Dopo un’estate calda, sono attesi nuovi scioperi in casa Ryanair: il sindacato Cockpit ha annunciato per mercoledì 12 settembre una nuova mobilitazione di 24 ore in Germania. La prima che vedrà sia piloti sia assistenti di volo incrociare le braccia. E in tutta risposta la società ha già cancellato 150 dei 400 voli da e per la Germania in programma. Ma non solo, è fissata per il 28 settembre la data del prossimo sciopero congiunto in sette paesi europei: Italia, Belgio, Olanda, Portogallo, Germania, Irlanda e Spagna. E intanto in Italia i sindacati Filt Cgil e Uiltrasporti hanno “indetto un referendum tra i piloti Ryanair, sulla validità o meno, dell’accordo firmato nei giorni scorsi con la sola associazione professionale Anpac“.
Alla notizia dell’imminente sciopero in Germania, il direttore marketing della compagnia low cost irlandese, Kenny Jacobs ha fatto sapere che in questo modo “possono solo danneggiare le attività di Ryanair” e “porteranno al taglio di basi e posti di lavoro sia per i piloti che per gli equipaggi, in particolari nelle basi secondarie”. “Dato che abbiamo già offerto contratti locali e una retribuzione migliore, non vi è alcuna giustificazione per ulteriori scioperi”, ha detto poi il portavoce di Ryanair Robin Kiely. Sono circa 400 piloti e 1.000 gli assistenti di volo di Ryanair in Germania, e la maggior sembrerebbe aderire allo sciopero: in questo modo “sarà molto difficile per la compagnia volare domani” ha dichiarato il portavoce del sindacato piloti tedesco Cockpit, Markus Wahl.
Nel frattempo, in Italia, i sindacati Filt Cgil e Uiltrasporti, che hanno riunito a Roma i sindacati europei, hanno spiegato che “continueremo a denunciare alla Commissione europea e ai governi l’approccio della compagnia irlandese verso i propri lavoratori”. Al centro delle accuse dei sindacati italiani c’è il “reiterato comportamento della compagnia nel non riconoscere i diritti salariali, previdenziali e assistenziali ai lavoratori e utilizzando anche personale navigante reclutato da agenzie estere di somministrazione, determinando un dumping salariale ed una giungla di regole non ammissibili per l’Ue”.
Gli scioperi dei piloti Ryanair in tutta Europa hanno portato, questa estate, la cancellazione di centinaia da e per Italia, Portogallo, Spagna, Belgio, Germania, Svezia e Paesi Bassi. Le contestazioni erano partite da Dublino dove la minaccia di trasferimento del personale in Polonia metteva a rischio il posto di 300 persone. È di poche settimane fa la notizia del primo contratto collettivo che la società ha firmato con l’Anpac che prevede “il pagamento dei contributi previdenziali e il riconoscimento pieno delle tutele sociali per maternità e paternità“: definito dall’associazione “un avvenimento storico”, non è stato evidentemente ritenuto sufficiente dai sindacati.