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Siae, Mogol eletto presidente. Sulla riforma del copyright dice: “Siamo in guerra contro le multinazionali che attentano al diritto d’autore”

Eletto alla guida della Società degli autori e editori "con voto unanime, cosa che fa particolarmente piacere", Mogol sente tanto più "la responsabilità di parlare chiaro, a gran voce, e di portare avanti una battaglia che, in caso di sconfitta, potrebbe avere conseguenze catastrofiche"

di F. Q.

È Giulio Rapetti in arte Mogol il nuovo presidente del consiglio di Gestione della Siae, la Società Italiana degli Autori ed Editori. Una notizia che arriva esattamente 20 anni e un giorno dalla scomparsa di Lucio Battisti, il suo alter ego nella creazione di uno tra i più importanti canzonieri della musica leggera italiana. Lo affiancheranno, in qualità di consiglieri, Salvatore Nastasi, Roberto Razzini, Claudio Buja e Federico Monti Arduini. La notizia è stata ufficializzata con una nota dalla stessa Siae. Inoltre, Andrea Purgatori è stato eletto presidente del Consiglio di sorveglianza mentre Paolo Franchini è stato confermato vicepresidente.

Eletto alla guida della Società degli autori e editori “con voto unanime, cosa che fa particolarmente piacere”, Mogol sente tanto più “la responsabilità di parlare chiaro, a gran voce, e di portare avanti una battaglia che, in caso di sconfitta, potrebbe avere conseguenze catastrofiche. La prima cosa che farò è invitare a un incontro tutte le società europee di incasso dei diritti per organizzare insieme una difesa valida ed efficace”.

Poi ha “chiamato alle armi” sul fronte della battaglia europea per la riforma del copyright, auspicando il via libera dell’Europarlamento che voterà il prossimo mercoledì. “Siamo in guerra: si sta attentando al diritto d’autore. Responsabili sono le multinazionali piene di miliardi. Ma spero tanto che vinceremo: loro hanno i miliardi e fanno attività di lobbying, noi abbiamo ragione” ha detto il neo-presidente. “È un problema di tutti, non solo della Siae: se la cultura dovesse soccombere davanti ai soldi, sarebbe grave per tutti, italiani ed europei”. E promette: “C’è chi non paga la Siae. Per ora non faccio nomi. Poi li farò“.

Mogol ha iniziato la sua lunga carriera nei primi anni Sessanta, collaborando con grandi artisti del periodo come Mina, Bobby Solo, Tony Renis, Tenco, per raggiungere i massimi livelli dopo l’incontro con Lucio Battisti con il quale ha dato vita a grandissimi successi. Il dopo-Battisti ha visto Mogol al fianco di Riccardo Cocciante, poi sono nate le collaborazioni con Gianni Bella, Mango, Gianni Morandi, e Adriano Celentano. Ha fondato trenta anni fa la Nazionale Italiana Cantanti, progetto creato per raccogliere fondi a scopo benefico. Nel 1992 ha dato vita in Umbria al CET, una scuola di alto perfezionamento musicale nata con lo scopo di valorizzare e qualificare principalmente nuovi professionisti della musica pop, persone sensibilizzate all’importanza della cultura popolare e alle esigenze etiche della comunicazione.

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