Michael Romano è precipitato dal tetto di un capannone industriale alle 11 in provincia di Frosinone. Un operaio poche ore più tardi è morto a Joppolo, in provincia di Vibo Valentia, investito dall’esplosione di un tubo ad alta pressione nella stazione ferroviaria. Poco dopo è toccato a un portuale di 40 anni a Marina di Carrara, schiacciato da un carrello elevatore in manovra. E in serata è deceduto anche un elettricista di 33 anni, folgorato da una scarica elettrica a Monte San Savino, in provincia Arezzo. Quattro morti sul lavoro in poche ore, mentre la famiglia di un operaio di 48 anni di Aosta resta con il fiato sospeso dopo che l’uomo è caduto dall’impalcatura di un cantiere a La Thuile. Che portano i sindacati a chiedere l’intervento del governo e a sottolineare come, almeno nel caso di Marina di Massa, “la dinamica dell’incidente è grave” poiché “è mancato il rispetto delle norme sulla sicurezza“. Qualcosa di “impensabile” nel 2018, anno in cui secondo gli ultimi dati dell’Inail – aggiornati al 30 giugno – sono già stati 469 i morti sul lavoro.
L’incidente a Marina di Carrara – La tragedia è avvenuta sul molo di Levante durante le operazioni di scarico di una nave arrivata dal Brasile. Secondo una prima ricostruzione, la vittima, un portuale di 40 anni, si trovava a piedi nei pressi di una gru quando è stato travolto dal fork lift, uno dei mezzi che viene utilizzato per sollevare container e grossi carichi. Immediato l’allarme dei colleghi al 118, ma per l’uomo non c’è stato niente da fare. “È l’ennesimo incidente in questo territorio, c’è rabbia e tristezza. La dinamica dell’incidente è grave, è mancato il rispetto delle norme sulla sicurezza, è impensabile nel 2018: ci vogliono sensori, segnalatori, allarmi, specchi, cose elementari in certi luoghi di lavoro – denuncia Paolo Gozzani, segretario generale Cgil di Massa Carrara – Basta col parlare di fatalità, tanto va fatto per far sì che di lavoro si viva e non si muoia”.
L’altra vittima in Toscana – È rimasto folgorato mentre lavorava ad un impianto elettrico, invece, l’elettricista 33enne, originario di Pescocostanzo, in provincia de L’Aquila impegnato in lavori vicino al santuario di Monte San Savino, nell’Aretino. Trasportato in gravissime condizioni all’ospedale Le Scotte di Siena, dove è arrivato attorno alle 16, è deceduto nel tardo pomeriggio nonostante l’immediato intervento dei medici sia sul posto che nel pronto soccorso. Sul caso indagato i carabinieri.
Il tubo esploso a Vibo Valentia – Stava lavorando nella stazione ferroviaria di Joppolo, nel Vibonese, un operaio di cui non sono state rese note le generalità che è deceduto per lo scoppio di un tubo ad alta pressione. Soccorso dai medici del 118, per l’uomo non c’è stato niente da fare. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia ferroviaria. Rete ferroviaria italiana ha comunicato che sono stati “avviati gli accertamenti per determinare la causa dell’incidente sul lavoro, avvenuto nelle vicinanze della stazione ferroviaria, che ha determinato la morte di un operaio di una ditta esterna appaltatrice“.
Operaio precipitato da tetto nel Frusinate – L’operaio edile Micheal Romano, 62 anni, residente a Castelliri, in provincia di Frosinone è morto invece precipitando dal tetto di un capannone. Verso le 11, l’uomo, impegnato in un intervento a Castrocielo, è caduto da una altezza di circa 7 metri mentre effettuava lavori di manutenzione sul tetto dell’azienda Smet Spa. Inutili i soccorsi del 118. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Roccasecca e Pontecorvo i quali, in collaborazione con il Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro della Asl, hanno iniziato a ricostruire la dinamica e le cause degli eventi.
Lavoro & Precari
Incidenti sul lavoro, il giorno nero degli operai: 4 morti e un ferito grave in cinque incidenti. Oltre 470 vittime da gennaio
Un portuale schiacciato da un carrello elevatore a Marina di Carrara, un elettricista folgorato nell'Aretino, un operaio caduto da un tetto nel Frusinate e uno investito dallo scoppio di un tubo in una stazione in provincia di Vibo Valentia. E ad Aosta un altro uomo versa in gravissime condizioni. In poche ore, da Nord al Sud, altre quattro vittime sul posto di lavoro. La Cgil di Massa: "Mancano le norme di sicurezza"
Michael Romano è precipitato dal tetto di un capannone industriale alle 11 in provincia di Frosinone. Un operaio poche ore più tardi è morto a Joppolo, in provincia di Vibo Valentia, investito dall’esplosione di un tubo ad alta pressione nella stazione ferroviaria. Poco dopo è toccato a un portuale di 40 anni a Marina di Carrara, schiacciato da un carrello elevatore in manovra. E in serata è deceduto anche un elettricista di 33 anni, folgorato da una scarica elettrica a Monte San Savino, in provincia Arezzo. Quattro morti sul lavoro in poche ore, mentre la famiglia di un operaio di 48 anni di Aosta resta con il fiato sospeso dopo che l’uomo è caduto dall’impalcatura di un cantiere a La Thuile. Che portano i sindacati a chiedere l’intervento del governo e a sottolineare come, almeno nel caso di Marina di Massa, “la dinamica dell’incidente è grave” poiché “è mancato il rispetto delle norme sulla sicurezza“. Qualcosa di “impensabile” nel 2018, anno in cui secondo gli ultimi dati dell’Inail – aggiornati al 30 giugno – sono già stati 469 i morti sul lavoro.
L’incidente a Marina di Carrara – La tragedia è avvenuta sul molo di Levante durante le operazioni di scarico di una nave arrivata dal Brasile. Secondo una prima ricostruzione, la vittima, un portuale di 40 anni, si trovava a piedi nei pressi di una gru quando è stato travolto dal fork lift, uno dei mezzi che viene utilizzato per sollevare container e grossi carichi. Immediato l’allarme dei colleghi al 118, ma per l’uomo non c’è stato niente da fare. “È l’ennesimo incidente in questo territorio, c’è rabbia e tristezza. La dinamica dell’incidente è grave, è mancato il rispetto delle norme sulla sicurezza, è impensabile nel 2018: ci vogliono sensori, segnalatori, allarmi, specchi, cose elementari in certi luoghi di lavoro – denuncia Paolo Gozzani, segretario generale Cgil di Massa Carrara – Basta col parlare di fatalità, tanto va fatto per far sì che di lavoro si viva e non si muoia”.
L’altra vittima in Toscana – È rimasto folgorato mentre lavorava ad un impianto elettrico, invece, l’elettricista 33enne, originario di Pescocostanzo, in provincia de L’Aquila impegnato in lavori vicino al santuario di Monte San Savino, nell’Aretino. Trasportato in gravissime condizioni all’ospedale Le Scotte di Siena, dove è arrivato attorno alle 16, è deceduto nel tardo pomeriggio nonostante l’immediato intervento dei medici sia sul posto che nel pronto soccorso. Sul caso indagato i carabinieri.
Il tubo esploso a Vibo Valentia – Stava lavorando nella stazione ferroviaria di Joppolo, nel Vibonese, un operaio di cui non sono state rese note le generalità che è deceduto per lo scoppio di un tubo ad alta pressione. Soccorso dai medici del 118, per l’uomo non c’è stato niente da fare. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia ferroviaria. Rete ferroviaria italiana ha comunicato che sono stati “avviati gli accertamenti per determinare la causa dell’incidente sul lavoro, avvenuto nelle vicinanze della stazione ferroviaria, che ha determinato la morte di un operaio di una ditta esterna appaltatrice“.
Operaio precipitato da tetto nel Frusinate – L’operaio edile Micheal Romano, 62 anni, residente a Castelliri, in provincia di Frosinone è morto invece precipitando dal tetto di un capannone. Verso le 11, l’uomo, impegnato in un intervento a Castrocielo, è caduto da una altezza di circa 7 metri mentre effettuava lavori di manutenzione sul tetto dell’azienda Smet Spa. Inutili i soccorsi del 118. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Roccasecca e Pontecorvo i quali, in collaborazione con il Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro della Asl, hanno iniziato a ricostruire la dinamica e le cause degli eventi.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".