Nella versione a passo lungo della sua "creatura", il marchio inglese propone un'esclusiva zona passeggeri isolata dalla parte anteriore dell'auto. Sia visivamente che acusticamente, grazie ad un vetro opaco e a un congegno che "disturba" le conversazioni. Il prezzo? Riservato pure quello...
Quanta discrezione c’è nel viaggiare a bordo di una Rolls-Royce? Poca, anzi, pochissima. Nell’esclusiva Phantom a passo lungo, poi, è ancora più difficile passare inosservati, viste le dimensioni e la regale presenza stradale. Ma c’è un dettaglio, in realtà, che può rendere questa lussuosa nave da crociera su quattro ruote ancora più esclusiva (nel caso tutto il resto non bastasse): la possibilità di avere una zona passeggeri isolata dal resto dell’abitacolo, sia nella visuale che nell’acustica.
Si chiama “Privacy Suite” e grazie alla presenza di un vetro elettrocromatico tra i sedili anteriori e quelli posteriori, concede il vero lusso, quello della riservatezza: infatti, premendo un pulsante che rende il vetro opaco, impedisce allo chauffeur di poter osservare chi siede dietro; e, sopratutto, isola a livello acustico tutto l’ambiente passeggeri, servendosi di un congegno che ‘disturba’ le conversazioni, in modo da renderle impenetrabili alle orecchie del conducente dell’auto.
Non solo: per scambiarsi gli oggetti con chi è alla guida, esistono delle piccole cassette di sicurezza e, se proprio si vuole comunicare, i passeggeri possono farsi sentire in qualsiasi momento, mentre l’autista è costretto a ‘chiamare’ usando una sorta di citofono.
Riservatezza come accessorio extra-lusso, tant’è che pure il prezzo di questa novità è ancora un mistero. Resta curioso il fatto che Rolls-Royce abbia scelto di presentare la Privacy Suite nel corso del Chengdu Motor Show, in Cina, proprio laddove la privacy non esiste, o meglio – come in questo caso – è un ‘optional’. Forse, però, come lo scrittore americano Dan Brown fa sentenziare al suo professor Langdon,”i segreti più impenetrabili sono nascosti in bella vista”; e allora, per una volta, cinesi, inglesi e americani si trovano tutti d’accordo.