L’ex inviato de Le Iene ed ex candidato M5s alle Politiche Dino Giarrusso è uno dei nuovi collaboratori del sottosegretario all’Istruzione M5s Lorenzo Fioramonti. L’annuncio è stato dato su Facebook dal professore che ha specificato: “Oltre che svolgere il ruolo di manager della comunicazione”, ha scritto, “e mantenere i rapporti istituzionali tra il mio ufficio, il Parlamento e gli altri ministeri, Dino dirigerà il nostro osservatorio sui concorsi nell’università e negli enti di ricerca”. La nomina ha provocato le polemiche delle opposizioni. All’attacco il Pd che ha annunciato depositerà un’interrogazione per chiedere chiarimenti sulle competenze valutate per affidare l’incarico. “Vicenda squallida”, ha detto la dem Anna Ascani. Giarrusso lo scorso 4 marzo si era candidato alle Politiche con il Movimento 5 stelle nel collegio uninominale 10-Roma (quartiere Gianicolense) e venne sconfitto dal radicale Riccardo Magi. Subito dopo le elezioni ha collaborato con l’ufficio comunicazione dell’ex candidata in Regione Lazio ed ex deputata Roberta Lombardi. Ora la chiamata al ministero dell’Istruzione.

“Dino è laureato in Scienze della Comunicazione”, ha scritto Fioramonti su Facebook illustrando brevemente il curriculum del giornalista, “ed ha insegnato per vari anni all’Università di Catania, prima di diventare noto in tutto il Paese come giornalista investigativo per lo show televisivo Le Iene”. Proprio l’esperienza accademica è stata poi messa sotto accusa sui social network. L’economista Riccardo Puglisi, lo stesso che pochi mesi fa mise sotto accusa il percorso accademico del premier Giuseppe Conte, ha attaccato Giarrusso mettendo in dubbio la sua esperienza di docente: in un’intervista del 2016 al sito The Freak, disse che si trattava di un’esperienza di “volontariato” pagata solo 75 euro lordi. “Quale mai sarebbe il corso universitario a contratto per cui si riceve un totale di 75 euro l’anno?”, ha scritto Puglisi.

Nell’annuncio del sottosegretario Fioramonti, anche lui con un passato da docente universitario, ha specificato le ragioni per cui ha deciso di affidargli l’incarico: “Da quando sono entrato in servizio – meno di due mesi fa – ho ricevuto oltre trenta segnalazioni di concorsi sospetti”. In proposito Fioramonti ha anche annunciato che sono al lavoro per creare un organo istituzionale adeguato per far fronte alle irregolarità riscontrate: “In attesa che si riesca ad attivare presso il MIUR un vero e proprio ufficio di Ombudsman (Difensore Civico) che svolga questa attività in modo regolare ed istituzionale (un obiettivo che ci proponiamo di realizzare a breve), Dino ed il suo team saranno il punto di riferimento privilegiato per tutti coloro che volessero aiutarci a difendere e diffondere una cultura di trasparenza e meritocrazia nel mondo accademico italiano”. E ha concluso: “Chi meglio di una ex-Iena per farlo”.

Secondo il Pd si tratta di una decisione inopportuna. E hanno annunciato che presenteranno un’interrogazione per chiedere chiarimenti sulla decisione del sottosegretario M5s. “La vicenda”, ha dichiarato il capogruppo Pd in Commissione Cultura della Camera Anna Ascani, “è squallida dal punto di vista politico, dal momento che Giarrusso è stato candidato col Movimento 5 stelle in un collegio uninominale e si è vantato di non avere ‘paracadute’. E invece il paracadute c’era, sarà ovviamente a spese degli italiani ed è giusto che gli italiani lo sappiano. L’aspetto più inquietante della questione, riguardo al quale sto preparando un’interrogazione affinché il Sottosegretario venga a rispondere e a chiarire davanti al Parlamento, sono i compiti assegnati a Giarrusso”. E ha continuato: “Sembra di essere usciti da un episodio di Black Mirror: in base a questo criterio, quindi, mi aspetto presto la nomina di Bruno Vespa al Ministero per i Rapporti col Parlamento e del commissario Montalbano al Ministero dell’Interno. Governare è una cosa seria: Fioramonti venga in Parlamento e spieghi quali competenze reali Dino Giarrusso avrebbe per monitorare la trasparenza dell’Università italiana e quali compiti dovrà svolgere nel rispetto dell’autonomia che la legge garantisce a questi enti.”

 

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