Il Partito democratico chiede al presidente del Consiglio Giuseppe Conte di riferire in Aula sui fatti della nave Diciotti. Mentre ancora si cerca una soluzione per l’imbarcazione bloccata in porto a Catania con 150 migranti a bordo, per tutta la giornata ci sono state visite delle delegazioni politiche che chiedono risposte dall’esecutivo. I dem guidati da Maurizio Martina hanno invitato il premier a riferire in Parlamento: “La situazione è grave e drammatica”, ha dichiarato il segretario. “Stiamo assistendo all’incapacità dell’esecutivo di gestire una situazione contenuta, violando il diritto e le leggi e isolandosi sempre di più dal resto d’Europa. Sta tenendo in ostaggio 177 persone inermi per la sua follia propagandistica. Questo fatto è di una gravità inaudita e di questo il presidente Conte deve immediatamente rispondere”. Martina parla di 177 perché considera il gruppo di migranti integrato con il personale della Guardia costiera italiana che è tuttora a bordo della nave. Intanto l’eurodeputata Pd Michela Giuffrida, salita sulla nave Diciotti nel pomeriggio, ha riferito che “120 persone sono in sciopero della fame in segno di protesta, mentre le restanti trenta, comprese le 11 donne a bordo, si alimentano regolarmente”. “Ci sono 11 donne eritree”, ha spiegato, “ho raccolto le loro testimonianze con l’assistenza del nostromo, anche lui con origini eritree. Mi hanno riferito storie terribili, tutte sono state violentate in Libia, alcune anche più volte”. Nel pomeriggio sono saliti sulla nave anche i parlamentari del Pd Maria Elena Boschi ed Emanuele Fiano, il deputato di Leu Stefano Fassina e il segretario della Cgil Michele Pagliaro.
Le polemiche e le tensioni però non vengono solo dalle opposizioni. Il Movimento 5 stelle guarda con apprensione a quello che sta succedendo a Catania e non manca chi esprime la preoccupazione per una vicenda che non sembra trovare soluzione. Dopo lo scontro avvenuto solo ieri tra il presidente della Camera M5s Roberto Fico e Matteo Salvini, i malumori in una parte del Movimento si fanno sempre più insistenti. A parlare oggi è stato il senatore e capitano di fregata Gregorio De Falco: “Sotto il profilo umano non è degno di un Paese civile e di uno Stato di diritto lasciar permanere questa situazione”, ha scritto in un post su Facebook. “E sebbene a bordo i naufraghi siano costantemente assistiti, occorre trovare una soluzione; sotto il profilo giuridico, questa situazione di stallo non ha senso, poiché il pattugliatore è nave militare italiana e quindi si rivela inutile impedire lo sbarco a quanti sono già in territorio italiano. Infine, sotto il profilo politico, per ottenere dalla Ue la giusta ripartizione dei migranti, le forze di Governo possono agire anche con la massima fermezza e risolutezza, ma sempre incidendo con senso di responsabilità sulla politica generale della UE, in forza del riconosciuto valore sociale, economico e strategico del nostro Paese”.
Per tutta la giornata allo scalo catanese c’è stato un presidio della Cgil Sicilia al quale hanno partecipato delegazioni da tutta la Sicilia. A Catania sono arrivati tra ieri e oggi diversi esponenti politici di partiti di centrosinistra, dal Pd a Sinistra Italiana. E persino Gianfranco Micciché di Forza Italia. Che ha attaccato a sorpresa il presunto alleato della Lega. “Salvini, non agisci così perché intollerante o razzista. Perché nel lasciare 150 persone per tre giorni in balìa di malattie e stenti su una nave non c’entra niente la razza o la diversità, c’entra l’essere disumani, sadici. E per cosa poi, per prendere 100 voti in più? Salvini, fattene una ragione, non sei razzista: sei solo stronzo”, ha scritto su Facebook il presidente dell’Assemblea regionale siciliana.
Politica
Diciotti, Pd: “Conte riferisca in Aula. Sulla nave donne vittime di violenza e 120 migranti in sciopero della fame”
A Catania sono arrivati tra ieri e oggi diversi esponenti politici di partiti di centrosinistra, dal Pd a Sinistra Italiana. E persino l'ex ministra Maria Elena Boschi e Gianfranco Micciché di Forza Italia. Malumori nel M5s, parla il senatore De Falco: "Caso indegno, trovare una soluzione"
Il Partito democratico chiede al presidente del Consiglio Giuseppe Conte di riferire in Aula sui fatti della nave Diciotti. Mentre ancora si cerca una soluzione per l’imbarcazione bloccata in porto a Catania con 150 migranti a bordo, per tutta la giornata ci sono state visite delle delegazioni politiche che chiedono risposte dall’esecutivo. I dem guidati da Maurizio Martina hanno invitato il premier a riferire in Parlamento: “La situazione è grave e drammatica”, ha dichiarato il segretario. “Stiamo assistendo all’incapacità dell’esecutivo di gestire una situazione contenuta, violando il diritto e le leggi e isolandosi sempre di più dal resto d’Europa. Sta tenendo in ostaggio 177 persone inermi per la sua follia propagandistica. Questo fatto è di una gravità inaudita e di questo il presidente Conte deve immediatamente rispondere”. Martina parla di 177 perché considera il gruppo di migranti integrato con il personale della Guardia costiera italiana che è tuttora a bordo della nave. Intanto l’eurodeputata Pd Michela Giuffrida, salita sulla nave Diciotti nel pomeriggio, ha riferito che “120 persone sono in sciopero della fame in segno di protesta, mentre le restanti trenta, comprese le 11 donne a bordo, si alimentano regolarmente”. “Ci sono 11 donne eritree”, ha spiegato, “ho raccolto le loro testimonianze con l’assistenza del nostromo, anche lui con origini eritree. Mi hanno riferito storie terribili, tutte sono state violentate in Libia, alcune anche più volte”. Nel pomeriggio sono saliti sulla nave anche i parlamentari del Pd Maria Elena Boschi ed Emanuele Fiano, il deputato di Leu Stefano Fassina e il segretario della Cgil Michele Pagliaro.
Le polemiche e le tensioni però non vengono solo dalle opposizioni. Il Movimento 5 stelle guarda con apprensione a quello che sta succedendo a Catania e non manca chi esprime la preoccupazione per una vicenda che non sembra trovare soluzione. Dopo lo scontro avvenuto solo ieri tra il presidente della Camera M5s Roberto Fico e Matteo Salvini, i malumori in una parte del Movimento si fanno sempre più insistenti. A parlare oggi è stato il senatore e capitano di fregata Gregorio De Falco: “Sotto il profilo umano non è degno di un Paese civile e di uno Stato di diritto lasciar permanere questa situazione”, ha scritto in un post su Facebook. “E sebbene a bordo i naufraghi siano costantemente assistiti, occorre trovare una soluzione; sotto il profilo giuridico, questa situazione di stallo non ha senso, poiché il pattugliatore è nave militare italiana e quindi si rivela inutile impedire lo sbarco a quanti sono già in territorio italiano. Infine, sotto il profilo politico, per ottenere dalla Ue la giusta ripartizione dei migranti, le forze di Governo possono agire anche con la massima fermezza e risolutezza, ma sempre incidendo con senso di responsabilità sulla politica generale della UE, in forza del riconosciuto valore sociale, economico e strategico del nostro Paese”.
Per tutta la giornata allo scalo catanese c’è stato un presidio della Cgil Sicilia al quale hanno partecipato delegazioni da tutta la Sicilia. A Catania sono arrivati tra ieri e oggi diversi esponenti politici di partiti di centrosinistra, dal Pd a Sinistra Italiana. E persino Gianfranco Micciché di Forza Italia. Che ha attaccato a sorpresa il presunto alleato della Lega. “Salvini, non agisci così perché intollerante o razzista. Perché nel lasciare 150 persone per tre giorni in balìa di malattie e stenti su una nave non c’entra niente la razza o la diversità, c’entra l’essere disumani, sadici. E per cosa poi, per prendere 100 voti in più? Salvini, fattene una ragione, non sei razzista: sei solo stronzo”, ha scritto su Facebook il presidente dell’Assemblea regionale siciliana.
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Roma, 24 dic (Adnkronos) - "La visita di oggi al carcere di Regina Coeli ha confermato l’insostenibile stato di degrado in cui versa il nostro sistema penitenziario. L’istituto, che comprende sezioni fatiscenti e sovraffollate, è solo l’emblema di un problema che il Governo Meloni continua colpevolmente a ignorare”. Lo dichiarano gli esponenti di Italia Viva Maria Elena Boschi, Roberto Giachetti e Luciano Nobili che oggi si sono recati in visita nell’istituto penitenziario romano.
"Chi varca le porte di un carcere, che sia un detenuto o un operatore penitenziario, entra in un luogo dove la dignità umana è costantemente calpestata. Celle sovraffollate, spazi inadeguati e condizioni di lavoro inaccettabili sono il frutto dell’immobilismo di un Governo che rifiuta di affrontare con serietà e responsabilità le gravi emergenze del sistema carcerario", proseguono.
"Il 26 dicembre Papa Francesco aprirà simbolicamente la “Porta della Speranza” a Rebibbia. Un gesto potente - sottolineano - che richiama l’attenzione sull’urgenza di restituire umanità e dignità a chi vive in carcere. Ci auguriamo che questo Governo si lasci finalmente “illuminare” da quel faro acceso dal Pontefice, rompendo il silenzio e l’indifferenza che lo hanno caratterizzato fino ad ora”.
(Adnkronos) - "Se il grado di civiltà di un Paese si misura osservando lo stato delle sue carceri, l’Italia, sotto il Governo Meloni, sta fallendo questa prova fondamentale. Serve un cambio di rotta immediato, con interventi concreti per garantire condizioni dignitose non solo a chi è privato della libertà, ma anche a chi, ogni giorno, lavora tra mille difficoltà. Noi continueremo a batterci affinché il nostro sistema carcerario diventi finalmente all’altezza di una Repubblica che si definisce democratica e civile. Il tempo delle scuse è finito: è ora di agire”, concludono gli esponenti di Iv.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Vasyl Nechet, capo, nominato dai russi, del consiglio di occupazione della città di Berdiansk, nell'oblast di Zaporizhia, è rimasto ferito dopo l'esplosione della sua auto. Lo ha riferito Suspilne, citando Mykola Matvienko, capo ad interim dell'amministrazione militare della città di Berdiansk. La causa dell'esplosione non è nota. L'auto di Nechet è esplosa in un cortile fuori da una casa. A seguito dell'esplosione, Nechet è stato ricoverato in ospedale, secondo il canale Telegram del movimento di resistenza femminile Zla Mavka. Le sue attuali condizioni non sono note.
La Russia ha occupato Berdiansk dall'inizio del 2022. La città si trova sul Mar d'Azov e funge da snodo di trasporto chiave per le autorità occupanti.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Il gruppo Nord ha colpito le formazioni di 14 brigate ucraine nella regione di confine di Kursk. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo, precisando che, "durante le operazioni offensive, le unità del gruppo di truppe Nord hanno sconfitto formazioni di una brigata meccanizzata pesante, cinque meccanizzate, tre brigate d'assalto aereo, una brigata marina e quattro brigate di difesa territoriale delle forze armate ucraine".
Inoltre - afferma ancora la nota ministeriale - i combattenti russi hanno respinto quattro contrattacchi da parte di gruppi d’assalto delle forze armate ucraine. L'aviazione e l'artiglieria hanno colpito il personale e l'equipaggiamento nemico nelle aree di nove insediamenti nella regione di Kursk e tre nella regione di Sumy. L'esercito russo continua a sconfiggere le formazioni delle forze armate ucraine che hanno invaso il territorio della regione di Kursk, ha sottolineato il Ministero della Difesa.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "I centri storici delle nostre città sono un patrimonio inestimabile, fatto di botteghe artigiane e non solo, che portano avanti tradizioni millenarie. Mestieri ed arti che si tramandano di padre in figlio e che rappresentano un fiore all'occhiello del nostro Paese. Forza Italia è sempre stata al fianco dei negozianti in questa battaglia grazie anche all'impegno e al sostegno di Maria Spena. Finalmente si dà loro pieno riconoscimento anche attraverso sostegni specifici, per far sì che tradizioni, mestieri ed arti non vadano dispersi, ma siamo promossi e rilanciati". Lo dice Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Mosca non sta chiudendo il suo confine con l'Estonia, né ha sottoposto i cittadini russi in possesso di passaporti Ue a un controllo più rigoroso all'ingresso. Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, aggiungendo che "i valichi di frontiera russi vicino al confine estone funzionano normalmente".
"L'Estonia sta diffondendo informazioni completamente inventate ai suoi cittadini, che stanno attualmente pianificando di visitare la Russia, tramite social e mass media, sostenendo che la Russia sta chiudendo i suoi confini. Anche le affermazioni secondo cui le guardie di frontiera russe stanno sottoponendo i russi con passaporti Ue a un controllo più rigoroso sono false", ha affermato la Zakharova in una dichiarazione pubblicata sul sito web del Ministero degli Esteri russo in risposta a un'inchiesta dei media.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "Un altro detenuto è morto a Sollicciano: aveva meno di 30 anni ed era fra i 100 che avevano fatto ricorso per le condizioni di detenzione inumane. Una tragedia -di cui non si conoscono ancora le cause- che riporta alla luce il terribile stato in cui vivono i detenuti nel carcere fiorentino. Un carcere che dovrebbe essere chiuso perché viola qualunque standard di umanità". Lo dice Francesco Bonifazi, deputato di Italia viva.
"Il Governo continua ad essere cieco e sordo di fronte al dramma carcerario italiano e anzi, le parole del sottosegretario Del Mastro, secondo il quale ai detenuti non dovrebbe essere consentito respirare- dimostrano quale sia la filosofia che li ispira. Noi continueremo a batterci perché la pena sia certa ma dignitosa. Mi appello al Ministro Nordio: passi dalle parole ai fatti e intervenga affinché Sollicciano sia chiuso e i detenuti trasferiti in una struttura adeguata”, conclude Bonifazi.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "È la vigilia di Natale e voglio farvi gli auguri di buone feste. Tanta serenità e pace anche a chi mi critica duramente. Ma la serenità e la pace purtroppo saranno un miraggio per milioni di persone che vivono nelle guerre, nei conflitti e dove è aumentata la povertà sociale a causa della crisi economica". Lo dice Angelo Bonelli in un video sui social.
"Penso ad esempio alla guerra in Ucraina, al massacro del popolo palestinese a Gaza, alle tante guerre dimenticate come quella in Sudan oppure alla guerra dimenticata e negata come quella della crisi climatica, che sta causando milioni di profughi climatici che scappano da terre desertificate o inondate perchè non possono più coltivarle: lì aumenta l’indice di malnutrizione e aumenta la mortalità per fame", prosegue il deputato di Avs.
"Ci avevano detto che aumentando le spese per gli armamenti, sarebbe aumentata la difesa e quindi le possibilità di pace. Addirittura il Segretario della Nato, Mark Rutte, ci ha detto che i paesi europei ‘devono spendere in armi una parte di quanto investono in pensioni, sanità e servizi sociali. Almeno qualcuno ha detto la verità a differenza della Premier Meloni che continua a ingannare gli italiani", dice ancora Bonelli.
(Adnkronos) - "Le spese gli armamenti hanno raggiunto una cifra mostruosa: 2.500 miliardi di dollari nell’ultimo anno, una cifra incredibile eppure le guerre sono aumentate. Penso che avesse ragione il nostro amato Presidente della Repubblica , Sandro Pertini che diceva: ‘svuotiamo gli arsenali, riempiamo i granai’. Dobbiamo batterci per un mondo migliore, non solo augurando buone feste, ma battendoci giorno dopo giorno per costruire la pace e lottare contro la povertà e contro il cambiamento climatico. Tante buone feste”, conclude il co-portavoce nazionale di Europa Verde.