“Sono stata dimenticata a lungo in aereo. Non è un errore, è negligenza e pura mancanza di cura per i passeggeri disabili“. Inizia così il racconto di Anne Wafula Strike, l’atleta paralimpica i orgine kenyota che ha denunciato su Twitter quanto le è accaduto all’aeroporto londinese di Stansted al ritorno dai campionati europei di atletica di Berlino. Dopo aver partecipato alle gare di wheelchair (competizione di velocità in carrozzina) ha preso un volo Ryanair per far ritorno in Gran Bretagna, dove vive, ma una volta arrivata a Londra è stata dimenticata in aereo. Per oltre 45 minuti infatti, nessuno sarebbe andata a prenderla: “Come passeggero su una sedia a rotelle – ha raccontato al Guardian– è stato molto frustrante e mi ha causato un grande disagio essere dimenticata e bloccata su un aereo”
Like @FrankRGardner I was forgotten on @Ryanair last night at @STN_Airport for a long time because I needed assistance that was booked weeks in advance .. then I had to wait for luggage for longer than the flight @SueWillman #airtravel pic.twitter.com/hPW0VXoMCP
— Anne Wafula Strike (@Anne_W_Strike) 25 agosto 2018
Anne Wafula Strike, attivista per i diritti dei disabili, si è detta poi delusa dal trattamento ricevuto dal personale, avvisato da settimane delle sue necessità per poter sbarcare dopo l’atterraggio. “Siamo spiacenti per l’esperienza di Anne a Stansted” ha replicato un portavoce dell’aeroporto. “Stiamo analizzando il modo in cui si è venuta a creare questa situazione e abbiamo chiesto alla società incaricata di occuparsi dei passeggeri a mobilità ridotta di fornire una spiegazione completa”, ha spiegato.