“Utilizzate tecniche di aggressione verbale che mi lasciano perplesso. Anche noi potremmo fare lo screening di chi sta seduto sui banchi del governo, ma non ci permetteremo di usare il vostro metodo di aggressione verbale. Perché siamo un’altra cosa“. Sono le parole dell’ex segretario del Pd, Matteo Renzi, durante il suo intervento prima del voto di fiducia al governo Conte, in Senato. Era il 5 di giugno. Ieri sera, lunedì 10 settembre, tuttavia, il senatore dem ha proiettato, alla Festa dell’Unità di Milano, i volti dei ministri e del presidente del Consiglio, schernendoli. “Questi sono dei cialtroni, sono una banda di scappati di casa” ha detto del palco.
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