Abbiamo impegni europei e vanno rispettati, ma essenzialmente dipendono dai rapporti con i mercati finanziari, che non è una dichiarazione astratta”. Con queste parole il ministro dell’Economia Giovanni Tria commenta la nota dell’agenzia Fitch che venerdì sera ha confermato il rating BBB dell’Italia ma rivedendo al ribasso l’outlook da ‘stabile‘ a ‘negativo’. “Credo che tra poco non ci sarà più il problema di convincere su azioni future, ma ci saranno le azioni, già nelle prossime settimane. Io vedo in questo mantenimento del rating, come è stato per il rinvio del giudizio da parte di Moody’s, che le agenzie di rating stanno aspettando le azioni del governo”, ha detto il titolare del Tesoro incontrando a Shanghai i media italiani nell’ultima tappa della visita istituzione in Cina. “Poiché il programma di governo che si sta mettendo a punto risponde alle linee che sono già state più volte espresse ufficialmente, sia dal presidente del consiglio che da me, sia in giugno che ad agosto, evidentemente questo non ha convinto perché erano dichiarazioni. Ma adesso che le azioni nelle prossime settimane si tradurranno in documenti ufficiali del governo, io penso che questi giudizi verranno corretti e verranno corretti in senso positivo, poiché di fatto sono giudizi che non si basano su situazioni di fatto, ma si basano su attribuzioni di intenzioni al governo, che evidentemente differiscono dalle intenzioni dichiarate dal governo”, è l’opinione di Tria.

“Il deficit – ha aggiunto – significa chiedere prestiti e chiedere prestiti è anche una cosa legittima ma bisogna trovare chi il prestito è disposto a darlo e a quali condizioni. Se lei vuole comprare una casa e chiede un prestito e chi dà un prestito si fida che possa ripagare le rate del mutuo. Ma se si chiede un prestito per andare ai ristoranti, è più complicato poi pagare le rate del mutuo”. Ma l’Italia – specifica il titolare di via XX Settembre – “non l’ha mai fatto questo: a volte, i mercati internazionali sono distratti, a volte leggono, invece di fare analisi attente, guardano un pò i titoli sui giornali e pensano che in Italia ci sia la finanza allegra“. Il riferimento è per alcuni titoli di quotidiani che secondo il ministro “distraggono” i mercati internazionali. “Sono venti anni che l’Italia ha un surplus primario ed è un caso unico in Europa. Abbiamo un debito che viene da lontano: non c’è finanza allegra. L’Italia ha partecipato agli aiuti ad altri Paesi europei che si sono trovati in difficoltà per il loro bilancio, ma non ha mai ricevuto o richiesto un solo euro a sostegno delle proprie finanze”, ha ricordato il ministro dell’Economia. “È stato un comportamento generalmente virtuoso che passa attraverso vari governi, quindi non sto prendendo parte politica. Questi sono i fatti, poi è chiaro che se c’è una campagna in cui si mette in dubbio che uno possa sostenere o pagare gli interessi sul nostro debito, allora è chiaro che può esserci qualche perturbazione. Però scompariranno nel corso del mese prossimo”, ha ripetuto.

Quindi Tria ha commentato i suoi rapporti con Pierre Moscovici.  “Io apprezzo le parole gentili di Moscovici che tramite la mia persona sono state estese al governo in un dialogo continuo con la commissione Ue, ma voglio ricordare che il bilancio che verrà messo a punto, gli equilibri di bilancio, non dipendono dal sì o dal no della commissione Ue”. Il commissario Ue agli Affari monetari, in una recente intervista, aveva definito il ministro come “un interlocutore serio e ragionevole“. “Moscovici ha riferito di un rapporto del tutto tranquillo di dialogo con la commissione Ue che non è mio personale. Bisogna sempre ricordare che quando parlo con Moscovici e con gli altri componenti della commissione, parlo come ministro dell’Economia e quindi parlo a nome del governo”, ha specificato il titolare del Tesoro.

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