Attualità

Asia Argento sospende tutti i pagamenti a Jimmy Bennett: “Mai avuto una relazione sessuale con lui. Ha già ricevuto 250mila dollari”

"La relazione con Bennett non è mai stata sessuale, ma alla fine si scoprirà che è stata lei ad essere attaccata da Bennett", si legge nel lungo comunicato diffuso dal suo legale

Dopo giorni di silenzio, Asia Argento è tornata a farsi sentire e, attraverso il suo nuovo avvocato Mark Jay Heller, ha replicato ancora una volta a Jimmy Bennett. L’attrice smentisce di aver mai avuto una relazione sessuale con il giovane che l’accusa di molestie quando lui era minorenne e annuncia di aver bloccato i pagamenti concordati dall’ex compagno Anthony Bourdain per mettere la storia a tacere.

“La relazione con Bennett non è mai stata sessuale, ma alla fine si scoprirà che è stata lei ad essere attaccata da Bennett“, si legge nel lungo comunicato diffuso da Heller. “Ora che Bourdain è morto e non può commentare sul desiderio di evitare un potenziale scandalo – continua-, Asia non permetterà che nessun’altra rata del pagamento di 380 mila dollari concordato sia pagata a Bennett che ha già ricevuto 250 mila dollari“.

È inoltre importante, specifica sempre Heller, fare attenzione a divulgare notizie incomplete o che possano danneggiare l’immagine e la credibilità delle persone. “Nel suo caso – dice il legale–, anche se l’articolo pubblicato dal New York Times il 20 agosto suggeriva che avesse abusato sessualmente di Jimmy Bennett, Asia non lo ha mai avvicinato. E infatti, come ha affermato nella sua risposta al quotidiano, riguardo ai loro trascorsi, ha precisato che: ‘Non ho mai avuto alcuna relazione sessuale con Bennett’.  Il suo rapporto con Bennett non è mai stato di natura sessuale, si è trattato piuttosto di un’amicizia a distanza durata molti anni. Come rivelano i messaggi pubblicati da Tmz, Asia ha dichiarato che: ‘Il ragazzino arrapato mi è saltato addosso… ho fatto sesso con lui, ma è stato strano'”. Ha poi continuato raccontando che “si è sentita “congelata” quando lui era sopra di lei e che le diceva di aver avuto fantasie sessuali su di lei fin da quando aveva 12 anni. A quel tempo, Asia decise di non denunciare Bennett per averla attaccata sessualmente”.

Il coraggio di Asia quando ha accusato Harvey Weinstein non è svanito. La fase due del movimento #MeToo impone che la voce di una vittima, anche quando c’è una storia che la mette in dubbio, sia ascoltata”, ha detto ancora Heller. Asia, ha aggiunto l’avvocato, spera che alla fine “il tribunale della pubblica opinione determinerà che Asia non ha mai avviato un contatto sessuale inappropriato con un minore, bensì è stata attaccata da Bennett e ora soffre le conseguenze di una campagna di fango da parte degli accusati che hanno interesse a che i loro accusatori perdano credibilità”.