L’acquisto stride con le preoccupazioni espresse dal vescovo sull'iniquità abitativa in California. Nel 2016, il prelato disse: "Non c'è giustificazione per la mancanza di alloggi". Ora andrà a vivere in una casa di 306 metri quadri con bagno in marmo e cucina da grande chef. E ai media dice: "È stato un buon investimento, quando non ci sarò più potranno rivenderla"
La cucina è da chef, i soffitti sono alti e il bagno in marmo, simile a quelle di una Spa toscana. In totale, fanno oltre 300 metri quadri costati oltre 2 milioni di dollari. Non si tratta della follia di un vip hollywoodiano, ma della magione comprata dal vescovo di San José, appena andato in pensione. Un nuovo scandalo investe la Chiesa cattolica americana, dopo quello degli abusi sessuali su un migliaio di bambini in Pennsylvania.
La diocesi cattolica di San José ha acquistato una casa con cinque stanze da 2,3 milioni di dollari nella Silicon Valley per il ritiro del suo vescovo, Patrick J. McGrath, 73 anni, nonostante la sua missione di carità al servizio dei poveri. La magione, di circa 306 metri quadri, vanta una “cucina da chef di grandi dimensioni, soffitti alti e una grande camera da letto di lusso con un bagno in marmo simile ad una spa in una tenuta toscana”.
L’acquisto stride con le preoccupazioni espresse dal vescovo sull’iniquità abitativa in California. Nel 2016, McGrath scrisse un articolo a favore di 950 milioni di bond per case abbordabili, denunciando che “troppi bambini e famiglie vivono in auto o con altre famiglie in piccole case perché non possono permettersi di affittarne una da soli”. Poi aveva sentenziato: “Non c’è alcuna giustificazione morale o sociale per la mancanza di alloggi”.
Il prelato ha riconosciuto in un’intervista al Mercury News of San José che la casa è costata “un sacco di soldi”, ammettendo di “poter comprendere” che qualche parrocchiano potrebbe non gradire. Ma Liz Sullivan, capo comunicazione della diocesi, ha sostenuto che la magione è stata comprata con fondi messi da parte per pagare la casa e il mantenimento del vescovo dopo il ritiro e che è stata “seguita la politica esposta dal consiglio dei vescovi cattolici degli Stati Uniti”.
“Il fondo non può essere usato per nient’altro”, ha aggiunto McGrath, sottolineando che la diocesi ha ottenuto anche i proventi della vendita di un condominio dove ha vissuto il suo predecessore, il vescovo Pierre DuMaine, prima di trasferirsi in un luogo dove può essere assistito. “Quando non ci sarò più, la casa può essere venduta. È un buon investimento in questo senso – ha detto McGrath – Probabilmente si fanno più soldi in questo modo che tenendoli in banca”.