Il governo prepara il dietrofront sui vaccini con un emendamento che conferma l’obbligo delle immunizzazioni per la frequenza scolastica. La maggioranza sta infatti valutando una serie di proposte di modifica presentate da diversi gruppi parlamentari che abroga dal decreto Milleproroghe l’emendamento, approvato ad agosto dal Senato, che sposta all’anno scolastico 2019-2020 il divieto di accesso ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole per l’infanzia per i bambini le cui famiglie non hanno presentato la documentazione sulla vaccinazione effettuata. Una svolta commentata indirettamente dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, nel suo intervento all’apertura del meeting ‘Le due culture’ nel centro di ricerca Biogem, ha affermato come “nei confronti della scienza non possiamo esprimere indifferenza o diffidenza verso le sue affermazioni e i suoi risultati”. I relatori delle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali, Giuseppe Buompane e Vittoria Baldino, che stanno esaminando il provvedimento, sono orientati a dare parere positivo. Fonti governative definiscono la decisione un “rinvio”: l’orientamento della maggioranza è quello di procedere alla modifica del decreto Lorenzin, che introduce l’obbligo vaccinale, non con una modifica al Milleproroghe ma con un disegno di legge ad hoc.
“Oggi abbiamo presentato un emendamento al Milleproroghe in materia di vaccini che sopprime quello già approvato ad agosto al Senato – si legge in in una nota della Baldino – Questo al fine di trattare le politiche vaccinali con un provvedimento normativo ad hoc: il ddl che abbiamo già depositato al Senato e di cui si inizierà l’esame nel più breve tempo possibile”. “Sui vaccini il nostro Paese ha bisogno di una disciplina organica e razionale. Per questo motivo si è deciso di affrontare questo lavoro nello strumento del ddl liberando il Milleproroghe, che assolve a funzioni diverse, da questa incombenza. In questo modo potremo definitivamente superare il Decreto Lorenzin, un testo di carattere emergenziale, causa dei malfunzionamenti e del caos che abbiamo dovuto affrontare fino ad oggi”, prosegue Baldino. “Il nuovo disegno di legge – aggiunge Baldino – sui vaccini sarà in grado di definire un quadro normativo completo e coerente, che andrà di pari passo con l’istituzione dell’indispensabile Anagrafe vaccinale. L’obbligo e le eventuali sanzioni verranno quindi discussi nella sede opportuna, come è giusto considerata l’importanza di tali temi”.
Dagli addetti ai lavori la notizia è accolta con soddisfazione: “E’ una buona notizia che denota sensibilità da parte del Parlamento rispetto alle ragioni da noi esposte in audizione davanti alle commissioni della Camera – afferma il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli – avevamo rappresentato come Associazione presidi che l’ammissione negli asili e nelle scuole dell’infanzia dei bambini non vaccinati avrebbe comportato un rischio per la salute di quelli immunodepressi. E’ una grande vittoria di civiltà”.
Intanto però rimane in vigore la circolare emanata dai ministeri di Salute e Istruzione secondo cui per entrare in classe basterebbe la semplice autocertificazione delle famiglie e i presidi sono critici: “La legge prevede la presentazione di una certificazione e una circolare non può sostituire la legge – prosegue Giannelli – per questo motivo l’autocertificazione dei vaccini può avere un valore solo temporaneo in attesa della certificazione originale. Al momento c’è una situazione di incertezza, ma gran parte delle scuole sta ottemperando alle previsioni di legge chiedendo la certificazione originale”.
Nel frattempo le forze dell’ordine sono attive sul territorio per rilevare eventuali irregolarità. Sono in corso in tutta Italia controlli da parte dei carabinieri dei Nas nelle scuole per verificare la veridicità della documentazione presentata dalle famiglie in merito alle vaccinazioni obbligatorie per legge per la frequenza scolastica. I controlli, secondo quanto si apprende, sono partiti da ieri in nidi e materne e proseguiranno nei prossimi giorni anche negli altri istituti scolastici selezionati a campione. L’obiettivo è appunto individuare, a livello nazionale, eventuali casi di falsificazione della documentazione, sia che si tratti di autocertificazioni sia di certificati da parte delle asl di competenza. Casi di falsificazione si sono infatti già verificati in passato.