Cronaca

Guido Ceronetti, morto il poeta e drammaturgo che spaziò dalle marionette alla traduzione della Bibbia

Ammalato da tempo, viveva nelle campagne di Cetona, in provincia di Siena. "Non ho paura di morire, ma solo di soffrire", aveva detto. Nel 1970 fondò il Teatro dei Sensibili, spettacolo di marionette che poi divenne itinerante

È morto nella sua casa di Cetona, in provincia di Siena, Guido Ceronetti, poeta, filosofo e scrittore. Aveva 91 anni. Nato a Torino, viveva da tempo in Toscana: era uno dei maggiori intellettuali contemporanei e conduceva un’esistenza ritirata, quasi ascetica. “Non ho paura di morire. Solo di soffrire. Uno ha già tribolato fin qui, e adesso tribolare in un letto di ospedale, no grazie”, aveva dichiarato in un’intervista. Ammalato da lungo tempo, era costretto a muoversi con l’aiuto di un deambulatore: ad agosto era stato ricoverato per un’ischemia cerebrale.

Ceronetti è noto soprattutto per la sua opera di traduttore: dal latino ha reso in italiano opere di Marziale, Catullo, Giovenale e Orazio; dall’ebraico cinque libri della Bibbia (Salmi, Qohèlet, Cantico dei Cantici, Libro di Giobbe e Libro di Isaia). Fu anche giornalista (cominciò a collaborare con La Stampa nel 1972) e drammaturgo:  nel 1970 diede vita al Teatro dei Sensibili, allestendo insieme alla moglie Erica Tedeschi spettacoli di marionette a cui assisterono personalità quali Eugenio Montale, Guido Piovene, Natalia Ginzburg, Luis Bunuel e Federico Fellini. A partire dal 1985, il Teatro dei Sensibili divenne pubblico e itinerante.

L’ultimo libro, Messia, scritto a Cetona, è uscito nel 2017. Dal 2009 Ceronetti era beneficiario della legge Bacchelli, che eroga un vitalizio a favore di cittadini che hanno illustrato la Patria e versano in condizioni di necessità economica: percepiva dallo Stato 18mila euro annui.