Fenati è nel torto. Ma sta pagando un prezzo maggiore di chi ha sbagliato prima di lui
Alzi la mano chi non ha mai avuto cinque secondi di furore, con la vista annebbiata e la rabbia a fior di pelle, dopo un alterco con chiunque ci abbia fatto un torto. Alzi la mano chi non ha maledetto e rinnegato quell’attimo di blackout. Potrà sembrare riduttivo giudicare così il gesto, pericoloso e anti sportivo di cui si è reso protagonista RomanoFenati a Misano. “Chiedo scusa a tutto il mondo sportivo. Questa mattina, a mente lucida, avrei voluto che fosse stato solo un brutto sogno. Penso e ripenso a quei momenti, ho fatto un gesto inqualificabile, non sono stato un uomo!”. Così iniziava il post di scuse su Facebook che il pilota ascolano rendeva pubblico dopo il fiume di accuse, polemiche, minacce e licenziamenti.
Sì perché Fenati è stato buttato fuori dall’attuale team e da quello per cui avrebbe dovuto correre l’anno prossimo. Ecco la lucidità è mancata del tutto quando ha affiancato il collega StefanoManzi, toccato la leva del freno della sua moto per farlo cadere a oltre 200 km/h. Il brutto sogno è realtà ma uno bruttissimo inizierà adesso, giù dalla moto e senza una squadra che si sognerà di affidargliene un’altra, almeno a breve. Lo stesso Manzi affonda, non ipotizza alcun perdono e anzi, rincara la dose: “No, non si può perdonare. Si fa già molta fatica a perdonare una sportellata quando non si cade, ma un gesto con cui provi ad ammazzare un’altra persona, perché a 200 all’ora parliamo di provare ad ammazzare una persona, non lo puoi perdonare. Già prima tra me e lui non c’era un grande rapporto, ma ora con me ha chiuso”. I due sarebbero dovuti essere compagni di scuderia per il 2019 che adesso per Fenati si prospetta durissimo a livello professionale e umano. Stare fuori per un po’, a pensare, non gli farà male ma la domanda d’obbligo adesso è, ci sarà mai un team che avrà il coraggio di mettersi contro l’opinione pubblica e farlo tornare in pista?
Che bisogno c’è di un suo ritorno mi chiederete voi, chi ha sbagliato paghi! Giusto, ma un pilota di 22 anni cui si nega la passione di una vita rischia di vedersi crollare il mondo addosso per cinque secondi di follia. Il tempo aggiusta tutto? La pausa forzata e di riflessione del “caldo” Romano Fenati potrà raffreddare il clima e offrire una possibilità all’uomo, se realmente pentito e redento. “Salvate il soldato Romano”, mi viene in mente di parafrasare il famoso film di guerra perché guerra, di nervi, psicologica, emotiva e di incoscienza è il motomondiale. Nessuno si tira indietro e i precedenti, scorretti, sarebbero tantissimi.
Non più di cinque mesi fa ValentinoRossidichiarò di aver paura a correre in pista con Marquez e le scintille fra i due sono state sempre al limite della sicurezza. Senza aprire un capitolo infinito sugli azzardi delle due ruote ne cito uno che somiglia in tutto e per tutto al caso di Misano. Mugello stavolta, era il 2013 e NiccolòCanepa che correva in Superbike, tra la curva Poggio Secco e la Materassi affianca un pilota che prendeva parte alle sessioni amatoriali e, come risulta evidente dal video, allunga la mano sul manubrio di DavideCappato che perde l’equilibrio e solo per fortuna non viene travolto dall’altra moto che sopraggiungeva.
Frattura della clavicola per Cappato. C’è stato un processo per lesioni personali colpose che si e concluso nel 2015 con l’assoluzione di Canepa che in quegli anni non ha mai interrotto la sua carriera e anzi, nel 2017, è stato il primo pilota italiano a vincere il campionato mondiale Endurance e il Bol d’Or. Lui stesso intervistato dopo i successi è tornato sulla vicenda: “Sono stato assolto. Fortunatamente la giustizia mi ha dato ragione, è finito tutto e ora posso smettere di pensarci e non tirare più fuori questa faccenda. Ero stato condannato dal popolo di Facebook ancora prima di potermi difendere, ma il fatto che la giustizia mi abbia dato ragione è la cosa che mi rende più felice. È stato un brutto episodio della mia vita che voglio lasciarmi definitivamente alle spalle. La mia carriera non ne ha risentito, ma mi è dispiaciuto subire tutti quegli attacchi e passare momenti così difficili, anche perché io non ho mai fatto male a nessuno in vita mia”.
Al momento Facebook ha emesso la sua sentenza, pesante, anche su Romano Fenati, la giustizia, se sarà chiamata in causa dirà la sua. Io, nel mio piccolo, guardo e riguardo le due situazioni e onestamente non riesco a trovare differenze.
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La Redazione
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Vogliamo il pilastro europeo dell'Alleanza atlantica e non lo delegheremo alla Francia e alla Gran Bretagna". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo. "Per avere i granai pieni -ha aggiunto- bisogna avere gli arsenali pieni, la difesa è la premessa della libertà e della democrazia".
Bruxelles, 18 mar. - (Adnkronos) - Le sedici aziende dell’Alleanza “Value of Beauty”, lanciata a febbraio 2024, hanno presentato a Bruxelles uno studio commissionato a Oxford Economics sull’impatto socioeconomico del settore. Il Gruppo L’Oréal, Kiko Milano, Beiersdorf, Iff, e altri grandi marchi dell’industria vogliono inserirsi nello spiraglio aperto dalla Commissione europea per favorire la semplificazione normativa in vari ambiti, e per chiedere un dialogo strategico sul futuro del settore, come già successo per agricoltura e automotive.
Il settore guarda con attenzione alle proposte su una legge europea vincolante per le biotecnologie e alla strategia per la bioeconomia, che la Commissione si impegna a presentare entro la fine dell’anno. Ma guarda con attenzione anche agli sviluppi nelle relazioni commerciali in Occidente alla luce della recente entrata in vigore dei dazi di Washington sull’import dall’Unione europea.
“Cinque delle sette più grandi aziende del settore hanno la loro sede nell’Ue”, ha sottolineato l’amministratore delegato del Gruppo L’Oréal, Nicolas Hieronimus.
A Bruxelles i sedici membri dell’Alleanza chiedono politiche per la produzione sostenibile di ingredienti e la formazione di personale per sbloccare il potenziale del settore. Un aspetto legato, secondo l’amministratore delegato di Kiko Milano, Simone Dominici, all’impatto positivo che la cura del corpo e dell’estetica ha sull’autostima e sulla salute mentale dei consumatori. Aspetti non trascurati dallo studio dell’Oxford Economics presentato all’ombra dei palazzi delle istituzioni europee. Il rapporto mostra che la spesa dei consumatori nell’Ue per i prodotti di bellezza e cura della persona ha superato i 180 miliardi di euro e dato lavoro a oltre tre milioni di persone, un numero che supera il totale della forza lavoro presente in 13 Stati membri dell’Ue. Troppi anche gli oneri per l'industria della cosmetica che rendono necessaria una revisione della direttiva sulle acque reflue. Forte dei 496 milioni di euro generati ogni giorno e dei 3,2 milioni di posti di lavoro, la cordata dei grandi nomi dell’industria della bellezza chiede che tutti i settori che contribuiscono ai microinquinanti nelle acque siano ritenuti responsabili, in linea con il principio “chi inquina paga”.
I riflettori dell’Alleanza, che guarda anche agli interessi di tutti gli attori della filiera - dagli agricoltori ai vetrai, importanti nella catena del valore quanto le case di fragranze - sono rivolti in primis sull’attesa revisione del regolamento Reach (Regulation on the registration, evaluation, authorisation and restriction of chemicals), che regolamenta le sostanze chimiche autorizzate e soggette a restrizione nell’Unione europea. L’Alleanza chiede che a questa iniziativa, annunciata nel 2020 come parte del pacchetto sul Green deal, si aggiunga anche una revisione del regolamento sui prodotti cosmetici.
L’appello ha come obiettivo la riduzione degli oneri amministrativi e lo stimolo all'innovazione, senza sacrificare l’approccio basato sul rischio per la salute e la responsabilità per la tutela dell’ambiente. Trasmette ottimismo l’iniziativa della Commissione di considerare delle esenzioni per alcune imprese colpite dalla direttiva della diligenza dovuta che imponeva oneri considerati sproporzionati alle piccole e medie imprese, la colonna portante del settore.
“Vogliamo impiegare più tempo alla sostenibilità, piuttosto che alla rendicontazione amministrativa”, è stato l’appello degli amministratori delegati durante la conferenza stampa che ha preceduto gli incontri istituzionali al Parlamento europeo, tra cui quello con la presidente dell’istituzione, Roberta Metsola. Lo studio presentato dimostra che una parte consistente della cura per la sostenibilità ambientale passa anche dalla cosmetica. L’Oréal ha già annunciato che entro il 2030 il 100% della plastica utilizzata nelle confezioni sarà ottenuta da fonti riciclate o bio-based.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Mandare soldati in Ucraina mentre ci sono i bombardamenti è una pazzia e l'Italia non farà questa scelta". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Gli inglesi sono usciti dall'Europa e adesso ci convocano una volta a settimana, facessero domanda per rientrare nell'Unione europea". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Dei Servizi segreti non si parla nell'Autogrill, si parla nel Copasir, io all'Autogrill ci vado a comprare il panino". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Da oggi sono autorizzato a dire che la Meloni non smentisce l'utilizzo di intercettazioni preventive nei confronti di un giornalista che attacca il Governo. È una cosa enorme, che ha a che fare con la dignità delle Istituzioni. Se non vi rendete conto che su questa cosa si gioca il futuro della libertà, allora sappiate che c'è qualcuno che lascia agli atti questa frase, perchè quando intercetteranno voi, in modo illegittimo, con i trojan illegali, saremo comunque dalla vostra parte per difendere il vostro diritto di cittadini, mentre voi oggi vi state voltando dal'altra parte". Lo ha affermato Matteo Renzi nella sua dichiarazione di voto sulle risoluzioni sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
"Giorgia Meloni va al Consiglio europeo senza una linea, senza sapere da che parte stare, senza aver avuto il coraggio di rispondere a quella frase che lei stessa aveva detto: 'come diceva Pericle la felicità consiste nella libertà e la libertà dipende dal coraggio'. Se la felicità e la libertà dipendono dal coraggio, Giorgia Meloni -ha concluso l'ex premier- non è felice, non è libera".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Proprio perché sono una patriota metterò questa nazione in sicurezza, perché come dice la nostra Costituzione difendere la Patria è un sacro dovere del cittadino". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al Senato sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.
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Domenico Occhipinti
Cronista e Blogger
Sport - 11 Settembre 2018
Fenati è nel torto. Ma sta pagando un prezzo maggiore di chi ha sbagliato prima di lui
Alzi la mano chi non ha mai avuto cinque secondi di furore, con la vista annebbiata e la rabbia a fior di pelle, dopo un alterco con chiunque ci abbia fatto un torto. Alzi la mano chi non ha maledetto e rinnegato quell’attimo di blackout. Potrà sembrare riduttivo giudicare così il gesto, pericoloso e anti sportivo di cui si è reso protagonista Romano Fenati a Misano. “Chiedo scusa a tutto il mondo sportivo. Questa mattina, a mente lucida, avrei voluto che fosse stato solo un brutto sogno. Penso e ripenso a quei momenti, ho fatto un gesto inqualificabile, non sono stato un uomo!”. Così iniziava il post di scuse su Facebook che il pilota ascolano rendeva pubblico dopo il fiume di accuse, polemiche, minacce e licenziamenti.
Sì perché Fenati è stato buttato fuori dall’attuale team e da quello per cui avrebbe dovuto correre l’anno prossimo. Ecco la lucidità è mancata del tutto quando ha affiancato il collega Stefano Manzi, toccato la leva del freno della sua moto per farlo cadere a oltre 200 km/h. Il brutto sogno è realtà ma uno bruttissimo inizierà adesso, giù dalla moto e senza una squadra che si sognerà di affidargliene un’altra, almeno a breve. Lo stesso Manzi affonda, non ipotizza alcun perdono e anzi, rincara la dose: “No, non si può perdonare. Si fa già molta fatica a perdonare una sportellata quando non si cade, ma un gesto con cui provi ad ammazzare un’altra persona, perché a 200 all’ora parliamo di provare ad ammazzare una persona, non lo puoi perdonare. Già prima tra me e lui non c’era un grande rapporto, ma ora con me ha chiuso”. I due sarebbero dovuti essere compagni di scuderia per il 2019 che adesso per Fenati si prospetta durissimo a livello professionale e umano. Stare fuori per un po’, a pensare, non gli farà male ma la domanda d’obbligo adesso è, ci sarà mai un team che avrà il coraggio di mettersi contro l’opinione pubblica e farlo tornare in pista?
Che bisogno c’è di un suo ritorno mi chiederete voi, chi ha sbagliato paghi! Giusto, ma un pilota di 22 anni cui si nega la passione di una vita rischia di vedersi crollare il mondo addosso per cinque secondi di follia. Il tempo aggiusta tutto? La pausa forzata e di riflessione del “caldo” Romano Fenati potrà raffreddare il clima e offrire una possibilità all’uomo, se realmente pentito e redento. “Salvate il soldato Romano”, mi viene in mente di parafrasare il famoso film di guerra perché guerra, di nervi, psicologica, emotiva e di incoscienza è il motomondiale. Nessuno si tira indietro e i precedenti, scorretti, sarebbero tantissimi.
Non più di cinque mesi fa Valentino Rossi dichiarò di aver paura a correre in pista con Marquez e le scintille fra i due sono state sempre al limite della sicurezza. Senza aprire un capitolo infinito sugli azzardi delle due ruote ne cito uno che somiglia in tutto e per tutto al caso di Misano. Mugello stavolta, era il 2013 e Niccolò Canepa che correva in Superbike, tra la curva Poggio Secco e la Materassi affianca un pilota che prendeva parte alle sessioni amatoriali e, come risulta evidente dal video, allunga la mano sul manubrio di Davide Cappato che perde l’equilibrio e solo per fortuna non viene travolto dall’altra moto che sopraggiungeva.
Frattura della clavicola per Cappato. C’è stato un processo per lesioni personali colpose che si e concluso nel 2015 con l’assoluzione di Canepa che in quegli anni non ha mai interrotto la sua carriera e anzi, nel 2017, è stato il primo pilota italiano a vincere il campionato mondiale Endurance e il Bol d’Or. Lui stesso intervistato dopo i successi è tornato sulla vicenda: “Sono stato assolto. Fortunatamente la giustizia mi ha dato ragione, è finito tutto e ora posso smettere di pensarci e non tirare più fuori questa faccenda. Ero stato condannato dal popolo di Facebook ancora prima di potermi difendere, ma il fatto che la giustizia mi abbia dato ragione è la cosa che mi rende più felice. È stato un brutto episodio della mia vita che voglio lasciarmi definitivamente alle spalle. La mia carriera non ne ha risentito, ma mi è dispiaciuto subire tutti quegli attacchi e passare momenti così difficili, anche perché io non ho mai fatto male a nessuno in vita mia”.
Al momento Facebook ha emesso la sua sentenza, pesante, anche su Romano Fenati, la giustizia, se sarà chiamata in causa dirà la sua. Io, nel mio piccolo, guardo e riguardo le due situazioni e onestamente non riesco a trovare differenze.
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Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Vogliamo il pilastro europeo dell'Alleanza atlantica e non lo delegheremo alla Francia e alla Gran Bretagna". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo. "Per avere i granai pieni -ha aggiunto- bisogna avere gli arsenali pieni, la difesa è la premessa della libertà e della democrazia".
Bruxelles, 18 mar. - (Adnkronos) - Le sedici aziende dell’Alleanza “Value of Beauty”, lanciata a febbraio 2024, hanno presentato a Bruxelles uno studio commissionato a Oxford Economics sull’impatto socioeconomico del settore. Il Gruppo L’Oréal, Kiko Milano, Beiersdorf, Iff, e altri grandi marchi dell’industria vogliono inserirsi nello spiraglio aperto dalla Commissione europea per favorire la semplificazione normativa in vari ambiti, e per chiedere un dialogo strategico sul futuro del settore, come già successo per agricoltura e automotive.
Il settore guarda con attenzione alle proposte su una legge europea vincolante per le biotecnologie e alla strategia per la bioeconomia, che la Commissione si impegna a presentare entro la fine dell’anno. Ma guarda con attenzione anche agli sviluppi nelle relazioni commerciali in Occidente alla luce della recente entrata in vigore dei dazi di Washington sull’import dall’Unione europea.
“Cinque delle sette più grandi aziende del settore hanno la loro sede nell’Ue”, ha sottolineato l’amministratore delegato del Gruppo L’Oréal, Nicolas Hieronimus.
A Bruxelles i sedici membri dell’Alleanza chiedono politiche per la produzione sostenibile di ingredienti e la formazione di personale per sbloccare il potenziale del settore. Un aspetto legato, secondo l’amministratore delegato di Kiko Milano, Simone Dominici, all’impatto positivo che la cura del corpo e dell’estetica ha sull’autostima e sulla salute mentale dei consumatori. Aspetti non trascurati dallo studio dell’Oxford Economics presentato all’ombra dei palazzi delle istituzioni europee. Il rapporto mostra che la spesa dei consumatori nell’Ue per i prodotti di bellezza e cura della persona ha superato i 180 miliardi di euro e dato lavoro a oltre tre milioni di persone, un numero che supera il totale della forza lavoro presente in 13 Stati membri dell’Ue. Troppi anche gli oneri per l'industria della cosmetica che rendono necessaria una revisione della direttiva sulle acque reflue. Forte dei 496 milioni di euro generati ogni giorno e dei 3,2 milioni di posti di lavoro, la cordata dei grandi nomi dell’industria della bellezza chiede che tutti i settori che contribuiscono ai microinquinanti nelle acque siano ritenuti responsabili, in linea con il principio “chi inquina paga”.
I riflettori dell’Alleanza, che guarda anche agli interessi di tutti gli attori della filiera - dagli agricoltori ai vetrai, importanti nella catena del valore quanto le case di fragranze - sono rivolti in primis sull’attesa revisione del regolamento Reach (Regulation on the registration, evaluation, authorisation and restriction of chemicals), che regolamenta le sostanze chimiche autorizzate e soggette a restrizione nell’Unione europea. L’Alleanza chiede che a questa iniziativa, annunciata nel 2020 come parte del pacchetto sul Green deal, si aggiunga anche una revisione del regolamento sui prodotti cosmetici.
L’appello ha come obiettivo la riduzione degli oneri amministrativi e lo stimolo all'innovazione, senza sacrificare l’approccio basato sul rischio per la salute e la responsabilità per la tutela dell’ambiente. Trasmette ottimismo l’iniziativa della Commissione di considerare delle esenzioni per alcune imprese colpite dalla direttiva della diligenza dovuta che imponeva oneri considerati sproporzionati alle piccole e medie imprese, la colonna portante del settore.
“Vogliamo impiegare più tempo alla sostenibilità, piuttosto che alla rendicontazione amministrativa”, è stato l’appello degli amministratori delegati durante la conferenza stampa che ha preceduto gli incontri istituzionali al Parlamento europeo, tra cui quello con la presidente dell’istituzione, Roberta Metsola. Lo studio presentato dimostra che una parte consistente della cura per la sostenibilità ambientale passa anche dalla cosmetica. L’Oréal ha già annunciato che entro il 2030 il 100% della plastica utilizzata nelle confezioni sarà ottenuta da fonti riciclate o bio-based.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Mandare soldati in Ucraina mentre ci sono i bombardamenti è una pazzia e l'Italia non farà questa scelta". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Gli inglesi sono usciti dall'Europa e adesso ci convocano una volta a settimana, facessero domanda per rientrare nell'Unione europea". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Dei Servizi segreti non si parla nell'Autogrill, si parla nel Copasir, io all'Autogrill ci vado a comprare il panino". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Da oggi sono autorizzato a dire che la Meloni non smentisce l'utilizzo di intercettazioni preventive nei confronti di un giornalista che attacca il Governo. È una cosa enorme, che ha a che fare con la dignità delle Istituzioni. Se non vi rendete conto che su questa cosa si gioca il futuro della libertà, allora sappiate che c'è qualcuno che lascia agli atti questa frase, perchè quando intercetteranno voi, in modo illegittimo, con i trojan illegali, saremo comunque dalla vostra parte per difendere il vostro diritto di cittadini, mentre voi oggi vi state voltando dal'altra parte". Lo ha affermato Matteo Renzi nella sua dichiarazione di voto sulle risoluzioni sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
"Giorgia Meloni va al Consiglio europeo senza una linea, senza sapere da che parte stare, senza aver avuto il coraggio di rispondere a quella frase che lei stessa aveva detto: 'come diceva Pericle la felicità consiste nella libertà e la libertà dipende dal coraggio'. Se la felicità e la libertà dipendono dal coraggio, Giorgia Meloni -ha concluso l'ex premier- non è felice, non è libera".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Proprio perché sono una patriota metterò questa nazione in sicurezza, perché come dice la nostra Costituzione difendere la Patria è un sacro dovere del cittadino". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al Senato sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.