“La protesta del Pd alla Camera? Non era legata alla richiesta sacrosanta del voto di fiducia al Milleproroghe, ma perché sono state calpestate le prassi parlamentari”. Sono le parole del deputato Pd, Francesco Boccia, intervenuto nella trasmissione radiofonica “Ho scelto Cusano” (Radio Cusano Campus). E spiega: “Per porre la questione di fiducia è necessario che vi sia l’autorizzazione del Consiglio dei ministri che in realtà non c’era perché hanno utilizzato una vecchia autorizzazione del 24 luglio. Quando si pone la questione di fiducia, è necessario farlo sul testo che in quel momento è stato lavorato dal Parlamento. C’è stato un banale errore di Fraccaro, un errore abbastanza goffo. Bastava chiedere scusa, sospendere l’Aula, convocare il Consiglio dei ministri, autorizzare la questione di fiducia e poi tornare in Aula”. E aggiunge: “Penso che ci siano stati due errori: uno del governo, perché non si calpestano le prassi e c’è stata un po’ di arroganza nel non ammettere l’errore e non voler tornare indietro. L’altro errore è stato del Pd, perché secondo me l’occupazione dell’aula è stata sbagliata. Io e altri miei colleghi all’assemblea del gruppo di ieri lo abbiamo detto. Noi siamo il Pd. Quando Lega e M5sfacevano rimostranze fuori luogo nella scorsa legislatura, noi le contestavamo. Il Parlamento è di tutti, è la casa degli italiani e va rispettata. Occupare l’Aula per il decreto Milleproroghe” – continua – “mi sembra una cosa ridondante e fuori luogo. Io non l’ho fatto, rispetto i colleghi che l’hanno fatto, ma vogliamo dire con chiarezza alla maggioranza che con l’arroganza non si va da nessuna parte. Nel merito voteremo contro questo decreto, perché sia sui vaccini, sia sulle periferie sono arrivate risposte a metà. Abbiamo bisogno di dare agli italiani delle certezze, sui vaccini non possiamo metterci nelle mani di apprendisti stregoni e non possiamo far decidere alla rete se un vaccino è utile oppure no perché è in gioco il benessere dei nostri bambini. Per quanto riguarda le periferie, è stato fatto un pasticcio ed è compito anche delle opposizioni provare a correggere nel migliore dei modi i provvedimenti che il governo fa”.