Anti è la locuzione che lo definisce meglio. Anti-establishment, anti-poteri forti, anti-leccaculismo e anti-f…( vabbè lui intende quella cosa lì).
Massimo Fini, giornalista, scrittore, saggista, è una tartare speziata che gronda verità scomode servita da Francesca Fagnani, volto quasi angelico e televisivo di Belve, alla Festa del Fatto alla Versiliana, nona edizione. Si parte da Confesso che ho vissuto. Esistenza inquieta di un perdente di successo ( Marsilio), riflessioni amare sul tempo che passa e sull’involuzione della situazione italiana. E si finisce al Dizionario Erotico. Manuale contro la donna, a favore della femmina, altro suo libro cult.
Amore: è una malattia psicosomatica inventata dalla natura per fare accoppiare gli uomini.
Amour passion: “Io 52 anni, lei 48. Era a 10 decibel, finì dopo un paio d’anni, non volevamo che scendesse a 5.
Censura: “Scrissi che le giornaliste del Fatto erano santine di sinistra. Padellaro mi chiese di toglierlo”.
Culologo: “Non sono un voyeur, ma solo un grande estimatore. Il sedere parla e ci dice tante cose”.
Della Loggia: “Abbiamo molte colpe: abbiamo inventato noi, al mensile Pagina, Mieli e Della Loggia, mente Pigi Battista, bravissimo, era soltanto un ragazzo di bottega. Questo non me l’hanno mai perdonato. E mi sono sempre rimasti antagonisti, a dir poco…”.
Dipendenza dall’alcol: “Ho smesso per questioni di salute. Non è vero che l’alcolista ritorna sempre sui suoi passi”.
F…ca: “Non invito più nessuno a casa mia per non rischiare di essere accusato di molestie. E comunque trovo che quella cosa lì sia un oggetto orrendo. Donne statevene a gambe chiuse”.
Figlio: “E’ un ragazzo educato, sensibile, cose che gli saranno di gran danno nella vita. Non è cinico e in questo mi assomiglia”.
Fallaci: Ha detto di averla conosciuta da vicino, anche troppo. In che senso?
Sorride: “Non in senso sessuoso, naturalmente. Conosciuta nel suo periodo sentimentalmente più appagante, quando stava con Panagulis (che stava con Oriana e con altre cinque contemporaneamente). Se avesse avuto un milionesimo di attenzione verso gli altri di quella che aveva per se stessa… invece era totalmente egocentrica. Forte con i deboli, e debole con i forti. (Applausi). Ricordo quando prese a calci e pugni nello stomaco una sua giovane assistente incinta.
Lo frena F.F.: “Non c’è riscontro”. Fini incalza: “Ho vinto la causa per diffamazione sulla vicenda e altre analoghe. (Applausi doppi). Ricordo invece la coerenza di Renato Vallanzasca, condannato a 4 ergastoli, quando alla più scontata delle domande (se si sentisse vittima della società) rispose: ‘ Non diciamo cazzate’”.
Femminaro: “Mi odiano le femministe e le brutte. Ce lo invidiano talmente che ci costringono a fare la pipì da seduti. Piaccio alle donne intelligenti e belle. Il mio sogno? Essere accudito senza scopare”.
Gay: “In ogni maschio si nasconde un finocchio”. Brusio in sala.
Travaglio: Chi le piace dei giornalisti oggi? “Feci la stessa domanda a Giorgio Bocca, ormai novantenne. Presente quei vecchi a cui non piace nulla di nulla di nulla… Lo punzecchiai su Marco Travaglio, mi rispose: non si può scrivere un pezzo al giorno. E di questo Marco dovrebbe tenerne conto”. Applaude, seduto in prima fila, Travaglio che di Fini è il pupillo.
“Gli dà consigli?”, conclude FF. “Sì qualcuno, ma tanto non li segue”.
Vecchiaia: “Non vorrei arrivare a compiere 80 anni”.
Stesso palcoscenico, altro match Mentana/Gabanelli: come difendersi dagli avvelenatori del pozzo di fake news. Per Enrico Mentana non c’è scampo…E lancia il suo “Give back”. Largo ai giovani, faccio un giornale per loro, fatto solo da loro.
One man political show: Dacci oggi il nostro Fatto Quotidiano. E’ il più atteso di tutti, Marco Travaglio, look post/radical/chic, pulloverino grigio e top sider ai piedi, non risparmia nessuno:
Renzi: “Ha impiegato solo 4 anni per fare quello che a Berlusconi è riuscito in 20: stare sulle palle alla maggioranza degli italiani”.
Salvini: “Il cazzaro verde rischia di fare la stessa fine… Ma se non arrivano più i barconi l’indagato volontario di cosa parla o twitta?”
Orbán: “Nemmeno quelli della Lega si sentono troppo sicuri quando vedono il premier ungherese”.
Berlusconi: “Ha sempre scelto lui i ministri della Giustizia e delle Telecomunicazioni, anche quando governava il centro sinistra. Perché Mastella alla Giustizia ce l’ha messo Prodi?”
Prostituzione: “La sua ( quella di B.) mica quella altrui! Ci ha provato in tutti i modi per avere un riconoscimento politico da Di Maio, un incontro, una telefonata…Ha fatto chiamare Brunetta e click, telefono sbattutto in faccia”. Risate.
Merkel: “Culona inchiavabile, l’ha detto Travaglio. Mica io. Così Berlusconi ipocrita reo/confesso disse a un orecchio alla teutonica premier”. Risate, di più, e applausi.
Cala il sipario, David Perluigi, giornalista prestato alla macchina organizzativa (vedi Mentana, uno in meno) ha registrato 25mila presenze. Un record. Avanti tutta.
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