Disoccupazione in calo, sia per i giovani sia se si guarda al tasso generale. Ma diminuiscono anche gli occupati a tempo indeterminato. Due tendenze apparentemente opposte, quelle che risultano dalle stime Istat relative a luglio, che vanno di pari passo perché nello stesso mese aumentano gli inattivi. Cioè le persone che hanno smesso di cercare un posto. In questo quadro l’Italia resta al terzo posto tra i Paesi europei per tasso di senza lavoro, dietro Grecia e Spagna: nel resto della Ue, secondo Eurostat, la disoccupazione ha segnato il picco più basso da aprile 2008, scendendo al 6,8%, mentre nell’Eurozona è rimasta stabile rispetto a giugno all’8,2%, il minimo da novembre 2008.
L’istituto di statistica italiano ha rilevato, nel dettaglio, che a luglio il tasso di disoccupazione generale è sceso al 10,4%, con un calo di 0,4 punti percentuali rispetto a giugno, tornando ai livelli di marzo 2012, e quello relativo ai giovani si è ridotto di un punto, al 30,8%, che è il minimo da ottobre 2011. Gli occupati in Italia, sempre a luglio, sono però diminuiti dello 0,1%, pari a 28mila unità, rispetto a giugno, mese in cui si era già registrato un calo di 41.000 unità. Il calo è interamente legato alla componente femminile e si concentra tra le persone di 15-49 anni. In flessione i dipendenti permanenti (-44mila), mentre sia i lavoratori a termine sia gli indipendenti crescono di 8mila unità nel mese in cui è entrato in vigore il decreto Dignità. Malgrado il calo di giugno e luglio, comunque, nel trimestre maggio-luglio gli occupati sono aumentati di 151mila unità (+0,7%). A luglio il tasso di occupazione è al 58,7%.
Calo della disoccupazione e degli occupati possono andare in parallelo perché nello stesso mese sono cresciuti gli inattivi: coloro che hanno smesso di cercare lavoro sono saliti dello 0,7% (pari a 89mila unità in più) rispetto a giugno. L’aumento coinvolge le donne (+73mila) e gli uomini (+16mila) e si distribuisce tra i 15-49enni. Il tasso di inattività sale così al 34,3%, +0,3 punti percentuali. Su base annua, sottolinea tuttavia l’Istat, “continua il calo dell’inattività che risulta di poco superiore al minimo storico raggiunto a giugno”.
Sempre su base annua, a luglio l’occupazione risulta cresciuta dell’1,2%, pari a 277 mila unità in più. L’espansione interessa uomini e donne e si concentra tra i lavoratori a termine (+336mila). In ripresa anche gli indipendenti (+63mila), mentre calano in misura rilevante, di 122mila unità, i dipendenti permanenti. Crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+381mila) e i 15-34enni (+42mila). Al contrario calano di 146mila quelli nella fascia intermedia, tra i 35 e i 49 anni.