La procura di Roma indaga per disastro colposo in relazione al crollo del tetto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, avvenuto giovedì nel centro storico della Capitale. Il procedimento è coordinato dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia. Dopo la messa in sicurezza e il salvataggio delle opere d’arte presenti nella chiesa, l’area è stata posta sotto sequestro. I magistrati disporranno una consulenza tecnica per ricostruire quanto accaduto e verificare se ci sono state delle carenze nella manutenzione della struttura cinquecentesca. Al momento del crollo la chiesa era chiusa e non ci sono stati feriti.
“È ragionevole fare ipotesi sulle cause del crollo ma è bene non avventurarsi con convinzione su nessuna. Non possiamo darne nessuna come certa, come soluzione dell’evento”, ha affermato al riguardo il comandante dei vigili del fuoco di Roma Marco Ghimenti. I vigili del fuoco da giovedì stanno lavorando senza sosta per portare fuori dall’edificio e mettere in sicurezza i candelabri, le statue, le tele e le altre opere d’arte del luogo di culto. Un lavoro che continuerà con la messa in sicurezza dell’edificio, la cui base è impraticabile. Per questo i pompieri lavorano calandosi dall’alto con delle funi. In una nota l’Ufficio tecnico del Vicariato afferma che il crollo del tetto è avvenuto “improvvisamente e in modo del tutto imprevedibile, senza alcun segno premonitore”.
La chiesa è stata oggetto di lavori di ristrutturazione negli scorsi anni e anche su quelli si stanno concentrando gli accertamenti degli investigatori. “Credo che i lavori siano stati fatti molto bene per quello che posso sapere da non tecnico. I lavori di restauro sono stati fatti circa 2 anni fa con molta precisione. Sono cose che credo nessuno può prevedere. Mi hanno detto che non c’era nessuna avvisaglia. Dobbiamo essere grati al Signore che non c’era nessuno”, ha affermato il cardinale Francesco Coccopalmerio, titolare della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami.
La chiesa, che si trova nel rione Campitelli presso il Foro Romano a due passi dal Campidoglio, venne costruita nel 1597 per volere della Congregazione dei Falegnami in onore del loro patrono, San Giuseppe. L’opera venne completata nel 1663 da Antonio Del Grande e viene solitamente usata per matrimoni. Il parrocco della chiesa, don Daniele Libanori ha informato che le prossime cerimonie erano in programma sabato e domenica: “Ringraziamo Dio che questo evento si sia verificato oggi (ieri, nda)”, ha detto lasciando intendere che i danni sarebbero stati maggiori se ci fossero state persone all’interno.