso che i colleghi che sono assegnatari del provvedimento e svolgono le indagini attraverso i consulenti tecnici acquisiranno il contenuto di quest’atto”. Lo ha spiegato il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi oggi pomeriggio incontrando i giornalisti a palazzo di giustizia. Cozzi ha risposto così alla domanda dei cronisti che chiedevano della rilevanza, nell’ambito delle indagini, del verbale di una riunione tra ministero delle Infrastrutture, Provveditorato alle opere pubbliche e direzione di vigilanza sulle concessionarie autostradali. Secondo l’Espresso nel verbale, risalente allo scorso 1 febbraio, si parlava di una corrosione e di una riduzione dei tiranti di ponte Morandi.
18.05 – Pm: “Valuteranno i tecnici” – “I pm hanno dato dei quesiti ai consulenti tecnici chiedendo di individuare i fatti che potrebbero essere cause, un tema molto ampio di ricerca”. Come elemento quello della presenza di un carroponte prima del disastro “può essere rilevante, come qualsiasi elemento che abbia portato un aggravio carico alla struttura, lo valuteranno i consulenti tecnici”. Lo ha spiegato il procuratore di Genova Francesco Cozzi parlando ai cronisti oggi nella sede della procura e rispondendo sull’ipotesi per la quale la presenza di un carroponte sul viadotto Morandi possa essere valutata nell’ambito dell’inchiesta che mira all’accertamento delle cause del disastro. Intanto proseguono i lavori di individuazione dei reperti sull’area del crollo, che poi verranno trasferiti. “Stanno completando la 2 fase della sicurezza – precisa Cozzi – un pezzo cemento di quelle dimensione richiede anche 2 giorni per essere tagliato, va segnato, catalogato e numerato. Così ognuno di questi. Sono una quantità alta di reperti che vanno catalogati dopo essere stati portati a dimensioni che ne rendano possibile il trasporto. E questo viene fatto non alla rinfusa ma da tecnici nominati fin dal secondo giorno”.
17.21 – Ditta: “Carroponte non era ancora stato installato” – “Il carroponte non può aver contribuito al cedimento del ponte Morandi, perchè non era ancora stato installato”. A dirlo è Hubert Weissteiner, direttore della Weico di Velturno, la ditta che stava lavorando sul ponte crollato a Genova. “Stavamo lavorando all’installazione di binari sui quali avrebbe dovuto scorrere il carroponte che però non è mai entrato in funzione”, sostiene Weissteiner.
17.12 – “Trump ha chiamato Conte per condoglianze e aiuti” – “Il presidente Donald Trump ha parlato stamane con il primo ministro Giuseppe Conte per esprimere le sue condoglianze e offrire assistenza dopo il crollo del ponte in Italia la scorsa settimana”: lo rende noto la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders.
16.48 – Consegnate prime 5 case a sfollati – Consegnate le prime cinque case agli sfollati per il crollo di ponte Morandi. Vanno a cinque nuclei famigliari, per un totale di 21 persone, tra cui bambini piccoli (uno ha 3 mesi) e anziani non autosufficienti. Le chiavi sono state date dal presidente della Regione Toti e dal sindaco Bucci nel quartiere di Bolzaneto in palazzine con appartamenti di solito destinati alle forze dell’ordine e di proprietà della società pubblica Arte.
16.35 – Procuratore Cozzi: “Non ci sono indagati” – “Al momento non ci sono indagati. L’attività giudiziaria ha i suoi tempi”. Lo ha detto il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, facendo il punto sulle indagini per il crollo di ponte Morandi.
16.21 – Procuratore Cozzi: “Carroponte era lì ed è venuto giù col ponte” – “Non è escluso che il peso della struttura messa sul Ponte Morandi per la manutenzione possa avere in qualche modo influito sul crollo. Attenzione, parliamo sempre di ipotesi e, dire ‘concausè significa poco perché ogni concausa può avere importanza diversa e questo è quello che deve stabilire l’inchiesta”. Lo dice il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, rispondendo ad alcune domande di LaPresse, in riferimento al carroponte utilizzato prima del crollo per i lavori di manutenzione. “Il carro ponte era lì ed è venuto giù col ponte – aggiunge -. Adesso è sotto con le altre macerie. Esaminarlo e capire se ha avuto un ruolo, è compito dei nostri periti”.
16.15 – Procuratore Cozzi: “Video potranno essere utili” – “Penso che i video che si potranno acquisire potranno essere alquanto utili”. Lo ha detto il procurato della Repubblica di Genova Cozzi. “Dal primo momento – ha aggiunto – gli organi investigativi si sono attivati per acquisire video o altre immagini che in qualche modo documentino il crollo del ponte. Abbiamo fatto anche un appello. Non corrisponde al vero l’affermazione che ci saremmo accontentati di una versione singola dei video di Autostrade”.
16.02 – Piazza Affari, Atlantia a -6,57% – A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,15% a 20.448 punti, mentre lo spread Btp-Bund decennali è in flessione a 277 punti. Sul listino principale di Piazza Affari scivola Atlantia (-6,57%).
13.47 – Procura di Genova: “Lavori di manutenzione possibile concausa” – Il carroponte attaccato all’impalcata di Ponte Morandi “ha certamente aumentato il peso e potrebbe aver contribuito al cedimento di parte del viadotto”, spiegano fonti della procura confermando quanto anticipato da Il Fatto Quotidiano questa mattina.
13.23 – Scricchiolii, pm: “Pronti ad abbattimento” – La procura di Genova è pronta, in caso di concreto pericolo, ad autorizzare l’abbattimento del moncone di ponte Morandi, sequestrato il 17 agosto dopo il crollo della campata, che si trova sopra gli edifici evacuati di via Porro. Ieri sera infatti sono stati segnalati scricchiolii che hanno portato i Vigili del fuoco alla sospensione del recupero beni da parte sei cittadini sfollati. Nel caso in cui i vigili del fuoco segnalino l’eventualità di concreto pericolo la magistratura genovese si è detta “pronta a dissequestrare e autorizzare l’abbattimento”.
12.50 – Rientro posticipato per 750 dipendenti Ansaldo – Rientro rinviato di una settimana per circa 750 dei 2.600 dipendenti di Ansaldo Energia. Si tratta in gran parte di quelli che lavorano nella palazzina uffici, più gli addetti di “Campi 1”, uno dei tre capannoni dello stabilimento di Campi, quello dedicato all’assemblaggio finale delle turbine di taglia medio piccola. Per loro la riapertura è spostata al 27 agosto (gli altri riprenderanno domani), ma solo se arriverà il via libera dei vigili del fuoco, visto che l’area rientra nella zona rossa del crollo del ponte Morandi.
12.13 – Autostrade: ricevuta lettera Mit su revoca – “In relazione al crollo di una sezione del viadotto Polcevera sull’autostrada A10” Autostrade per l’Italia dichiara in una nota di aver “ricevuto in data odierna la lettera di contestazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, già anticipata dalla stampa nei giorni scorsi”. Il Mit, ricorda Autostrade, “ha assegnato alla società il termine di 15 giorni per fornire le relative controdeduzioni”.
11.56 – Borsa, Atlantia amplia il calo – Amplia il calo Atlantia in Piazza Affari, dove il titolo cede il 9,5% a 17,5 euro dopo aver aperto in ritardo a causa di un congelamento iniziale all’asta di pre-apertura. Sotto pressione anche gli altri gestori, da Autostrade meridionali (-5,93%) all’Astm (-2,34%) e alla Sias (-4,16%) del gruppo Gavio dopo la determinazione del Governo a sospendere la concessione ad Aspi, controllata al 100% dalla stessa Atlantia, dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova.
11.34 – Ferrazza: “Sto lavorando e sono ancora provveditore in carica” – “Ho ricevuto una nomina in Commissione dalla mia amministrazione. Sto svolgendo questo lavoro. Oggi dovrei essere in cantiere. Non vedo conflitto di interessi. C’è forse più ricerca del clamore che la sostanza giuridica. In base al codice degli appalti noi siamo tenuti a dare quel parere e credo che la commissione esaminatrice sia stata molto scrupolosa. Lo abbiamo trasmesso tempestivamente a Roma. Questo avveniva 5 mesi fa. Sono ancora il provveditore in carica”. Lo ha detto Roberto Ferrazza capo della commissione ispettiva del Mit commentando le indiscrezioni pubblicate sull’Espresso.
11.22 – Gdf in provveditorati, normale acquisizione atti – Da questa mattina gli uomini della Guardia di Finanza di Genova si trovano negli uffici genovesi del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per la Liguria, il Piemonte e la Valle d’Aosta. Da quanto si apprende si tratta di una normale acquisizione di atti all’interno degli uffici del Provveditorato, nell’ambito dell’inchiesta sul crollo di ponte Morandi. Al momento non è stato effettuato nessun sequestro.
10.57 – Autostrade: “No a pedaggio sulla rete genovese” – A partire dalle 11 di oggi non verrà chiesto il pagamento del pedaggio sulla rete genovese, come annunciato nella conferenza stampa di sabato 18 agosto. Lo fa sapere Autostrade per l’Italia in una nota, in cui si precisa inoltre che, con una semplice dichiarazione coloro che hanno pagato il pedaggio sulle tratte interessate a partire dal 14 agosto potranno chiederne il rimborso.
10.47 – Gdf in provveditorato Opere pubbliche – La Guardia di finanza si trova negli uffici del provveditorato delle Opere pubbliche di Genova nell’ambito dell’inchiesta sul crollo si Ponte Morandi.
10.39 – Salvini: “Mio sì a norma concessioni fu errore” – “Se è così sicuramente” fu un errore il sì nel 2008 da deputato della Lega al provvedimento del governo Berlusconi che interveniva sulle verifiche riguardanti le concessioni. Lo sottolinea ad ‘Agorà estatè il segretario del Carroccio, Matteo Salvini.
10.19 – Salvini: “Revoca non arriverà in 15 giorni” – “La revoca” della concessione ad Autostrade “non arriverà in 15 giorni, perchè giustamente, essendo un Paese civile, ci sarà spazio per la controparte per spiegare cosa ha fatto, cosa non ha fatto, per giustificarsi e quindi durerà alcune settimane questo percorso. Durante queste settimane valuteremo cosa è meglio per gli italiani”. Lo dice il vicepremier Matteo Salvini, ospite di ‘Agorà estatè su Raitre.
09.55 – Scricchiola il moncone est del ponte – Scricchiolii sono stati uditi, nella notte e stamani, provenire dal moncone est di ponte Morandi e per questo motivo, in via precauzionale, i vigili del fuoco hanno deciso di interrompere le operazioni di recupero delle masserizie e degli oggetti personali dalle abitazioni evacuate. A dare l’allarme alcuni cittadini. E’ stato escluso che fossero rumori causati dal vento e sono stati attivati accertamenti tecnici ancora in corso.
La zona rossa rimane interdetta anche ai mezzi di soccorso in attesa dei risultati delle verifiche.
09.53 – Mulé (Fi): “Aspettiamo da Toninelli revoca commissione Mit” – “Stamattina il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, uomo che dice di essere armato di certezze, avrebbe già dovuto comunicare la revoca di tutti i componenti della commissione ministeriale da lui nominata – dal presidente in giù – che nei mesi scorsi valutarono e non ritennero di agire per segnalare i pericoli del ponte Morandi fino a obbligarne la chiusura”. Lo afferma in una nota Giorgio Mulé, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato.
Tecnico del Ministero: “Concause dietro al crollo”. Fu lui a certificare a febbraio l’usura degli stralli [LEGGI]
09.52 – Borsa, Atlantia ammessa a scambi cede oltre l’8% – Atlantia è stata ammessa agli scambi di Piazza Affari e cede oltre l’8% a 17,76 euro dopo un prolungamento dell’asta di pre-apertura, in quanto il titolo non riusciva a fare prezzo. La decisione del Governo di proseguire con la revoca della concessione penalizza anche gli altri concessionari autostradali, da Autostrade Meridionali (-5,19%) alle società del Gruppo Gavio: Astm (-2,12%) e Sias (-2,48%).
09.46 – Esperto: “Carro ponte possibile causa” – “Il carro ponte, struttura che ha un peso nell’ordine di alcune tonnellate, montato per i lavori che erano già in corso da aprile sulla soletta del ponte, potrebbe aver avuto un ruolo nel crollo del viadotto Morandi”. E il dubbio che mette in campo anche Antonino Saggio, architetto e urbanista che insegna Progettazione Architettonica e Urbana all’università La Sapienza di Roma.
Ora i tecnici indagano sui lavori di Autostrade [LEGGI]
09.13 – Borrelli a Genova per l’ordinanza – Il capo del dipartimento di protezione civile Angelo Borrelli sarà oggi a Genova per lavorare sul testo dell’ordinanza di protezione civile che consentirà di avviare i necessari interventi, normativi e operativi.
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Politica
La Camera respinge la sfiducia a Santanchè: “Sulle dimissioni rifletterò”. Conte: “Siete responsabili di un disastro morale”. Schlein: “Meloni ancora in fuga”
Economia & Lobby
A Milano indagine per evasione fiscale su Twitter-X. Mancati pagamenti Iva per 12,5 milioni
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Francesco, condizioni critiche ma stazionarie: “Nuova tac di controllo”. Ha visto il cardinale Parolin. Buenos Aires in ansia per il ‘suo’ Papa
Tel Aviv, 25 feb. (Adnkronos) - Ofri Bibas, sorella dell'ostaggio liberato Yarden Bibas, ha criticato duramente il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, nonché i notiziari, gli utenti dei social media e i diplomatici pubblici, per aver descritto in dettaglio, contro la volontà della famiglia, gli omicidi avvenuti durante la prigionia della moglie di Yarden, Shiri, e dei suoi figli piccoli Ariel e Kfir. Pubblicare tali informazioni nonostante le ripetute richieste della famiglia è stato "un abuso fine a se stesso nei confronti di una famiglia che ha attraversato 16 mesi di inferno e che deve ancora affrontare il peggio", ha sritto Ofri Bibas su Facebook.
Netanyahu ha descritto l'omicidio dei ragazzi in modo molto dettagliato in un discorso tenuto davanti all'America Israel Public Action Committee e, mentre teneva in mano una foto delle vittime, durante una cerimonia militare tenutasi ieri, in seguito alla quale, la famiglia Bibas ha inviato una lettera di diffida a Netanyahu e ad altri uffici governativi, chiedendo loro di smettere di pubblicare dettagli non approvati sugli omicidi, riporta il sito di notizie Ynet.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - "Questa decisione lacera l'indipendenza di una stampa libera negli Stati Uniti". Lo ha detto il presidente della White House Correspondents' Association Eugene Daniels, criticando l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per aver affermato che d'ora in poi sarà lei stessa a decidere quali giornalisti potranno seguire gli eventi della Casa Bianca. "In un paese libero, i leader non devono scegliere le testate" da accreditare, ha aggiunto.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato durante il briefing di oggi che l'amministrazione determinerà quali organi di stampa faranno parte del pool stampa della Casa Bianca. Attualmente la White House Correspondents Association aiuta a coordinare la copertura del pool.
La Leavitt ha affermato che alle "testate tradizionali" sarà comunque consentito di unirsi al pool, ma ha osservato che l'amministrazione consentirà l'adesione anche ad altri siti. "Sono orgogliosa di annunciare che restituiremo il potere alle persone che leggono i vostri giornali, che guardano i vostri programmi televisivi e che ascoltano le vostre stazioni radio", ha aggiunto.
(Adnkronos) - L'indagine su Twitter International Uk vede due indagati - si tratta di due ex amministratori (un irlandese e un indiano) - che si sono succeduti negli ultimi anni alla guida del social poi rilevato da Elon Musk a fine 2022. L'indagine nasce da un controllo fiscale della Gdf, concluso ad aprile 2024, proprio sulla piattaforma americana, che oggi si chiama 'X', sulla scia delle stesse verifiche fatte su Meta. Il fascicolo è affidato dal pm Giovanni Polizzi, già protagonista di altre indagini sui colossi del web.
Il punto centrale del fascicolo affidato a Polizzi, lo stesso che si è occupato dell'inchiesta su Meta, è l'idea che debbano essere tassate come transazioni commerciali le iscrizioni gratuite alle piattaforme online in cambio della cessione dei propri dati personali, che hanno un valore economico, visto che consentono la profilazione degli utenti.
Solo lo scorso dicembre la procura di Milano ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti dei rappresentanti legali della società di diritto irlandese Meta, titolare dei social Facebook e Instagram. L'inchiesta - ancora aperta - ipotizza per il colosso l'omessa dichiarazione e mancato pagamento - tra il 2015 e il 2021 - dell'Iva per un totale di oltre 877 milioni di euro.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - La Casa Bianca attribuisce il grosso livido sulla mano destra di Donald Trump, che era visibile durante l'incontro di ieri con il presidente francese Emmanuel Macron, alle strette di mano del presidente americano.
"Il presidente Trump è un uomo del popolo", ha affermato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, aggiungendo: "Il suo impegno è incrollabile e lo dimostra ogni singolo giorno. Il presidente Trump ha lividi sulla mano perché lavora costantemente e stringe mani tutto il giorno, tutti i giorni".
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - Sono due i momenti della replica di Daniela Santanchè sottolineati dalle opposizioni, che oggi hanno votato compatte la mozione di sfiducia alla ministra del Turismo. Il primo quello sull''intemerata' del tacco 12 e il glamour, della sinistra che odia la ricchezza. Un tentativo di 'buttarla in caciara' e uscire dal merito, grave, della vicenda, dicono le opposizioni. L'altro passaggio è meno di colore e più inquietante, sostengono, ed è quando la ministra ha detto che alla prossima udienza valuterà le dimissioni "ma lo farò da sola - ha scandito- con me stessa, senza nessuna costrizione e forzatura". Una sottolineatura che, secondo le opposizioni, è un chiaro messaggio a Giorgia Meloni. E fa crescere l'interrogativo: perché la premier Meloni si fa trattare in questo modo? E' la domanda dei parlamentari di minoranza in Transatlantico.
Giuseppe Conte intervenendo in aula nelle dichiarazioni di voto ha dato una sua versione: "Ci sono solo due plausibili spiegazioni. La prima è che lei, Santanchè, ricatta Meloni. Può darsi che all'opposizione abbiate condiviso segreti che oggi mettono in imbarazzo la presidente del Consiglio e allora comprenderemmo perché ogni giorno Meloni dice che non è ricattabile... La seconda è che Fdi dopo aver avuto come motto 'legge e ordine', oggi che siete al potere si sentite casta intoccabile. Il caso Delmastro è l'esempio di questa vostra convinzione di essere al di sopra della legge".
Anche Elly Schlein si rivolge alla premier Meloni: "Cosa le impedisce di far dimettere Santanchè? Come è possibile accettare in silenzio, dopo che Santanchè ha detto che del pressing di Fdi se ne frega, che lei e solo lei decide se dimettersi come se non esistesse una presidente del Consiglio?". E insiste: "Meloni è stata campionessa mondiale di richieste di dimissioni e oggi ha disertato quest'aula, come fa non vergognarsi della sua incoerenza, come fa a non rendersi conto di quanto sia vigliacco il suo atteggiamento di continua fuga da quest'aula e dalla realtà? Dove si è nascosta la premier? Forse sta registrando un altro video, un contributo da inviare a una convention fra motoseghe e saluti nazisti?".
Conte ribatte anche al passaggio 'tacco 12' della ministra: "Lei ha detto che odiamo la ricchezza, ma non dica baggianate, siete voi che avete fatto la guerra ai poveri, che odiate i poveri. Noi odiamo o meglio ancora contrastiamo, la disonestà". Una questione, quella dei tacchi e delle borsette, che fa sbottare Schlein: "Lei viene qui a difendere le borsette, chi difende gli italiani dalla bollette? Noi non siamo qui per fare un processo ma per porre una gigantesca questione di opportunità politica: davanti ad accuse così gravi, per non ledere le istituzioni, avrebbe dovuto dimettersi".
La segretaria del Pd si rivolge quindi alla maggioranza: "Speriamo in un sussulto della maggioranza e dei singoli parlamentari. Se oggi salvate Santanchè dimostrate che a voi interessa difendere i vostri più che difendere l'onore delle istituzioni. Questa non è difesa nazionale, è difesa tribale". Per Elisabetta Piccolotti che interviene a nome di Avs, "il problema non è la ricchezza della ministra, il problema è che quando si è ricchi e non si pagano" gli stipendi ai lavoratori e si umiliano "le persone più povere".
Anche Iv, Più Europa e Azione che non avevano sottoscritto la mozione di sfiducia, hanno comunque dichiarato il voto a favore in aula. "Noi sappiamo che la mozione di sfiducia non sarà approvata, ma chiunque si è accorto che la ministra Santanchè non è sfiduciata da coloro che hanno presentato questa mozione ma dalla sua stessa maggioranza, dalla premier Meloni", dice Davide Faraone di Iv. Per Azione Antonio D'Alessio spiega: "Le mozioni di sfiducia non ci piacciono" e "la ministra non è colpevole fino a prova contraria" ma "è il quadro complessivo che finisce con il restituirci una politica rispetto alla quale scivolano via situazioni che non consentono una azione della ministra libera di condizionamenti". Linea simile a Riccardo Magi di Più Europa: "Per noi Santanché dovrebbe dimettersi" non per le questioni giudiziarie, ma "perché ha inanellato una serie di fallimenti da ministro". Intanto in serata l'aula ha respinto la sfiducia con 206 voti.
Londra, 25 feb. (Adnkronos/Afp) - Il primo ministro britannico Keir Starmer ha confermato che ospiterà colloqui sull'Ucraina con gli alleati nel fine settimana, dopo essere tornato dall'incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca. "Ospiterò diversi paesi questo fine settimana per continuare a discutere di come procedere insieme come alleati alla luce della situazione che ci troviamo ad affrontare", ha detto ai giornalisti.