“Autostrade per l’Italia? Dicono: ‘Siamo responsabili ma non colpevoli’. È una supercazzola, perché si vogliono salvare dai processi”. Sono le parole del ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, ospite de L’Aria che tira, su La7. E aggiunge: “Noi non abbiamo dimenticato che questi signori, meno di un mese fa, hanno fatto crollare un ponte. Ora provano a rifarsi una verginità con queste conferenze stampa in cui maneggiano i plastici. Adesso abbiamo avviato tutte le procedure per revocare le concessioni. Ci mettano i soldi, ma non tocchino una pietra del nuovo ponte. La gente per strada e le famiglie delle vittime mi dicono: ‘Non fate ricostruire a quella gente e toglietele le concessioni”. Fincantieri in grado di ricostruire? Io personalmente mi fido ciecamente”. Di Maio puntualizza: “Stiamo seguendo coi migliori esperti tutta la procedura. Non solo c’è il grave inadempimento della manutenzione del ponte Morandi, ma c’è anche il tragico incidente del 2013 ad Avellino, dove morirono decine di persone perché un pullman saltò giù dal cavalcavia. E in questi giorni vengono a dirci che il guard rail doveva reggere sull’autostrada, ma non ha retto per mancati investimenti e manutenzione. Quindi, ci sono gravi inadempimenti che portano a revocare le concessioni ad Autostrade per l’Italia”. Poi annuncia: “I tempi sono cruciali e infatti non possiamo pensare di procedere con norme ordinarie. Penso che alla fine di questa settimana o all’inizio della prossima sarà pronto il decreto Urgenze, che riguarderà non solo Genova, ma anche Ischia per la quale, dopo il terremoto, non è mai stato fatto un decreto per aiutare i terremotati. Ci saranno anche nuove norme per Amatrice e i Comuni colpiti dalla distruzione del cratere. Ci sarà una norma che ricostituisce la cassa integrazione per cessazione”. Di Maio, infine, puntualizza: “E’ prevista una gestione pubblica delle autostrade nel futuro, le concessioni tornano allo Stato”.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione