Cronaca

Ponte Morandi, Autostrade: “Presentate opzioni per demolizione e ricostruzione”. Toti: “Abbattuto in 30 giorni”

Incontro a Genova tra enti locali e la concessionaria: tempi di abbattimento più veloci del previsto, ma non ci sono ancora tempistiche certe perché bisognerà discutere con la procura. Autostrade si impegna ad estendere la gratuità dei pedaggi. Toti e Bucci scrivono a Conte e Giorgetti: "Legge ad hoc per la città e per velocizzare cantieri e appalti"

Vertice tra Autostrade, Regione Liguria e Comune di Genova sull’abbattimento e la ricostruzione del Ponte Morandi, crollato il 14 agosto. Il piano per la demolizione, ha annunciato il governatore Giovanni Toti, potrà essere esecutivo in un mese.

“Oggi abbiamo presentato – nei tempi nei quali ci eravamo impegnati a farlo – una serie di opzioni di demolizione e di ricostruzione del viadotto Polcevera, che saranno in parte sovrapposte, confermando sostanzialmente i tempi già annunciati – ha spiegato l’amministratore delegato di Autostrade e Atlantia, Giovanni Castellucci – In ogni caso i piani potranno diventare definitivi solo dopo l’accesso ai luoghi e richiederanno integrazioni e affinamenti sul piano architettonico, da condividere con le parti interessate”. L’ad ha anche annunciato l’estensione della gratuità dei pedaggi nell’area genovese.

Il piano di demolizione preliminare non ha ancora una tempistica esatta, poiché l’area è sequestrata: “Andremo a chiedere il permesso alla procura – ha detto Toti – Il piano di demolizione sarà più breve del previsto, si pensa a 30 giorni di esecuzione. Il moncone est sarà demolito in modo più rapido con mezzi meccanici ed esplosivi, come idea. Mentre il moncone ovest sarà smontato pezzo pezzo. In un mese potrebbe essere operativo il piano esecutivo“.

Contestualmente, Regione Liguria e Comune di Genova hanno annunciato di aver scritto una lettera al premier Giuseppe Conte e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, per “suggerire un provvedimento di legge ad hoc che non deve essere per forza una legge speciale per Genova, ma può essere messo nel prossimo Milleproroghe per andare oltre il primo decreto di emergenza che fissò i primi fondi per gli indennizzi e quindi per avere nuovi fondi”. Nella missiva, gli enti locali, chiedono anche di poter “derogare a una serie di vincoli per la assegnazione dei cantieri e degli appalti“.