Appena aperta e già arriva uno stop. La polizia municipale di Torino e l’ufficio di igiene dell’Asl hanno chiuso LumiDolls, prima “casa di appuntamenti” con sex doll in Italia (e di cui vi mostriamo il video dell‘anteprima) che ha inaugurato una decina di giorni fa nel capoluogo piemontese. Agenti e personale sanitario hanno fatto un blitz: l’ipotesi è che ci sia stata un’attività abusiva di affittacamere e che la pulizia delle bambole possa non essere avvenuta secondo le norme. I promotori, che sono approdati a Torino dopo esperienze simili a Barcellona e Mosca, promettevano “nuove sensazioni” con realistiche e realistici sex doll: Kate, Ilary, Molly, Eva, Arisa, Naomi, Bianca e Alessandro. Il tutto, sostengono, “in un luogo confortevole, di buon gusto”. I promotori insistono sul fatto che è si tratta di un’esperienza “del tutto legale”, ma da più parti si sono levati dubbi sulla liceità, e opportunità, dell’attività, confermati, almeno per ora, dai controlli effettuati.
Le tariffe: 80 euro per mezz’ora e 180 euro per due ore.
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