Il ministro delle Infrastrutture in un post pubblicato sul Blog delle Stelle scivola sulle partecipazioni della famiglia a cui fa capo Autostrade: non è mai stata socia del gruppo Espresso e ha ceduto le quote che deteneva in Sole 24 Ore, Caltagirone editore e Rcs. Monica Mondardini, fino ad aprile alla guida del gruppo Repubblica-Espresso, è però ad di Cir e nel cda di Atlantia
“La famiglia Benetton era ed è azionista di punta dei gruppi che controllano quotidiani come La Repubblica, L’Espresso, Il Messaggero. Ecco il motivo per il quale i media attaccano il Governo del Cambiamento e il Movimento 5 Stelle che, dopo 20 anni di opacità, rende pubbliche queste convenzioni“. A scriverlo è il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli in un post pubblicato giovedì pomeriggio sul Blog delle Stelle, intitolato “Ecco il tesoro dei signori delle autostrade“. Ma la holding Edizione della famiglia di Ponzano Veneto non è mai stata socia del gruppo Espresso, ha ceduto lo scorso anno le quote che deteneva in Sole 24 Ore e Caltagirone editore e già nel 2014 ha venduto la partecipazione in Rcs. Via Twitter, il direttore di Repubblica Mario Calabresi ha replicato scrivendo che Toninelli “ha perso lucidità, ormai straparla” e “si è superato affermando il falso”, per poi augurarsi che “rinsavisca e cancelli in fretta queste frasi diffamanti“.
Il ministro @DaniloToninelli ha perso lucidità, ormai straparla ma stasera si è superato affermando il falso sul blog delle stelle: i Benetton non sono mai stati azionisti di @repubblica , mi auguro che rinsavisca e cancelli in fretta queste frasi diffamanti pic.twitter.com/Tz1mLx5cFo
— mario calabresi (@mariocalabresi) 6 settembre 2018
L’esponente M5s nel post parte dalla privatizzazione di fine anni Novanta (“in principio fu il centrosinistra che nel 1999 con il governo D’Alema privatizza Autostrade spa”) per descrivere come in seguito, con le convenzioni che blindano i guadagni dei concessionari e le successive proroghe, i caselli abbiano “finito per arricchire un pugno di grandi “prenditori” privati”. Ma quando arriva agli intrecci tra i concessionari e le aziende editoriali scivola sulle partecipazioni dei Benetton. “A dimostrazione ulteriore del connubio di potere che questo sistema ha generato”, si legge, “c’è il valzer di poltrone che ha visto molti personaggi politici (o ex politici) muoversi con disinvoltura dalle posizioni di governo e gli scranni parlamentari verso i Cda di Atlantia o degli altri concessionari. Oppure occupare contemporaneamente ruoli di vertice all’interno dei gestori autostradali e negli organi amministrativi delle grande imprese editoriali di questo Paese. Mentre la famiglia Benetton era ed è azionista di punta dei gruppi che controllano quotidiani come La Repubblica, L’Espresso, Il Messaggero“.
I Benetton in realtà non sono mai stati azionisti del gruppo Espresso. Per quanto riguarda gli intrecci nei ruoli di vertici, la manager Monica Mondardini, che fino allo scorso aprile ha guidato il gruppo Espresso, ora Gedi, e oggi è ad di Cir ma anche membro del consiglio di amministrazione di Atlantia, a cui fa capo Autostrade.