“Decreto concretezza e decreto dignità? Sono balle, dentro cui c’è tutto e il contrario di tutto”. Inizia così la lunga invettiva apocalittica del deputato di Forza Italia, Renato Brunetta, con dichiarazioni al fiele contro il governo Conte, raccolte da Radio Radicale. “Questo il governo del fallimento” – continua – “è il governo che fa scappare i capitali, è il governo che fa precipitare la Borsa, è il governo che fa aumentare lo spread, è il governo in cui, quando Di Maio parla, alle aste del giorno dopo si perdono 50 milioni di euro, è il governo dell’isolamento internazionale. Prima se ne va questo governo, meglio è”. E spiega: “La congiuntura sta andando male, quindi nella seconda parte dell’anno si ha una crescita piatta, cioè zero. La media dell’anno sarà tutta data dalla prima parte di quest 2018, per una crescita globale media sotto probabilmente l’1%. Avremo allora un aumento del rapporto deficit Pil e un aumento del rapporto debito Pil, con una eredità negativa nel 2019. E cioè nel 2019 può finire anche peggio. Quindi, i capitali abbandoneranno il nostro Paese. Crisi nera e dobbiamo dire grazie al governo Conte-Di Maio-Salvini”. Poi attacca il Milleproroghe: “Ma ci rendiamo conto del ridicolo? I vaccini sono obbligatori ma anche volontari. Ma ci rendiamo conto che ci stanno portando nel baratro? Ieri l’Italia, anche con qualche eccesso verbale di Moscovici, è stata isolata nel contesto internazionale. Stiamo anche perdendo la nostra sfera di influenza in Libia, che vuol dire petrolio ed Eni” – prosegue – “Si pensi anche alle battaglie per dire no al Tap, cioè al gasdotto che ci darebbe una importantissima e fondamentale indipendenza energetica. Non si sta dando una risposta a Genova. E stanno ancora litigando in maggioranza per le concessioni ad Autostrade e per la ricostruzione del ponte Morandi. Ci stiamo rendendo conto che questi sono degli scappati di casa, buoni a nulla, ma capaci di tutto?”. Brunetta sottolinea: “Non c’è trippa per gatti: con questi chiari di luna non c’è spazio per il reddito di cittadinanza, né purtroppo per la flat tax, né per la quota 100 della Fornero. Non c’è un euro per fare nulla in ragione della cattiva congiuntura e in ragione del caos in cui hanno precipitato la nostra finanza pubblica e il nostro Paese questi dilettanti allo sbaraglio”. E chiosa: “Tria con Moavero è l’unico ministro credibile a livello internazionale. Se saltasse Tria, salterebbero il governo e la finanza pubblica italiana. Siccome penso che gli attuali governanti, per quanto dilettanti allo sbaraglio, non siano anche degli irresponsabili, la posizione di Tria è assolutamente salda e forte”