Papa Francesco contestato in piazza San Pietro? Al termine dell’udienza generale del mercoledì, un gruppetto di fedeli ha intonato quel che è sembrato essere un “Viganò, Viganò”. Un chiaro riferimento all’ex nunzio apostolico a Washington, monsignor Carlo Maria Viganò, che recentemente ha chiesto le dimissioni di Bergoglio. Completamente diversa l’interpretazione data dal Foglio che ha raccontato sì di un coro, ma interpretandolo come “Italo, Italo”. Dove l’Italo invocato sarebbe Italo Castellani, vescovo di Lucca acclamato dai suoi cresimandi.
Nei giorni scorsi Bergoglio non ha in ogni caso voluto replicare alle accuse, limitandosi a dire ai giornalisti: “Leggete voi, attentamente, il comunicato e fate voi il vostro giudizio. Io non dirò una parola su questo. Credo che il comunicato parli da se stesso, e voi avete la capacità giornalistica sufficiente per trarre le conclusioni. È un atto di fiducia: quando sarà passato un po’ di tempo e voi avrete tratto le conclusioni, forse io parlerò. Ma vorrei che la vostra maturità professionale faccia questo lavoro: vi farà bene, davvero. Va bene così”.
Intanto Viganò è tornato a farsi vivo e al vaticanista del Tg1, Aldo Maria Valli, ha spiegato: “Ho parlato perché oramai la corruzione è arrivata ai vertici della gerarchia della Chiesa. Mi rivolgo ai giornalisti: perché non chiedono che fine ha fatto la cassa di documenti che, l’abbiamo visto tutti, fu consegnata a Castel Gandolfo da Papa Benedetto a Papa Francesco? Tutto è stato inutile? Sarebbe stato sufficiente seguire il mio rapporto ed il verbale che fu fatto alla mia deposizione davanti ai tre cardinali incaricati delle indagini sul caso Vatileaks (Julian Herranz, Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi) per iniziare a fare un po’ di pulizia in Curia”.
Twitter: @FrancescoGrana