Hanno chiesto un aumento salariale del 5% alle compagnie di navigazione che, però, hanno rifiutato la loro richiesta, proponendo solo l’1 per cento. Così il personale dei traghetti da e per le isole della Grecia ha indetto uno sciopero di 24 ore che sta costringendo a terra migliaia di turisti e viaggiatori. E si tratta di un blocco che potrebbe durare alcuni giorni.

A scatenare le proteste sono stati i sindacati dei marittimi Pno dopo che le trattative per scongiurare l’astensione dal lavoro sono fallite. I rappresentanti dei lavoratori non escludono che il blocco possa durare anche nei giorni a venire, in un anno record per le presenze turistiche in Grecia.

Al momento, tuttavia, non si registrano problemi nelle tratte da e per l’Italia. I traghetti in arrivo a Bari e Brindisi dalla Grecia sono giunti regolarmente a destinazione. Possibili ritardi potranno registrarsi martedì, a quanto si apprende dall’autorità di sistema portuale del Mediterraneo.

All’origine della protesta il congelamento degli stipendi, che sono fermi da anni per la crisi del debito. Qualora venisse deciso di proseguire lo sciopero verrebbero colpite 180mila persone che devono viaggiare da e per le numerose isole, comprese quelle più turistiche, come Mykonos, Santorini e Creta. In più sarebbero interrotti i collegamenti tra il continente e le isole dell’Egeo e dello Ionio che non sono dotate di aeroporti.

A subire i disagi non sono solo i turisti, ma anche migliaia di cittadini greci che in questo periodo dell’anno fanno ritorno a casa. Le compagnie di navigazione, prevedendo lo sciopero, hanno avvertito i passeggeri già dalla scorsa settimana e non hanno messo in vendita biglietti per la giornata di lunedì.

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