“Non si può lasciare la gente in balia dell’elemosina di Autostrade“. E quindi l’annuncio di un “decreto urgente”, questione di settimane, “forse di alcuni giorni” perché “gli sfollati hanno diritto a una casa” e hanno “perfettamente ragione” a protestare, come fatto oggi durante la seduta congiunta di Consiglio regionale e comunale. Luigi Di Maio commenta il blitz di 100 abitanti di via Porro, sgomberati dopo il crollo del Ponte Morandi il 14 agosto, e va in scena il secondo round dello scontro con il governatore della Liguria, Giovanni Toti.
“Caro Luigi Di Maio, ma a Genova ci sei pure venuto, come fai a dire queste cose? – scrive in un post su Facebook il presidente della Regione – Le famiglie che hanno dovuto abbandonare le loro case stanno tutte avendo un alloggio pubblico. E a tempo di record, grazie a Comune e Regione. I soldi che ricevono sono quelli decisi dal Governo, quindi da Di Maio stesso. Se pensa che siano pochi… li aumenti subito, noi siamo più che d’accordo”.
L’esponente di Forza Italia, che già si era scontrato con il vicepremier sulla ricostruzione del ponte da affidare o meno ad Autostrade, risponde anche dopo la presa di posizione del leader M5s in seguito alle proteste della sfollati di martedì mattina: “Mentre lei esternava alla stampa, il sindaco ed io eravamo riuniti con gli sfollati, per chiarire tutti i dubbi e le comprensibili apprensioni – ribatte – Per aiutare Genova servono meno polemiche e più fatti concreti. Noi aspettiamo le leggi che ci consentano di aprire e accelerare cantieri, risarcire cittadini e imprese, e ricostruire il ponte”.
Di Maio era intervenuto nella vicenda da Napoli, annunciando che il governo sta “mettendo a punto un decreto urgente che, oltre al problema di tante persone abbandonate in Italia come i terremotati di Ischia e del Centro Italia, affronti anche il tema di Genova e soprattutto di coloro che sono sfollati e hanno diritto ad una casa”. I tempi? “È una questione di settimane, ma forse di alcuni giorni e metteremo fuori questo decreto”. Dall’aula della Camera, parole simili sono giunte dal Danilo Toninelli: “Arriveranno aiuti per le rate dei mutui e una casa per tutti entro novembre“, spiega il ministro delle Infrastrutture annunciando una tempistica che, il sindaco di Genova Marco Bucci, può forse essere anticipata. “Entro la fine di settembre”, ha detto in mattinata.
Intanto, per il momento, insiste Toti, gli sfollati “sono in balia dell’elemosina di Di Maio, prendono i soldi della Protezione civile stabiliti dalle leggi nazionali, se Di Maio che è al Governo pensa che i piani di autonoma sistemazione siano sotto dimensionati, sono d’accordo con lui, ne parli con i colleghi di Governo e cambi la legge”. In sostanza, spiega il governatore, chi abitava nella zona rosa ha “avuto case dal Comune e dalla Regione grazie al contributo ricevuto dal Consiglio dei Ministri“. Quindi l’attacco al ministro: “Se Di Maio ritiene il contributo del Governo troppo basso, ha perfettamente ragione, aumentiamolo. È un dibattito che Di Maio dovrebbe fare prima con se stesso, con il Governo. Un tweet per la stampa non modificherà la sorte di quelle povere persone”.