In 68 anni, dal 1946 al 2014, 3.677 minori sono stati abusati da preti cattolici della Chiesa tedesca: circa 55 casi all’anno. Ad anticiparlo sono Der Spiegel e Die Zeit che pubblicano in esclusiva alcune parti del rapporto Abusi sessuali su minori da parte di sacerdoti cattolici e appartenenti agli ordini nell’ambito della Conferenza dei vescovi tedeschi commissionato dalla stessa Conferenza a tre università tedesche, documento che dovrebbe essere presentato dal cardinale Reinhard Marx a Fulda, in Assia, il 25 settembre.
Lo studio, che rappresenta un documento di portata mai vista prima, è frutto di una ricerca congiunta delle università di Mannheim, Heidelberg e Giessen e si basa su una ricerca svolta su oltre 38mila fascicoli personali provenienti da 27 diocesi tedesche. La ricerca ha scoperchiato storie di violenze che coinvolgono 1.670 preti, circa il 4,4% di tutti i sacerdoti attivi in Germania, accusati di aver abusato sessualmente di bambini che nella metà dei casi avevano meno di 13 anni.
Gli autori della ricerca, come riportano i due media che hanno diffuso la notizia, precisano nel report che i numeri forniti rappresentano “una stima per difetto“, dovuta ai tentativi di copertura da parte di chi aveva accesso ai documenti dei singoli episodi: “In molti casi – si legge -, nei fascicoli si trovano chiari segnali di manipolazione degli atti”. Inoltre, si fa riferimento a “esplicite informazioni” dalle quali si viene a sapere che in alcune diocesi “in passato i fascicoli che riguardavano abusi sessuali di minori venivano distrutti“. La stima reale di quanto avvenuto in questi anni, dunque, potrebbe avere dimensioni molto maggiori.
Il report da 350 pagine prodotto dai ricercatori delle tre università non parla solo degli abusi sui bambini, nella maggior parte dei casi maschi, ma si concentra anche sul comportamento tenuto dalle diocesi nei confronti dei sacerdoti coinvolti negli scandali di abusi sessuali: solo un terzo di loro, si legge, è stato sottoposto a dei procedimenti all’interno dell’istituzione ecclesiastica, con sanzioni che, nella quasi sempre, sono state molto morbide, mentre la maggior parte dei preti sono stati semplicemente spostati in altre parrocchie. Il rapporto, infine, divide gli accusati in tre diverse categorie: i soggetti a fissazione, i narcisisti-sociopatici e gli immaturi-regressivi.