L’accordo per l’affitto dell’Airbus A340-500 di Etihad voluto da Matteo Renzi quando era presidente del Consiglio non verrà rinegoziato. Come anticipato dal Fatto Quotidiano, è arrivato il via libera dei commissari Alitalia allo stop del contratto di leasing da 150 milioni di euro per quello che è diventato noto come l’Air Force Renzi. A poco meno di un mese dall’annuncio del premier Giuseppe Conte, si chiude così la vicenda dell’aereo voluto dall’ex presidente del Consiglio e usato in tutto 88 volte con in media 23 passeggeri a bordo e un costo di 25mila euro l’ora. “L’aereo simbolo dell’arroganza al potere non esiste più”, scrive la ministra della Difesa Elisabetta Trenta. Il collega ai Trasporti Danilo Toninelli aggiunge: “Risparmieremo 18 milioni di euro l’anno da qui al 2024″.
Dopo la richiesta formulata dallo stesso ministro Toninelli – che invitava il vicepremier Luigi Di Maio e Trenta a revocare l’accordo – il 10 agosto scorso i commissari di Alitalia hanno ricevuto dalla Difesa “la richiesta di scioglimento del contratto per il leasing dell’aereo di Stato” e mercoledì la compagnia ha confermato “la disponibilità a rescindere l’accordo con Etihad”. La compagnia aerea degli Emirati, come svelato dal Fatto Quotidiano martedì, sarebbe stata disposta a ridurre di circa il 60% la rata mensile dell’affitto, portandola dagli 805 mila dollari attuali a circa 200 mila. La proposta di Etihad avrebbe permesso di ottenere un risparmio complessivo di circa 76 milioni di euro, ma alla fine il contratto è stato rescisso.
“Come vi avevo detto il 7 agosto, i tecnici del ministero della Difesa e della direzione generale di Armaereo, hanno incontrato la controparte di Alitalia per mettere definitivamente un punto all’Airbus 340 di Matteo Renzi. A seguito di una ordinaria procedura amministrativa, proprio oggi questo punto è stato messo”, scrive la ministra Trenta. Anche il collega Toninelli parla di promessa mantenuta e aggiunge: “Abbiamo messo a terra l’ego volante di Renzi”. “Basta sprechi, basta sperperare i soldi degli italiani su un mastodontico e obsoleto aereo che è servito soprattutto per i viaggetti in solitaria dell’ex ministro Alfano o per le gite a Cuba dell’ex sottosegretario Scalfarotto“, scrive il titolare del Mit.