Era in vacanza con la famiglia la 15enne friulana che, mercoledì 22 agosto, è stata violentata sulla spiaggia di Jesolo, a pochi metri da piazza Mazzini. La ragazza aveva avuto il permesso dei genitori di passare una serata fuori con gli amici in uno dei locali del centro. La giovane, però, non si sarebbe trattenuta molto con loro. Dopo essere stata avvicinata da un ragazzo straniero l’ha seguito fuori, sull’arenile, dove poi è avvenuta la violenza, secondo quello che ha raccontato alle forze dell’ordine. L’aggressore è poi fuggito, facendo perdere le sue tracce. Sul posto è intervenuta la polizia, che ha soccorso la ragazza, accompagnandola in ospedale. La Procura dei Minori ha aperto un fascicolo in base alla denuncia dei familiari della giovane.
Sono stati gli amici, a fine serata, a trovarla in lacrime e a chiamare i soccorsi. La ragazza ha raccontato di essere stata avvicinata dal suo aggressore quando si trovava dentro al locale in piazza Mazzini, il fulcro della vita notturna della cittadina. Dopo averla convinta a seguirlo sulla spiaggia, per trascorrere del tempo in un ambiente più tranquillo, il giovane avrebbe costretto la 15enne ad un rapporto sessuale. La polizia indaga per identificare il colpevole e per fare chiarezza sulla vicenda. Il sindaco di Jesolo,Valerio Zoggia ha fatto sapere che “c’è il massimo impegno di tutte le forze dell’ordine e del corpo di polizia locale per garantire la sicurezza e fare in modo che situazione di questo tipo non si debbano più verificare”.
Jesolo è una meta estiva per molti che scelgono il litorale della provincia di Venezia per le vacanze, attirati da discoteche e locali. Ci sono molti turisti, quindi: veneziani, italiani provenienti da altre regioni, ma anche russi, tedeschi e austriaci. Il sindaco Zoggia, ha dichiarato al Corriere della Sera che la vita notturna della cittadina porta ad una stretta delle forze dell’ordine ogni anno sempre maggiore, ma non sufficiente. “Servirebbero pene più severe come reale deterrente“, ha detto il primo cittadino, secondo cui la folla di turisti rappresenta sia uno scudo che una “fonte” per i criminali. “In questo momento così delicato per la ragazza vittima di questa vile aggressione e la sua famiglia, va tutta la vicinanza da parte della città di Jesolo e mia personale” ha concluso Zoggia.