Proseguiranno senza sosta le ricerche dell’uomo che questa mattina, in un bar del quartiere dell’Isolotto a Firenze, prima ha aggredito una dipendente e poi, dopo essersi allontanato è tornato armato di pistola e l’ha minacciata. Sembra che l’uomo, un fiorentino di 48 anni, ex calciante (giocatore del Calcio Storico), conosciuto in città proprio per questo, cercasse l’ex compagna, anche lei dipendente del bar.
Secondo alcuni testimoni l’uomo, uscito dal locale, avrebbe anche sparato alcuni colpi in aria, prima di scomparire nel nulla. Nel pomeriggio – come riporta l’Ansa – la polizia ha circondato la sua abitazione, in via Fedi, nello stesso quartiere, e interdetto per alcune ore la zona a tutti, residenti compresi. Sembrava che il fuggitivo si fosse barricato in casa, armato. Sul posto oltre alle volanti anche gli uomini dell’Unità operativa di pronto intervento.
Dopo circa un’ora e mezzo, mentre su Twitter la polizia chiedeva di non transitare nella zona e ai residenti del quartiere di non uscire di casa, gli agenti hanno fatto irruzione nell’abitazione e verificato che l’uomo non c’era. ‘Liberato’ il quartiere, subito le ricerche si sono estese ad altre zone di Firenze, e non solo. In via Andreotti, dove l’uomo avrebbe un magazzino, sarebbero stati trovati quattro bossoli ma non è chiaro se siano stati esplosi oggi e da qualce arma. La polizia ha rafforzato la sua presenza nel quartiere con numerose pattuglie, come si legge in un altro tweet, anche per dare una risposta alle tante domande di cittadini che sui social si sono rincorse, non senza la diffusione di molte false notizie. Qualcuno ha anche scritto che c’era stata una sparatoria e che un uomo stava sparando ai passanti. Notizie, chiaramente smentite dai fatti ma che hanno allarmato tutta la città.
Armato di pistola entra in un bar del quartiere Isolotto di Firenze, minaccia una donna e poi si dà alla fuga. La polizia lo sta cercando in tutta la zona. Si consiglia di non recarsi nel quartiere e, per i residenti, di non uscire di casa. pic.twitter.com/h7tndcNB6h
— Polizia di Stato (@poliziadistato) 29 agosto 2018