Una puntura di un insetto, probabilmente un calabrone, è risultata fatale per Sergio Barozzi, noto avvocato giuslavorista milanese morto per un choc anafilattico. Il fatto è avvenuto sabato sera nella sua casa di campagna di Nizza Monferrato (Asti), come riportato dall’edizione locale del Corriere della Sera. L’avvocato si era recato con la moglie nella loro residenza in campagna: da programma sarebbero dovuti rimanere lì una sola notte. Invece è stata necessaria la corsa in ospedale: Barozzi è morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale di Nizza.

Barozzi avrebbe compiuto 62 anni a novembre. “Schietto, ironico, intelligente, sempre capace di sorridere, Sergio Barozzi ha contribuito in maniera attiva al cambiamento che negli ultimi anni ha interessato la professione legale nel nostro paese mettendo in discussione i retaggi del passato e cercando di infondere, in tanti colleghi spaventati dell’evoluzione rapida delle cose, fiducia nel futuro”, si legge sul sito di Legalcommunity, che nel 2017 gli aveva conferito il premio “Avvocato dell’anno nelle relazioni industriali”.

Vicepresidente del gruppo regionale lombardo dell’Associazione Giuslavoristi Italiani, era stato per tre volte consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Milano. Tifoso interista, Barozzi era un grande appassionato di rugby ed era vice presidente del Cus Milano che lo ricorda così: “Giovanna, Idano, Emilio. Noi vi abbracciamo, vi stringiamo con affetto nel ricordo di un uomo speciale, che ci mancherà, e non solo la domenica al Giuriati“. E proprio al centro sportivo Giurati, nella periferia est di Milano, si terrà mercoledì 5 settembre una cerimonia per ricordarlo.

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