Sono in viaggio verso il centro di accoglienza Mondo Migliore di Rocca di Papa, alle porte di Roma, cento migranti arrivati a Catania a bordo della nave Diciotti, accolti nell’hotspot di Messina dopo lo sbarco. Una tappa intermedia prima del trasferimento nelle tante diocesi italiane che hanno dato disponibilità, da Torino a Bologna passando per Brescia, Agrigento, Cassano allo Jonio e Rossano Calabro. La prima tappa dei cento accolti dalla Cei – altri 38 sono rimasti nell’hotspot in attesa dei trasferimenti in Albania e Irlanda – è accompagnata dalla “commozione” del cardinal Gualtiero Bassetti e dalle polemiche da parte di Fratelli d’Italia, oltre che dalle proteste di diversi residenti nel paese laziale: “Non li vogliamo, portano malattie e criminalità“, scrivono sui social.
“Mi sta commuovendo – ha detto invece il presidente della Conferenza episcopale italiana – il fatto che da tutte le chiese d’Italia mi giungono telefonate e messaggi di vescovi” per una soluzione che “risponde a criteri umanitari“. “Era scandaloso – ha aggiunto – assistere senza fare qualcosa per aiutare”. E anche il sindaco di Rocca di Papa, il civico Emanuele Crestini, apre le braccia e tira dritto di fronte alle polemiche: “Questa mattina ho inviato una lettera al Santo Padre – spiega – con la quale ho ricordato che Rocca di Papa è sempre stata pronta ad accogliere e a sostenere coloro che si trovano in difficoltà“. Rispondendo alle proteste sui social dei cittadini, Crestini annuncia che “si è creata una rete di solidarietà, formata da cittadini e associazioni locali grazie alla quale è stato possibile attivare numerosi progetti di inclusione” e annuncia un coordinamento con la Prefettura e la cooperativa Auxilium, che gestisce la struttura, “per continuare a garantire il massimo controllo sul territorio, per evitare eventuali disagi alla cittadinanza”.
Poi ha aggiunto a Radio Cusano Campus: “È Salvini che li ha mandati a Rocca di Papa, certamente non li ho chiamati io. Per l’arrivo dei migranti stasera ci stiamo organizzando per garantire la sicurezza di tutti. Temo la politica di basso livello che può organizzare eventi spiacevoli nell’occasione dell’arrivo di queste persone per sfruttare un momento mediatico – dice Crestini – Anche la stampa dovrebbe avere un comportamento più corretto, perché parlano di Castelli romani in rivolta, invece non abbiamo avuto alcun problema di sicurezza in questi giorni”.
Il centro Mondo Migliore, inaugurato nel 1957 da Pio XII, “uno dei migliori centri d’accoglienza d’Europa” dove – parola di papa Francesco in persona – “cominceranno a imparare la lingua e a essere migranti integrati”. Ma anche da Fdi arrivano parole contrarie all’accoglienza: “La soluzione concordata dal Viminale è una ‘supercazzola’ – attacca il capogruppo in Città metropolitana, Andrea Volpi – I migranti non solo risiederanno in Italia ma avranno anche un’ottima location dove apprezzare i laghi dei Castelli Romani”. Protesta anche il deputato meloniano, Marco Silvestroni: “I Castelli hanno già dato: solo un anno fa in questa stessa zona gli immigrati hanno manifestato bloccando la via dei Laghi perché il cibo era ‘no buono’. La struttura che dovrebbe accoglierli non mi risulta nei confini dello Stato Vaticano“.