Alla fine il braccio di ferro non ha retto almeno sui minori. In serata hanno cominciato a scendere dalla Diciotti, la nave della Guardia Costiera bloccata nel porto di Catania. Sono 27 in tutto i bambini e ragazzi non accompagnati. I primi a scendere sono stati due ragazzini. Dopo l’ispezione effettuata a bordo dal procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, e i numerosi appelli, tra cui quello della Procura per i minori del Tribunale di Catania che aveva inviato una richiesta ufficiale, Matteo Salvini ha dato il via libera allo sbarco. I migranti saranno accompagnati in strutture di accoglienza.
Intanto la Procura di Agrigento ha aperto un’indagine per sequestro di persona e arresto illegale sul trattenimento a bordo della nave Diciotti dei 177 migranti. L’inchiesta, al momento, è a carico di ignoti. Lo stop allo sbarco è la linea dettata da Matteo Salvini – fino a quando non si troverà un accordo sulla loro ripartizione fra i vari paesi dell’Unione.
Nel pomeriggio il pm è salito sulla nave: “La situazione a bordo è critica. Ci sono diversi casi di scabbia“, ha detto il magistrato. Sul molo è stata issata bandiera gialla per rischio epidemia. Il pm alla fine della sua ispezione si è espresso anche sulla questione dei minori a bordo del natante e ha spiegato che “in base alle convenzioni internazionali e alla legge italiana, i minori non accompagnati hanno il diritto di sbarcare“. “La politica ha tutta la legittimità di prendere delle decisioni – ha spiegato il procuratore – ma queste decisioni non possono cozzare, contrastare con quanto previsto dalla Costituzione Italiana e dal codice penale. L’ipotesi di trattenimento illecito di persone a bordo è la conferma. E’ in piedi”.
“Adesso attendiamo una risposta forte e chiara da parte delle Istituzioni europee e una risposta adeguata dagli altri Paesi europei”, ha affermato Giuseppe Conte in un post su Facebook. “A queste risposte dovranno però seguire i fatti – ha proseguito il premier – la gara di solidarietà che si era sviluppata a seguito del precedente sbarco di Pozzallo ha avuto un seguito modestissimo. Solo la Francia ha onorato l’impegno” mentre mancano all’appello Germania, Portogallo, Spagna, Irlanda e Malta. Nel pomeriggio a Catania è arrivato il segretario del Partito Democratico, Maurizio Martina.
In mattinata a prendere una netta posizione politica sullo stallo della nave Ubaldo Diciotti, da due giorni attraccata al porto di Catania con i migranti a bordo senza autorizzazione a poter scendere, era stato il presidente della Camera Roberto Fico, secondo il quale “le 177 persone devono poter sbarcare”. La terza carica dello Stato, in un tweet manda un messaggio chiaro: le persone, – tra cui alcuni minori non accompagnati – “non possono essere più trattenute a bordo”, devono scendere e “poi si procederà alla loro ricollocazione nella Ue“.
In serata Matteo Salvini è tornato a farsi sentire su Facebook: “Ho detto basta col traffico di esseri umani perché per questo mi avete scelto e per questo mi pagate lo stipendio”, ha premesso il ministro dell’Interno. “Se ci sono dei bambini possono scendere adesso – ha proseguito – degli altri con il mio permesso non sbarca nessuno. Se vogliono intervenire il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio lo facciano, ma non con il mio consenso”. “Leggevo che la Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo contro ignoti per sequestro di persona. Sono qua, non sono ignoto“, ha proseguito in favore del suo pubblico sul social network. Quindi l’affondo a Roberto Fico: “Tu fai il presidente dalla Camera e io faccio il ministro, con un programma e un contratto di governo ben preciso”. “Bertinotti, Fini, Boldrini, Fico…mi viene il dubbio che non sia una carica fortunata“, ha ironizzato il capo del Viminale.
La risposta di Fico è arrivata su Twitter: “Per me far il presidente della Camera significa fare sì che lo Stato non rinneghi mai principi fondamentali e dignità umana. Sono stato eletto per questo, rinunciando allo stipendio da presidente”.
La Commissione Ue, si apprende da fonti a Bruxelles, ha convocato una riunione, venerdì 24 agosto a Bruxelles, per concordare possibili soluzioni sulla questione dei porti di sbarco, per i migranti soccorsi. Alla riunione, organizzata dalla direzione generale Affari interni, sono invitati i consiglieri per gli Affari europei dei leader di Italia, Francia, Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Lussemburgo, Olanda, Belgio, Malta e Grecia, e Irlanda.
Patronaggio: “Minori non accompagnati devono scendere” – “Ci sono diversi casi di scabbia” e la “situazione è critica”. Sono state le prime parole pronunciate alla fine della visita sulla Diciotti, dal procuratore di Agrigento Patronaggio. Il quale ha sottolineato anche che “in base alle convenzioni internazionali e alla legge italiana, i 29 minori non accompagnati hanno il diritto di sbarcare”. A seguito dell’indagine aperta dal suo ufficio sul trattenimento illegale dei 177 profughi, Patronaggio ha emesso un decreto di ispezione che ha eseguito personalmente insieme alla Guardia Costiera a cui ha delegato l’indagine.
L’inchiesta, al momento, è ancora a carico di ignoti: qualora fossero individuate responsabilità da parte di esponenti del Governo la palla passerebbe al tribunale dei ministri. Sulla vicenda sta facendo accertamenti anche la procura di Catania che ha aperto un fascicolo di atti relativi finalizzato a comprendere se ci siano ipotesi di reato. Il caso, di per sé già complesso, pone intricate questioni di competenza tra le varie Procure interessate dagli spostamenti della Diciotti di questi giorni.
La nave, infatti, prima di arrivare a Catania ha sostato per giorni alla rada a Lampedusa – da qui l’interesse dei pm di Agrigento coordinati da Patronaggio – per far sbarcare 13 migranti in cattive condizioni di salute. Anche la Dda di Palermo ha avviato un’indagine per associazione a delinquere finalizzata al traffico di essere umani. Al centro degli accertamenti dei pm del capoluogo siciliano le testimonianze proprio dei migranti che erano sulla Diciotti prima che la nave facesse rotta verso le coste siciliane.
Procura dei minori: “Vanni fatti sbarcare” – Nelle ultime era stata la Procura per i minorenni di Catania ad agire. In una lettera inviata ai ministri dell’Interno e delle Infrastruttura, al Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione e al Prefetto, i magistrati hanno chiesto che “i 29 minorenni non accompagnati siano fatti sbarcare”. L’iniziativa è partita da una segnalazione del team Unicef-Intersos presente a bordo.
Nella missiva, la Procura “evidenzia che sono stati elusi i diritti” dei 29 minori soli, tra cui “il divieto di respingimento, essere accolti in strutture idonee, avere un tutore, presentare domanda di protezione internazionale e di essere ricongiunti ad eventuali parenti regolarmente soggiornanti in altri Stati europei”. La Procura “attende riscontro per poter avviare il procedimento a tutela dei minorenni presso il Tribunale per i minorenni cosi come previsto dalle normative vigenti”.
La protesta del Pd: “Rischio sanitario, ispezione negata” – Finora “non è stata avviata alcuna indagine epidemiologica sulla nave militare”, così il senatore del Partito Democratico Davide Faraone ha tentato di salire a bordo della nave da giorni isolata, prima in mare, adesso nel porto di Catania per un’ispezione. Ma l’accesso – scrive il parlamentare sul sito dei senatori dem – gli è stato negato. “Ci siamo rivolti alla Capitaneria di Porto e al Prefetto di Catania – riporta il capogruppo della Commissione Sanità – la risposta che ho ricevuto è che non si può salire sulla nave e nessuno può scendere fino a quando non verranno verificate dalle autorità competenti le condizioni sanitarie dei migranti”. Ma, denuncia Faraone, “nessuno ha dato alcuna autorizzazione in questo senso, per cui tutte le persone a bordo sono a rischio sanitario“.
Ue: “Soluzione è imperativo umanitario” – Per l’Europa quello del caso delle nave Diciotti “è prima di tutto un imperativo umanitario”. Tove Ernst, portavoce della Commissione europea per la migrazione ribadisce quanto già affermato nei giorni scorsi: “Siamo stati contattati dall’Italia domenica”, e da allora sono in rapporto “con gli Stati membri per trovare una soluzione rapida”. Ma i “contatti sono ancora in corso. Continuiamo a lavorare, in modo tale che le persone a bordo possano essere sbarcate il prima possibile. Per la Commissione europea questa è prima di tutto un imperativo umanitario”, ha fatto sapere Ernst in mattinata, pur non indicando soluzioni precise a riguardo.
Cronaca
Diciotti, i 27 minori sbarcano dalla nave. Aperta indagine per sequestro di persona. Salvini: “Indagatemi”. Poi attacca Fico
Nella notte i ragazzi e bambini non accompagnati presenti sulla nave della Guardia Costiera, bloccata da 48 ore a Catania, hanno avuto il permesso di scendere. Si indaga sull'illecito trattenimento dei migranti. Il pm Patronaggio dopo la visita a bordo: "Situazione critica, casi di scabbia". La replica del presidente della Camera: "Difendo principi fondamentali e dignità umana". Conte: "L'Europa dia risposte"
Alla fine il braccio di ferro non ha retto almeno sui minori. In serata hanno cominciato a scendere dalla Diciotti, la nave della Guardia Costiera bloccata nel porto di Catania. Sono 27 in tutto i bambini e ragazzi non accompagnati. I primi a scendere sono stati due ragazzini. Dopo l’ispezione effettuata a bordo dal procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, e i numerosi appelli, tra cui quello della Procura per i minori del Tribunale di Catania che aveva inviato una richiesta ufficiale, Matteo Salvini ha dato il via libera allo sbarco. I migranti saranno accompagnati in strutture di accoglienza.
Intanto la Procura di Agrigento ha aperto un’indagine per sequestro di persona e arresto illegale sul trattenimento a bordo della nave Diciotti dei 177 migranti. L’inchiesta, al momento, è a carico di ignoti. Lo stop allo sbarco è la linea dettata da Matteo Salvini – fino a quando non si troverà un accordo sulla loro ripartizione fra i vari paesi dell’Unione.
Nel pomeriggio il pm è salito sulla nave: “La situazione a bordo è critica. Ci sono diversi casi di scabbia“, ha detto il magistrato. Sul molo è stata issata bandiera gialla per rischio epidemia. Il pm alla fine della sua ispezione si è espresso anche sulla questione dei minori a bordo del natante e ha spiegato che “in base alle convenzioni internazionali e alla legge italiana, i minori non accompagnati hanno il diritto di sbarcare“. “La politica ha tutta la legittimità di prendere delle decisioni – ha spiegato il procuratore – ma queste decisioni non possono cozzare, contrastare con quanto previsto dalla Costituzione Italiana e dal codice penale. L’ipotesi di trattenimento illecito di persone a bordo è la conferma. E’ in piedi”.
“Adesso attendiamo una risposta forte e chiara da parte delle Istituzioni europee e una risposta adeguata dagli altri Paesi europei”, ha affermato Giuseppe Conte in un post su Facebook. “A queste risposte dovranno però seguire i fatti – ha proseguito il premier – la gara di solidarietà che si era sviluppata a seguito del precedente sbarco di Pozzallo ha avuto un seguito modestissimo. Solo la Francia ha onorato l’impegno” mentre mancano all’appello Germania, Portogallo, Spagna, Irlanda e Malta. Nel pomeriggio a Catania è arrivato il segretario del Partito Democratico, Maurizio Martina.
In mattinata a prendere una netta posizione politica sullo stallo della nave Ubaldo Diciotti, da due giorni attraccata al porto di Catania con i migranti a bordo senza autorizzazione a poter scendere, era stato il presidente della Camera Roberto Fico, secondo il quale “le 177 persone devono poter sbarcare”. La terza carica dello Stato, in un tweet manda un messaggio chiaro: le persone, – tra cui alcuni minori non accompagnati – “non possono essere più trattenute a bordo”, devono scendere e “poi si procederà alla loro ricollocazione nella Ue“.
In serata Matteo Salvini è tornato a farsi sentire su Facebook: “Ho detto basta col traffico di esseri umani perché per questo mi avete scelto e per questo mi pagate lo stipendio”, ha premesso il ministro dell’Interno. “Se ci sono dei bambini possono scendere adesso – ha proseguito – degli altri con il mio permesso non sbarca nessuno. Se vogliono intervenire il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio lo facciano, ma non con il mio consenso”. “Leggevo che la Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo contro ignoti per sequestro di persona. Sono qua, non sono ignoto“, ha proseguito in favore del suo pubblico sul social network. Quindi l’affondo a Roberto Fico: “Tu fai il presidente dalla Camera e io faccio il ministro, con un programma e un contratto di governo ben preciso”. “Bertinotti, Fini, Boldrini, Fico…mi viene il dubbio che non sia una carica fortunata“, ha ironizzato il capo del Viminale.
La risposta di Fico è arrivata su Twitter: “Per me far il presidente della Camera significa fare sì che lo Stato non rinneghi mai principi fondamentali e dignità umana. Sono stato eletto per questo, rinunciando allo stipendio da presidente”.
La Commissione Ue, si apprende da fonti a Bruxelles, ha convocato una riunione, venerdì 24 agosto a Bruxelles, per concordare possibili soluzioni sulla questione dei porti di sbarco, per i migranti soccorsi. Alla riunione, organizzata dalla direzione generale Affari interni, sono invitati i consiglieri per gli Affari europei dei leader di Italia, Francia, Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Lussemburgo, Olanda, Belgio, Malta e Grecia, e Irlanda.
Patronaggio: “Minori non accompagnati devono scendere” – “Ci sono diversi casi di scabbia” e la “situazione è critica”. Sono state le prime parole pronunciate alla fine della visita sulla Diciotti, dal procuratore di Agrigento Patronaggio. Il quale ha sottolineato anche che “in base alle convenzioni internazionali e alla legge italiana, i 29 minori non accompagnati hanno il diritto di sbarcare”. A seguito dell’indagine aperta dal suo ufficio sul trattenimento illegale dei 177 profughi, Patronaggio ha emesso un decreto di ispezione che ha eseguito personalmente insieme alla Guardia Costiera a cui ha delegato l’indagine.
L’inchiesta, al momento, è ancora a carico di ignoti: qualora fossero individuate responsabilità da parte di esponenti del Governo la palla passerebbe al tribunale dei ministri. Sulla vicenda sta facendo accertamenti anche la procura di Catania che ha aperto un fascicolo di atti relativi finalizzato a comprendere se ci siano ipotesi di reato. Il caso, di per sé già complesso, pone intricate questioni di competenza tra le varie Procure interessate dagli spostamenti della Diciotti di questi giorni.
La nave, infatti, prima di arrivare a Catania ha sostato per giorni alla rada a Lampedusa – da qui l’interesse dei pm di Agrigento coordinati da Patronaggio – per far sbarcare 13 migranti in cattive condizioni di salute. Anche la Dda di Palermo ha avviato un’indagine per associazione a delinquere finalizzata al traffico di essere umani. Al centro degli accertamenti dei pm del capoluogo siciliano le testimonianze proprio dei migranti che erano sulla Diciotti prima che la nave facesse rotta verso le coste siciliane.
Procura dei minori: “Vanni fatti sbarcare” – Nelle ultime era stata la Procura per i minorenni di Catania ad agire. In una lettera inviata ai ministri dell’Interno e delle Infrastruttura, al Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione e al Prefetto, i magistrati hanno chiesto che “i 29 minorenni non accompagnati siano fatti sbarcare”. L’iniziativa è partita da una segnalazione del team Unicef-Intersos presente a bordo.
Nella missiva, la Procura “evidenzia che sono stati elusi i diritti” dei 29 minori soli, tra cui “il divieto di respingimento, essere accolti in strutture idonee, avere un tutore, presentare domanda di protezione internazionale e di essere ricongiunti ad eventuali parenti regolarmente soggiornanti in altri Stati europei”. La Procura “attende riscontro per poter avviare il procedimento a tutela dei minorenni presso il Tribunale per i minorenni cosi come previsto dalle normative vigenti”.
La protesta del Pd: “Rischio sanitario, ispezione negata” – Finora “non è stata avviata alcuna indagine epidemiologica sulla nave militare”, così il senatore del Partito Democratico Davide Faraone ha tentato di salire a bordo della nave da giorni isolata, prima in mare, adesso nel porto di Catania per un’ispezione. Ma l’accesso – scrive il parlamentare sul sito dei senatori dem – gli è stato negato. “Ci siamo rivolti alla Capitaneria di Porto e al Prefetto di Catania – riporta il capogruppo della Commissione Sanità – la risposta che ho ricevuto è che non si può salire sulla nave e nessuno può scendere fino a quando non verranno verificate dalle autorità competenti le condizioni sanitarie dei migranti”. Ma, denuncia Faraone, “nessuno ha dato alcuna autorizzazione in questo senso, per cui tutte le persone a bordo sono a rischio sanitario“.
Ue: “Soluzione è imperativo umanitario” – Per l’Europa quello del caso delle nave Diciotti “è prima di tutto un imperativo umanitario”. Tove Ernst, portavoce della Commissione europea per la migrazione ribadisce quanto già affermato nei giorni scorsi: “Siamo stati contattati dall’Italia domenica”, e da allora sono in rapporto “con gli Stati membri per trovare una soluzione rapida”. Ma i “contatti sono ancora in corso. Continuiamo a lavorare, in modo tale che le persone a bordo possano essere sbarcate il prima possibile. Per la Commissione europea questa è prima di tutto un imperativo umanitario”, ha fatto sapere Ernst in mattinata, pur non indicando soluzioni precise a riguardo.
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Roma, 21 feb. - (Adnkronos) - Con il 'ritocco' al rialzo annunciato dal Mef diventa più appetibile il Btp Più, il nuovo titolo di Stato a 8 anni, il cui collocamento si è chiuso alle 13 con quasi 15 miliardi raccolti. Rispetto ai rendimenti originari (2,80% i primi 4 anni e 3,60% i successivi 4) l'aumento annunciato - rispettivamente a 2,85% e 3,70% - rappresenta un incremento complessivo di oltre l'8% sul fronte interessi. Infatti, investendo 10 mila euro, e considerando la trattenuta del 12,5% (inferiore a quella del 26% applicata sui dividendi azionari) in 8 anni il risparmiatore può incassare 2422 euro netti, a fronte dei 2240 euro previsti con i rendimenti 'iniziali'. Un dato che rappresenta un rendimento netto del 3,03% annuo: è questo il dato di riferimento per giudicare la redditività del titolo a fronte dell'inflazione (che inevitabilmente erode il valore delle somme investite). Se la Bce dovesse riuscire nell'intento di mantenere stabilmente la crescita dei prezzi sotto il 2%, allora chi ha investito nel Btp Più potrà dire di aver fatto un buon affare. Ma sull'inflazione, come insegna la storia recente, è difficile fare previsioni.
(Adnkronos) - La letteratura fantastica in Italia si prende sempre più spazio. Questo fine settimana si tiene a Roma la prima edizione di ‘Oblivion, fiera del libro, del fumetto e dell’irrazionale', dedicata alla letteratura di genere horror, fantasy, fantascienza e weird.
"È nato tutto da una pizza a San Lorenzo insieme a Claudio Kulesko, Paolo di Orazio ed Edoardo M. Rizzoli", spiega all’Adnkronos Emmanuele Pilia, alla direzione editoriale dell’evento. "Volevamo ribadire il valore artistico letterario del mondo della letteratura fantastica, che in Italia ha poche piattaforme in cui fare rete e in cui avere dignità, e così ci siamo ispirati a eventi come ‘Stranimondi’ e ‘Marginalia’ che si svolgono a Milano, per creare qualcosa di simile", dice.
Alla Città dell’Altra Economia, nel quartiere Testaccio di Roma, il 22 e il 23 febbraio, 45 case editrici indipendenti italiane propongono i propri libri e un programma ricco di incontri, che si terranno tra le 10 e le 20 di sabato e domenica. "Niente presentazioni classiche, ma piccole conferenze sui temi in cui siamo riusciti a coinvolgere tutti gli editori", spiega Pilia. E così dalla crisi climatica al femminismo, dall’intelligenza artificiale alle relazioni affettive sono tantissimi gli argomenti che verranno affrontati da autori ed editori attraverso la lente della letteratura di genere.
Nell'anno che si è appena concluso si è registrato un calo del numero generale di lettori, eppure il fantasy è in controtendenza: le vendite nel 2024 sono cresciute del 27,1% da gennaio a ottobre, superando il milione di libri venduti. Gli italiani hanno riscoperto un genere considerato a lungo di ‘serie b’? “I lettori e le lettrici italiani – spiega Pilia – hanno sempre letto tanta letteratura fantastica, ma prima era meno monitorata. Pensiamo alla collana di successo ‘Urania’, che esce in edicola e non è tracciata. Però negli ultimi anni c’è stata sicuramente una crescita dell’ecosistema editoriale: ci sono più editor, più traduttori, sono nate molte case editrici di genere che hanno portato un ‘know how’ che prima era appannaggio di accademici. È aumentata la qualità, ma anche il discorso attorno al genere, con un grande lavoro di riscoperta del fantasy italiano".
Non c’è una motivazione unica dietro alla cresciuta di interesse registrata negli ultimi anni: da un lato ci sono il successo di saghe letterarie e cinematografiche/televisive come ‘Harry Potter’, ‘Hunger Games’ o ‘Il trono di spade’, dall’altro c’è chi ritiene che il fantasy, con le sue metafore, sia uno strumento utile a interpretare il tempo presente. Emmanuele Pilia ci tiene a sottolineare l’aspetto più importante quando si devono avvicinare nuovi lettori: "Credo che l’idea moralistica che leggere sia utile e necessario abbia danneggiato la letteratura. Leggere è divertente, è bello, è fico. Si può paragonare a una partita di calcio o una cena fuori. Bisogna desacralizzare la lettura per darle valore e noi, con il nostro evento, abbiamo puntato tutto su questo concetto anche per avvicinare chi non ha ancora scoperto il fantastico".
La manifestazione, che beneficia del patrocinio del Comune di Roma, dell’Assessorato alla Cultura e del I Municipio, è completamente gratuito e non sarà solo un'occasione per i lettori, ma anche per chi sogna di lavorare nel campo. Nel corso della fiera infatti verrà assegnato il Premio di Racconti Brevi, "dedicato agli autori e alle autrici che vogliono esplorare i temi dell’horror, del fantasy, della fantascienza e del weird", si legge sul sito ufficiale, e che avranno così l'opportunità di sottoporre il proprio scritto a una giuria di editori esperti, presenti alla fiera. Sono previste anche diverse menzioni speciali, con relativi premi e targhe, per le opere che si distingueranno per originalità e stile. (di Corinna Spirito)
Roma, 21 feb. (Adnkronos Salute) - "La prima richiesta che facciamo al ministro della Salute Schillaci è quella di valutare e concludere la questione medico-legale istituendo una commissione super partes, che valuti prima di ogni iter, di ogni pratica, la questione, in modo tale che il numero delle denunce venga ridotto. Questo accade negli Stati Uniti, accade anche in Francia, quindi crediamo che debba essere applicato anche in Italia. Seconda cosa", serve "intervenire sulla questione delle nuove tecnologie, che ha un peso rilevantissimo anche sul fronte economico, quindi legiferare a livello centrale sulla congruità e sul numero, per esempio, dei robot e delle nuove tecnologie importanti e costose che vengono, diciamo, proposte. L'altra cosa è incentivare l'intelligenza artificiale. Tuttavia sappiamo che soltanto il 26% delle Asl in Italia ha investito in intelligenza artificiale". Così all'Adnkronos Salute il presidente del Collegio italiano dei chirurghi, Maurizio Brausi, in occasione del secondo congresso Cic, momento di confronto sul presente e il futuro della chirurgia, promosso oggi a Roma.
"La formazione per i giovani chirurghi è importantissima - continua Brausi - A questo proposito abbiamo ideato un questionario che è stato spedito a tutte le scuole di specialità. Abbiamo già raccolto più di 600 risposte sulla soddisfazione o meno che i nostri specializzandi hanno nelle varie scuole". Per far fronte alla carenza di professionisti, poi, "dobbiamo fare una programmazione diversa. Sappiamo che 3mila medici all'anno vanno in pensione e non vengono sostituiti - ricorda - e abbiamo anche un problema contingente degli specializzanti stessi: per diventare un chirurgo occorrono 11 anni, cosa che non aiuta". A questo si aggiunge "il problema dello stipendio che in Italia non è equiparato a quello europeo", e quello "delle denunce: ne arrivano circa 35mila-40mila all'anno per i chirurghi. Questo ovviamente è un fattore un po' negativo", che rende "più difficile la scelta della specialità". La prova lampante è sui "concorsi, soprattutto per l'ortopedia e anche per chirurgia generale: vanno deserti".
Altra cosa che interessa molto il Collegio, che rappresenta circa 47 società chirurgiche e 45 mila chirurghi italiani, è "l'uso delle nuove tecnologie e la loro sostenibilità per il sistema sanitario nazionale - conclude Brausi - Possiamo fare qualcosa per ridurre i costi, però occorre essere molto determinati e prendere decisioni sia a livello centrale che a livello regionale per razionalizzare, ad esempio, il numero di robot in Italia o il numero delle nuove tecnologie. L'intelligenza artificiale può ridurre nettamente il lavoro e dovrebbe essere applicata nelle varie Asl, vista l'applicazione incredibile che c'è nell'imaging, della radiologia, con la velocizzazione degli esami radiologici e diagnosi molto più sicure in accordo con le linee guida".
Roma, 21 feb. (Adnkronos/Labitalia) - Mary Modaffari, presidente nazionale della Confederazione nazionale esercenti (Cne), associazione sindacale datoriale italiana, iscritta al registro dei lobbisti del Parlamento Europeo, è stata l' unica italiana entrata a far parte del direttivo del Seri ( sindacato europeo dei rappresentanti di interessi ) e contestualmente nominata a responsabile della gestione dei rapporti istituzionali esteri del Seri.
"Il Seri, acronimo di Sindacato europeo rappresentanti interessi presso il Parlamento Europeo è un’organizzazione sindacale europea composta da presidenti di varie sigle sindacali datoriali di tutta Europa. Il Seri è stato istituito per rappresentare e tutelare i diritti e gli interessi dei professionisti che operano al Parlamento Europeo come rappresentanti di interessi e dunque portavoce delle esigenze delle imprese associate presso le rispettive associazioni datoriali dei vari Paesi Europei. L' obiettivo è quello di fornire un supporto qualificato a livello istituzionale, promuovendo la valorizzazione delle competenze e delle specificità del lavoro che ogni rappresentante svolge al Parlamento Europeo. Le finalità principali includono la difesa dei diritti delle imprese, pmi e start-up in ambito parlamentare, la promozione di politiche di equità e sostenibilità nel mondo del lavoro e il rafforzamento delle relazioni tra il settore istituzionale europeo e partner internazionali presso Paesi extra Ue", afferma Modaffari.
"La mia priorità -continua- è consolidare e ampliare le relazioni internazionali del Seri coinvolgendo in primo luogo soprattutto l' Italia , dando dunque voce alle varie associazioni sindacali datoriali italiane aderenti al Seri creando nuove opportunità di collaborazione istituzionale e professionale. L’obiettivo è rendere il Seri un associazione sindacale europea dei rappresentanti di interessi autorevole e riconosciuta non solo a livello europeo ma globale. La prima tappa del mio programma è organizzare con lo staff del dipartimento del Seri che mi è stato assegnato, incontri con rappresentanti di istituzioni straniere, anche tramite tavoli tematici, su argomenti che hanno come obiettivo la crescita delle imprese e pmi tenendo conto dei punti di vista dei colleghi rappresentanti di interessi degli altri stati europei", spiega ancora.
"I punti centrali da trattare sono: commercio internazionale (limiti e prospettive future), sostenibilità, crescita economica, innovazione e tutela dei diritti umani, transizione digitale e particolare attenzione sull' utilizzo dell'Ia. In sostanza, il nostro obiettivo è quella di fungere da ponte tra le istituzioni europee e le imprese degli stati membri , promuovendo uno scambio continuo e costruttivo su temi di particolare rilevanza sociale, economica e culturale. Altresì attraverso l’internazionalizzazione sarà possibile consolidare nuove partnership, rendendo il Sindacato europeo dei rappresentanti di interessi un organo "influente" nei processi decisionali che riguardano il mondo del lavoro e delle imprese", spiega ancora.
"Sono davvero onorata ed orgogliosa di questo importante incarico che mi è stato conferito e ringrazio la presidenza nazionale per la fiducia accordatami. Da anni lavoro nel mondo sindacale, ho svolto l' attività di politica sindacale con grande responsabilità ed impegno, e pertanto metterò a disposizione il mio bagaglio di esperienze. Sono certa che riusciremo a portare benefici concreti ai nostri iscritti nonché il nostro obiettivo finale è poter dare supporto con le nostre proposte alle istituzioni europee ed alle rispettive commissioni", conclude Mary Modaffari.
Roma, 21 feb. - (Adnkronos) - Si è chiuso alle 13, come annunciato, il collocamento del nuovo Btp Più che ha registrato nel quarto e ultimo giorno di raccolta 39.759 contratti per un controvalore di 1.096.376.000 euro. Il dato porta il totale del collocamento a oltre 14,9 milioni di euro. L'attenzione adesso è per il dato definitivo sul rendimento che, nelle speranze dei sottoscrittori, potrebbe portare a qualche ritocco al rialzo.
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - Le elezioni federali del 23 febbraio 2025 sono un momento cruciale non solo per la Germania ma per l’intero panorama politico europeo e internazionale. Per approfondire l'impatto di questo appuntamento elettorale, Adnkronos organizza una diretta speciale targata Eurofocus, direttamente dalla residenza di Hans-Dieter Lucas, l’ambasciatore tedesco a Roma.
Condotto dal direttore Davide Desario e dai vicedirettori Fabio Insenga e Giorgio Rutelli, con la partecipazione dei giornalisti Adnkronos Mara Montanari e Otto Lanzavecchia, lo speciale di domenica comincerà alle 17 e vedrà la partecipazione di molti ospiti italiani e tedeschi, con continui collegamenti anche da Berlino, Francoforte e Bruxelles.
Alle 18, con la chiusura dei seggi e la diffusione degli exit poll, è prevista l’analisi dei primi risultati. Alle 19 un panel di esperti si confronterà sugli scenari del post-voto: quali le coalizioni possibili, e quali i rapporti di forza tra i partiti. Tra le 20 e le 21, infine, il commento della Elefantenrunde, la “tavola rotonda degli elefanti”, confronto tra i leader politici in onda sulle tv tedesche. Un'occasione unica per leggere i risultati, le prospettive e le possibili conseguenze di queste elezioni sul futuro dell'Unione Europea, delle relazioni transatlantiche e degli equilibri globali.
Lo speciale sarà trasmesso sulla homepage e sul canale Youtube di Adnkronos, con 400 siti collegati tra testate nazionali e network locali online. Le notizie sulle elezioni saranno lanciate in tempo reale dall’agenzia, analisi e interviste pubblicate sul portale Eurofocus.
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - Le elezioni federali del 23 febbraio 2025 sono un momento cruciale non solo per la Germania ma per l’intero panorama politico europeo e internazionale. Per approfondire l'impatto di questo appuntamento elettorale, Adnkronos organizza una diretta speciale targata Eurofocus, direttamente dalla residenza di Hans-Dieter Lucas, l’ambasciatore tedesco a Roma.
Condotto dal direttore Davide Desario e dai vicedirettori Fabio Insenga e Giorgio Rutelli, con la partecipazione dei giornalisti Adnkronos Mara Montanari e Otto Lanzavecchia, lo speciale di domenica comincerà alle 17 e vedrà la partecipazione di molti ospiti italiani e tedeschi, con continui collegamenti anche da Berlino, Francoforte e Bruxelles.
Alle 18, con la chiusura dei seggi e la diffusione degli exit poll, è prevista l’analisi dei primi risultati. Alle 19 un panel di esperti si confronterà sugli scenari del post-voto: quali le coalizioni possibili, e quali i rapporti di forza tra i partiti. Tra le 20 e le 21, infine, il commento della Elefantenrunde, la “tavola rotonda degli elefanti”, confronto tra i leader politici in onda sulle tv tedesche. Un'occasione unica per leggere i risultati, le prospettive e le possibili conseguenze di queste elezioni sul futuro dell'Unione Europea, delle relazioni transatlantiche e degli equilibri globali.
Lo speciale sarà trasmesso sulla homepage e sul canale Youtube di Adnkronos, con 400 siti collegati tra testate nazionali e network locali online. Le notizie sulle elezioni saranno lanciate in tempo reale dall’agenzia, analisi e interviste pubblicate sul portale Eurofocus.