“Da Agrigento verranno tante cose positive e quindi ringrazio il pm perché sarà un boomerang“. Per Matteo Salvini dall’inchiesta aperta dai magistrati siciliani sulla nave Diciotti che lo vede accusato per sequestro di personaarresto illegale e abuso d’ufficio “verranno tante cose positive”, dice il ministro al Messaggero. E ricordando di avere ricevuto molti “messaggi di solidarietà” anche da parte di giudici e pm, parlando a Libero – che da oggi ha avviato una raccolta firme in suo sostegno – alla domanda se chiederà al Senato di dire no all’autorizzazione a procedere, risponde: “Assolutamente no! Se il Tribunale dirà che devo essere processato andrò davanti ai magistrati a spiegare che non sono un sequestratore. Voglio proprio vedere come va a finire…”.

Oltre alla rinuncia dell’immunità, commenta anche la scelta della procura di Agrigento: “Io ho fatto solo il mio lavoro di ministro e sono pronto a rifarlo. Per il resto mi spiace per il procuratore di Agrigento. Penso che con tutti i problemi che ha la Sicilia, la priorità non sia certo indagare Salvini. E poi lui era lo stesso che qualche mese fa diceva: ‘Il rischio di terroristi a bordo dei barconi è alto’. Ha cambiato idea?”. Poi torna sull’idea di riformare la giustizia “ma non per l’inchiesta su Salvini – precisa – ma perché abbiamo milioni di processi arretrati e questo è uno dei problemi che frenano gli investimenti in Italia”. Poi ricorda di avere ricevuto “una marea di messaggi di solidarietà” e prosegue: “Credo che ad Agrigento abbiano sbagliato i loro conti se pensavano di fermare o intimorire qualcuno”. E tra i tanti “messaggi di sostegno” ci sono “anche parecchi di giudici e pubblici ministeri di varie procure italiane”.

Sull’apertura dell’inchiesta giudiziaria domenica è intervenuto anche il vicepremier Luigi Di Maio che, pur difendendo il leader della Lega, ha richiamato al rispetto della magistratura. Un punto sul quale interviene oggi dalle colonne di Repubblica il presidente dell’Anm Francesco Minisci che schiera il sindacato delle toghe a fianco del procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e sostiene che Bonafede dovrebbe sostenere il lavoro dei magistrati. “Chi ricopre incarichi istituzionali, in particolare il ministro della Giustizia, deve difendere le prerogative costituzionali della magistratura”. “Una cosa è certa – sottolinea Minisci – come abbiamo già fatto, reagiremo ogni volta in cui ci saranno attacchi all’autonomia e all’indipendenza di ogni singolo magistrato, da chiunque provengano. Sui principi costituzionali non arretreremo di un solo passo”. E aggiunge: “Nessuno deve e può interferire nel lavoro dei colleghi. Se nella vicenda della nave Diciotti sono stati commessi reati e, in caso positivo, chi li ha commessi, spetta stabilirlo a chi indaga: questo significa autonomia e indipendenza della magistratura”.

Salvini poi, sempre nell’intervista a Libero, parla del sostegno politico sul caso Diciotti. “Mi hanno fatto piacere le parole di Berlusconi come quelle della Meloni. Meno le dichiarazione di esponenti di Forza Italia. Ipocrite per come si stanno comportando in Parlamento“. Torna infine sul rapporto con i Paesi Ue: “Si sono dimostrati totalmente assenti sordi, menefreghisti, ma poiché lo fanno con i soldi degli italiani, e la cosa ci dà molto fastidio, bene ha fatto Conte ad annunciare che quando avranno bisogno di noi li ripagheremo con la stessa moneta”. Precisa però che “non c’è nessuna opzione di uscita“. E alla domanda se chiederà al premier ungherese Orban – che vedrà a Milano il 28 agosto – di accogliere alcuni migranti risponde: “Ma no. Conosco la sua posizione su questo punto. Così come quella dei tedeschi e degli austriaci. Orban vuole un’Europa che controlli e protegga el frontiere esterne. Questo è il nostro obiettivo finale”.

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