“Da tempo le nostre strade si incrociavano ed oggi siamo riusciti a conoscerci”. Così Beppe Grillo ha salutato sul suo blog l’ex presidente dell’Uruguay José ‘Pepe’ Mujica che ha incontrato a Milano nel corso di “Barber shop. Un’idea in testa”. Durante il loro faccia a faccia, il fondatore del Movimento 5 stelle lo ha definito “un pensatore straordinario“, “un filosofo della politica”. “Tu hai messo al centro la persona“, ha detto Grillo a Mujica che solo poche settimana fa ha annunciato le sue dimissioni da senatore “ma non dalla mia battaglia per le idee”.
“Questo è un Paese di vecchi dentro. Visioni del mondo di due giorni, visioni dell’energia di due giorni”, ha detto Grillo all’ex presidente dell’Uruguay. “Oggi abbiamo 8 milioni di poveri che hanno tre lavori, quindi il lavoro non garantisce che uno emerga dalla povertà. E’ triste, non c’è tempo per stare con la propria famiglia. I raccoglitori agricoli dell’antichità lavoravano 4 ore e poi parlavano”, ha aggiunto nel corso del suo intervento. “I nomadi Kalahari lavorano due ore, e vivono, e il resto del tempo lo passano facendo festa”, gli fa eco Mujica. “Noi abbiamo perso l’intelligenza della povertà. Oggi compri falsi, vitello per manzo, plastica per pelle, consumiamo per vendere, vendiamo per produrre e produciamo per lavorare. Un bambino ha 200 giochi in casa, ma gioca con dieci. Siamo la società del parossismo“, ha aggiunto ancora il fondatore del M5S.
Poi Grillo ha parlato a Mujica del “suo” Movimento, “nato dagli spettacoli che facevo, parlavo di economia, politica, tecnologia. Un comico e un manager dell’Olivetti (Gianroberto Casaleggio, ndr) hanno creato questa cosa inaspettata, una bomba, nata senza soldi. E l’utopia si è realizzata, nessuno lo pensava. E siamo arrivati al governo mettendoci il rapporto con questa Lega che…teniamo in equilibrio, con un accordo con dei programmi precisi”. “Io sono per il reddito universale – ha continuato Grillo – il diritto dell’uomo ad avere un reddito, per me e per il M5S è un punto fondamentale. E’ rovesciare il mercato del lavoro e mettere la persona al centro e dare gli strumenti alla persona di diventare Leonardo Da Vinci, Shakespeare, D’Annunzio“.