Una frase in tv: “Taranto non ha musei degni della Magna Grecia“. E scoppia la polemica tra il vicepremier Luigi Di Maio e la direttrice del MarTa, il museo archeologico della Magna Grecia che da 131 anni è aperto nel capoluogo jonico. Il ministro della Sviluppo Economico, ospite di Cartabianca su Rai 3, parla dell’accordo sindacale su Ilva che darà il via libera all’ingresso di ArcelorMittal e spiega che è intenzione del governo “investire in un’università e nel turismo a Taranto”. E quindi, la frase incriminata: “Quella è l’area con i reperti archeologici più grande di tutta la Magna Grecia e non ha musei degni di quell’area”.
Un’esternazione che fa arrabbiare la direttrice del MarTa, Eva Degl’Innocenti, che risponde al vicepremier tramite il profilo Twitter del museo: “Egregio ministro, da direttrice del Museo archeologico Nazionale di Taranto sarei onorata di poterLa accogliere nel museo archeologico più importante della Magna Grecia con sede a Taranto, uno dei musei archeologici più importanti mondo“.
Nel MarTa, recentemente ristrutturato e con un nuovo piano inaugurato due anni fa, sono presenti gli Ori di Taranto, esposti sia negli Stati Uniti che all’Expo di Milano e fonte di ispirazione per designer come Cartier e Bulgari, oltre all’Atleta di Taranto, come è stata ribattezzata l’unica tomba al mondo di un atleta delle Olimpiadi risalente al V secolo avanti Cristo. Quasi 80mila visitatori nel 2017, uno dei tre luoghi della cultura più visitati dell’intera Puglia, il MarTa conserva anche esemplari di statue bronzee tra le più importanti dell’età ellenistica. Nel triennio 2013-16, stando ai dati diffusi dal Mibact, ha fatto registrare il +203% di visitatori e la seconda miglior performance per incremento degli incassi (+492,6%).
Matteo Renzi, che con l’ex ministro della Cultura Dario Franceschini partecipò all’inaugurazione del secondo piano del MarTa, è stato tra coloro che hanno rilanciato il tweet della direttrice, attaccando Di Maio: “E niente. Di Maio proprio non ce la fa, non ne azzecca una. Ma con tutto lo staff super pagato che ha creato da quando è al Governo, possiamo incaricare uno che controlli che non faccia gaffe? È pur sempre il Vice Premier del nostro Paese. Salvate il soldato Di Maio…”