Il Movimento 5 stelle prende la distanze dall’incontro tra Matteo Salvini e Viktor Orban. Il ministro dell’Interno e il presidente dell’Ungheria si vedranno nel pomeriggio di martedì 28 agosto alla prefettura di Milano. “Va considerato come un incontro solo ed esclusivamente politico e non, dunque, istituzionale o governativo“, scrivono in una nota Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, capigruppo M5s di Camera e Senato. “I Paesi che non aderiscono ai ricollocamenti e tutti quelli che nemmeno si degnano di rispondere alla richiesta d’aiuto dell’Italia, per noi non dovrebbero più ricevere i fondi europei. E tra questi, al momento, c’è anche l’Ungheria”, dicono gli esponenti pentastellati.
Attaccati da Fratelli d’Italia. “Gravi le affermazioni dei presidenti dei gruppi parlamentari del M5S che chiedono di negare fondi all’Ungheria di Orban proprio mentre il ministro Salvini è in procinto di incontrarlo. La Lega, con la quale condividiamo amicizia e rispetto per le politiche del primo ministro magiaro, chiarisca formalmente se nel governo Conte le farneticanti affermazioni dei grillini trovano qualche spazio”, dicono Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani, capigruppo di Fdi a Montecitorio e Palazzo Madama. “Siamo lieti che il ministro dell’Interno Salvini incontri coloro che, come lui, sta cercando di arginare l’invasione di immigrati clandestini della quale L’Europa è vittima. Auspichiamo che l’incontro tra Salvini e Orban sia finalizzato al rafforzamento di comuni politiche di intransigenza e tutela dei rispettivi popoli”, dicono gli esponenti del partito di Giorgia Meloni.
L’incontro tra Orban e Salvini ha ovviamente provocato numerose polemiche: Insieme senza muri e Sentinelli di Milano hanno organizzato un presidio in piazza San Babila nelle stesse ore in cui il leader della Lega incontrerà il premier ungherese. “Orban deve fare la sua parte, Salvini deve smettere di giocare con la vita dei migranti”, hanno spiegato gli organizzatori della manifestazione. “Ci saremo anche noi. Per contrapporre alla violenza delle loro politiche il valore dell’accoglienza e della responsabilità nella gestione dell’immigrazione. L’Europa di Orban non è la nostra”, ha scritto su facebook l’assessore milanese Pierfrancesco Majorino. “È arrivato il momento di uscire dai social, di manifestarci e di manifestare. Per l’Italia, l’Europa, contro chi smantella i nostri valori. “, è invece quello che ha scritto Giuseppe Civati, leader di Possibile.
Al presidio ha deciso di aderire anche in Pd. “È gravissimo che il ministro Salvini incontri il primo ministro ungherese proprio a Milano, città che negli anni ha saputo coniugare sviluppo e inclusione, svendendo la nostra città e i milanesi, che non si piegheranno certo a un’immagine del tutto contraria a quella che da sempre esprimono”, ha spiegato il segretario metropolitano Pietro Bussolati.