“Non ho problemi a parlare di Salvini, pure sui 49 milioni di euro della Lega. Non faccio parte della Lega e non ho mai amato particolarmente Salvini”. Risponde così l’ex deputato M5s, Alessandro Di Battista, alla giornalista Lilli Gruber, nel corso di Otto e Mezzo (La7). In collegamento dal Guatemala, l’ex parlamentare osserva: “In questo momento Salvini viene pompato dal sistema mediatico in maniera vergognosa. Repubblica, in particolare, pubblica qualsiasi cosa dica Salvini. Il leader della Lega mangia la granita di caffè? Repubblica lo pubblica in prima pagina. Lo pompano in maniera vergognosa. E questo, secondo me” – spiega – “avviene perché per gli editori impuri come De Benedetti il M5s è più pericoloso della Lega. Repubblica dice che Salvini è fascista, però con lui si comporta come faceva l’Istituto Luce con Mussolini. E’ incredibile. Io mi ricordo quando Renzi era super-pompato e sembrava il padrone dell’Italia, oggi lo ritrovi coi modellini a fare i video e sembra Corrado Guzzanti”. Poi sottolinea: “Mi auguro che il M5s vada avanti con durezza ed estremo rigore sulla propria strada. Un po’ Salvini gioca facendo propaganda, e la sa fare bene. Ma, da italiano, dico che contano i risultati. Mi piace la scelta del governo sulla nazionalizzazione delle autostrade e, se la Lega dovesse tirarsi indietro, si sputtanerebbe, per cui mi auguro che Salvini non dia retta a Giorgetti, che rappresenta l’ala maroniana e l’establishment della Lega. Si deve insistere sulla legge anticorruzione, senza annacquarla, sul conflitto d’interesse e sui diritti sociali”. Sui 49 milioni di euro della Lega, Di Battista non ha dubbi: “Salvini li deve restituire fino all’ultimo centesimo, ci mancherebbe altro. Non c’entra niente il ‘processo politico’. Ma quando mai? La Lega deve restituire il maltolto. Se fossi un militante della Lega sarei il primo a chiederli, perché quelli sarebbero anche soldi miei, dei militanti. Iniziassero magari i deputati trombati della Lega a restituire i quattrini e gli assegni di fine mandato. Io restituito tutto quanto, 43mila euro di assegno di fine mandato. Lo facessero anche i leghisti”. E ribadisce: “Per me questo non ha nulla a che vedere coi processi politici. Le sentenze si rispettano. Ma questo lo posso dire io del M5s. Trovo ridicolo che Renzi e il Pd, che si sono intascati centinaia di milioni di euro di rimborsi elettorali, facciano la morale alla Lega. E’ assurdo”. Poi chiosa: “Di Maio è più timido di me su questo fronte? Io e Luigi abbiamo un carattere diverso, ma siamo in piena sintonia. Ho sentito dire da lui e da Bonafede più di una volta che le sentenze si rispettano”
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