Confronto a Otto e Mezzo (La7) tra il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, e l’ex senatore del Pd, Gianrico Carofiglio, sulla propaganda a cui si dedica quotidianamente il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Travaglio osserva: “Io preferisco dare poco spazio alla ‘politica parlata’. Sul Fatto Quotidiano abbiamo una piccola rubrica, che si chiama “Il cazzaro verde”: qui infiliamo in 10 righe tutti i tweet e le dirette Facebook della giornata di Salvini, sui quali invece molti giornali fanno grandi titoli di apertura. La ‘politica parlata’ andrebbe un po’ ridimensionata. Bisognerebbe distinguere: quando la politica parlata ha effetti sulla vita di molte persone, va sottolineata. Quando si tratta invece di fare semplicemente ‘panna montata’, no”. E aggiunge: “Il giochino di cui parlava ieri Di Battista non è un complotto. E’ il giochino di enfatizzare il ruolo di Salvini come se decidesse tutto lui. Gli unici atti concreti che ha fatto finora questo governo non li ha decisi Salvini: il decreto dignità lo ha fatto di Di Maio, l’accordo sul’Ilva lo ha fatto Di Maio, la delibera alla Camera sui vitalizi l’ha fatta Fico con la maggioranza, della battaglia per la revoca delle concessioni ad Autostrade si sono occupati Toninelli e Conte”. Carofiglio concorda e sottolinea: “Su Salvini verrebbe da dire con amabile battuta che è il ministro della propaganda e non dell’Interno, perché provvedimenti che abbiano a che fare con la sicurezza del Paese non ne abbiamo visti. Salvini ha un gruppo di professionisti molto bravi che adottano la stessa tecnica di un giovane pescatore che conobbi in un’isola. Non era un ragazzo bellissimo, però aveva un grande successo con le donne. E mi spiegò: ‘Io ci provo sempre’. Cioè” – continua – “sparava a raffica nei suoi tentativi. Questo vale esattamente anche per la strategia di comunicazione di Salvini, non molto caratterizzata da scrupoli etici. Si spara ogni tipo di cose pesantissime e molte vengono dimenticate. Tutte le incoerenze non vengono annotate: si spara a raffica, come faceva il pescatore delle Tremiti”. E chiosa su Di Maio: “Lui ha detto: ‘Tutti i giornali ci attaccano. Questo è un segno che stiamo facendo bene’. E’ come se uno studente dicesse che il consiglio di classe lo reputa da bocciare e quindi è il primo della classe”
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