Cinema

Venom, Tom Hardy è “l’eroe riluttante”. Il più amato dei nemici di Spider-Man arriva al cinema

Diretto Ruben Fleischer, il film si prepara a sorprendere spettatori e addetti ai lavori puntando su un cast di assoluta eccellenza (Michelle Williams, Woody Harrelson e Riz Ahmed) e calcando la mano su sfumature decisamente inedite per un genere ormai capace di orientare gli esiti commerciali del contemporaneo cinema pop

di Marco Colombo
Venom, Tom Hardy è “l’eroe riluttante”. Il più amato dei nemici di Spider-Man arriva al cinema - 4/6

3. Tom Hardy, il cast e il sequel annunciato

Oltre a un comparto tecnico di tutto rispetto, che elegge a suo principe il direttore della fotografia Matthew Libatique (Inside Man e Il cigno nero), la vera forza di Venom si specchia in un cast di assoluto livello, a cominciare dal suo talentuoso protagonista: Tom Hardy. Coniugando una fisicità ferina all’asciuttezza di una recitazione che può nutrirsi anche di soli sguardi – la prova offerta nel recente Mad Max – Fury Road in tal senso rappresenta ben più di un semplice biglietto da visita -, l’attore britannico può senza dubbio essere annoverato tra i maggiori talenti della sua generazione ed è apparso sin da subito elettrizzato dalla sfida lanciatagli da Fleischer: “C’è un elemento da clown tragico nel personaggio. C’è qualcosa di divertente nell’avere un dono che è in realtà una maledizione. Si tratta di un superpotere che non vuoi, ma che al tempo stesso ami. Ti fa sentire speciale. Venom è un eroe riluttante”.

Alla seconda esperienza in un cinecomic, dopo aver già messo a dura prova la tempra (e le membra) del Batman di Christian Bale indossando la maschera di Bane per Christopher Nolan ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno, Hardy si è ritrovato alle prese con un personaggio in cui – a detta dello stesso attore – le nevrosi di Woody Allen convivono con la sfrontatezza di Conor McGregor, in un continuo dialogo fra anime livide. Contrasti di battute spudorate e repentine, che i responsabili del suono (Patrick Anderson e Michael B. Koff) hanno scelto di far recitare alla star londinese direttamente sul set, senza quindi affidarsi al doppiaggio in studio, così da rendere ancor più credibile la schizofrenica liaison tra Eddie Brock e il suo sadico “coinquilino”.

Pur al cospetto di uno tra i più scintillanti astri del firmamento hollywoodiano, le altre stelle della pellicola targata Sony non appaiono certo meno luminose, anzi. A interpretare Ann Weying, ex moglie di Eddie, troviamo infatti la meravigliosa Michelle Williams, compagna del mai dimenticato Heath Ledger, conosciuto durante le riprese de I segreti di Brokeback Mountain. Con le guance ormai asciugate dalla lacrime adolescenziali della Jen di Dawson’s Creek, l’attrice statunitense ha dimostrato in questi anni di essere ben più di un bel viso, collezionando quattro nomination agli Oscar e collaborando con registi del calibro di Wim Wenders, Martin Scorsese e Ridley Scott. Per quanto riguarda il ruolo dell’antagonista – il dottor Carlton Drake, a cui toccherà in sorte di essere posseduto dal simbionte Riot -, la scelta dei produttori è invece ricaduta su Riz Ahmed, 36enne di origine pakistane noto al grande pubblico per le vette raggiunte nelle otto puntate in The night of, una tra le più straordinarie serie tv del nuovo millennio per linguaggio visivo e qualità di scrittura.

Il nome più affascinante di questo straordinario supporting cast, tuttavia, resta quello di Woody Harrelson – candidato all’Oscar come Miglior attore non protagonista per la stella di sceriffo appuntatasi sul petto in Tre manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh – che vestirà i panni della più feroce tra le nemesi venomiane: Cletus Cassidy a.k.a. Carnage, un altro simbionte. Non si conosce ancora l’entità del suo minutaggio all’interno di questa lugubre ballata di supereroi, ma rumor e dichiarazioni a denti stretti lasciano supporre che quello del Mickey Knox di Natural Born Killers sarà poco più di un cameo, per quanto fondamentale poiché destinato a offrire il gancio a un sequel già preventivato. Dunque, non abbandonate la sala prima della fine dei titoli di coda.

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