Cinema

Venezia 75, Natalie Portman scintillante sul red carpet di Vox Lux. Gambe in bella mostra e trasparenze osé: le pagelle

Al Lido per promuovere il film Vox Lux, il premio Oscar Natalie Portman ci tiene a far sapere forte e chiaro che la star della Laguna, per una sera, è lei. E lo fa scintillando sul tappeto rosso in una creazione firmata Gucci

di F. Q.
Venezia 75, Natalie Portman scintillante sul red carpet di Vox Lux. Gambe in bella mostra e trasparenze osé: le pagelle

La settima serata della 75esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia ha una protagonista assoluta e incontestabile. Al Lido per promuovere il film Vox Lux, il premio Oscar Natalie Portman ci tiene a far sapere forte e chiaro che la star della Laguna, per una sera, è lei. E lo fa scintillando sul tappeto rosso in una creazione firmata Gucci, un tripudio di paillettes gold in stile anni Ottanta, che ricorda molto la carta di un cioccolatino. Grande assente della serata invece il protagonista maschile della pellicola, Jude Law. Sul red carpet anche i membri della giuria e tante star italiane, da Stefano Accorsi con la moglie Bianca Vitali a Fabio Rovazzi e Al Bano.

Promossi –In quanto protagonista assoluta della serata, si salva in corner Natalie Portman. Dopo il primo look molto elegante in total balck con un tubino con le maniche a mantello di Givenchy (vi ricordate la versione in rosso sfoggiata da Melania Trump qualche tempo fa?), l’attrice americana ha avuto una caduta di stile, sfoggiando un look da vecchia Hollywood: abito dorato dalle spalle imbottite con cintura in velluto nera e fibbia in svarowsky, scollatura abissale sottolineata da una striscia di paillettes argentate e, per finire, orecchini tempestati di diamanti. Certo, con la sua eleganza innata e il suo portamento delicato Natalie si può permettere tutto però questa volta era un po’ “too much”.

Bellissima invece, l’altra co-protagonista del film Vox Lux, Stacy Martin avvolta in una tuta argentea dalla collezione Couture di Chanel, che le lasciava scoperta la schiena. Anche se l’orlo del pantalone le faceva difetto e quelle scarpe argentate anni Settanta con zeppa e plateau: uscite direttamente da “Ritorno al futuro“. Eterea invece la giovane Raffey Cassidy, con un abito nuvola color celeste pallido. Cassidy è stata tra l’latro protagonista di un divertente siparietto: l’ampia gonna le si è impigliata nel tacco e così il regista Brady Corbet, Natalie Portman e Stacy Martin si sono prontamente inginocchiati ai suoi piedi per risolvere l’incidente.

Molto bene anche Paola Turci in total black; Stefano Accorsi e la moglie Bianca Vitali, anche loro molto semplici ed eleganti in nero. Benino Fabio Rovazzi, a braccetto con Al Bano: smoking impeccabile, ma quegli occhiali dalle lenti azzurre erano un po’ fuori luogo.

Bocciati – Yasmine Carrisi, il “Ken umano”, Roberta Giarrusso, Klaudia Pepa e Violante Placido bocciati senza speranza di recupero. La figlia di Al Bano ha sfoggiato un abito di seta bordeaux dallo spacco vertiginoso. Anche troppo però, visto che è bastato un soffio di vento per scoprirle completamente la gamba, lasciando intravedere addirittura l’elastico delle mutande. Per non parlare della scollatura. Stesso discorso per l’attrice Klaudia Pepa, che ha scelto un abito color turchese accollatissimo, con tanto di maniche lunghe, ma dall’apertura praticamente totale della gonna che l’ha lasciata in mutande. Pardon, culottes. Male anche Roberta Giarrusso, che ha puntato su un look in total black con trasparenze che però non valorizzava affatto le sue forme, anzi.

Sophia Salaroli invece, ha sfilato sul red carpet con un abito completamente trasparente, con grandi applicazioni floreali a coprire (neanche più di tanto) il corpo, con il suo lato b completamente in vista. Quanta volgarità per un evento come la Mostra del Cinema. A completare il parterre italiano, Violante Placido, con un abito di paillettes turchersi troppo aderente e vistoso, che serve solo a mettere in risalto la pancetta. Perfetto per una crociera, un po’ meno per il red carpet. Discorso a parte poi merita il “Ken umano”: già la chirurgia plastica ha fatto la sua parte, poi quella giacca a fiori bianca e nera. Non si poteva vedere.

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