Il ministro dell'Agricoltura torna ad attaccare i magistrati durante Agorà, dopo le parole di Sergio Mattarella. "Il potere giudiziario deve vedere le leggi ed applicarle, non se ne deve inventare altre. Le magliette in difesa di Salvini? Ahimé non c'ero, ne avrei messe tre"
La Lega torna ad attaccare i magistrati. Dopo le frasi di Matteo Salvini seguite all’indagine sulla nave Diciotti e la replica indiretta, martedì, del presidente della Repubblica, è il ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, a prendersela con pm e giudici. “Nessuno è sopra la legge, ma neanche i magistrati sono sopra la legge“, ha detto ad Agorà, su Rai3, neanche ventiquattr’ore dopo il “nessuno è al di sopra della legge” di Sergio Mattarella. “Ahimè i magistrati spesso la interpretano o si inventano le cose – attacca Centinaio – Il potere giudiziario deve vedere le leggi ed applicarle, non se ne deve inventare altre e non ci devono essere magistrati che si dichiarano pubblicamente obiettori di coscienza riguardo alle leggi fatte da uno dei poteri dello Stato”.
“Nessun cittadino è al di sopra della legge. Nemmeno cariche pubbliche. I magistrati sono legittimati dalla Costituzione”, aveva detto Mattarella alla commemorazione nel centesimo anniversario della nascita di Oscar Luigi Scalfaro. Parole pensate ed espresse per entrare nell’attualità del dibattito politico scatenato dal ministro dell’Interno, indagato per il caso della nave Diciotti per sequestro di persona e leader di un partito che, per ordine della magistratura, dovrà anche se a rate, restituire 49 milioni di euro perché i suoi dirigenti hanno truffato lo Stato.
L’atteggiamento del leader leghista e le sue dichiarazioni sui magistrati non eletti hanno evidentemente colpito al cuore anche Mattarella, cheper Costituzione è presidente del Csm. E forse non è bastata la precisazione di Salvini arrivata il giorno dopo “Non c’è golpe giudiziario”, a tranquillizzare il Colle. Forse a ragione perché dal vicepremier è arrivata immediata una risposta: “Il presidente Mattarella oggi ha ricordato che nessuno è al di sopra della legge, ha ragione. Per questo io, rispettando la legge, la Costituzione e l’impegno preso con gli italiani ho chiuso e chiuderò i porti a scafisti e trafficanti di esseri umani. Indagatemi e processatemi, io vado avanti“.
Ora tocca a Centinaio, che pare anche richiamare uno dei cavalli di battaglia di Forza Italia, la responsabilità civile dei magistrati: “Come ci deve essere la responsabilità dei politici ci deve essere la responsabilità dei magistrati. Devono essere responsabili di ciò che fanno“. Il ministro dell’Agricoltura ha poi difeso apertamente Salvini, schierandosi con i senatori della Lega che mercoledì hanno inscenato un presidio a sostegno del capo del Viminale indossando le magliette Nessuno tocchi Salvini: “”Io non c’ero, ahimé.. ne avrei messe tre, una sopra l’altra”.