Tra le 14 persone scelte dal ministro Danilo Toninelli nella Struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture con il compito di effettuare l’analisi costi-benefici delle Grandi opere c’è un condannato in via definitiva per bancarotta fraudolenta. Si tratta di Gaetano Francesco Intrieri, classe 1965, esperto di Trasporto aereo e docente all’Università di Tor Vergata. La vicenda giudiziaria che lo riguarda, anticipata da La Verità, risale al 2003 e si è conclusa nell’autunno dello scorso anno con la sentenza della Cassazione. Sulla vicenda l’ufficio stampa del ministro, contattato dal Fatto.it, ha risposto con un “no comment”.
Intrieri – che spiega il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro ha “almeno due condanne, una passata in giudicato” – si è appropriato di 429mila euro, secondo la ricostruzione dell’accusa, quando era amministratore delegato della Gandalf, una piccola compagnia di aereo di Parma, per “vantaggio patrimoniale personale”. In sostanza, confessò Intrieri davanti al pm Pietro Errede, quei soldi “sono serviti per appianare i miei debiti con Banca Intesa”. Nel corso del dibattimento, i suoi difensori hanno poi cercato di sostenere che le confessioni furono rese “in una situazione difficile”. Ma la Corte di Cassazione ha smontato la tesi bollandola come “priva di concludenza” e confermato la condanna a 3 anni e 6 mesi, ridotta a 2 anni e 4 mesi con le attenuanti generiche e cancellata dall’indulto del 2006.
Secondo quanto racconta Intrieri sul proprio profilo Twitter, negli scorsi mesi ha aiutato il ministero delle Infrastrutture sia sulla questione del contratto dell’Air Force Renzi (“Il contratto l’ho smontato io”, scrive) che sul dossier relativo ad Enav e Fiumicino. L’uomo si è sfogato con un lungo post dopo la pubblicazione dell’articolo: “La condanna me la riprenderei domattina”, dice asserendo di aver aiutato tanti piccoli azionisti “a riprendere i loro soldi” e permesso a Gandalf Spa di “essere riammessa alle contrattazioni” in Borsa. E rivendica ancora oggi di essere chiamato come “esperto” per diversi lavori in giro per il mondo.
Da parte del ministro non è giunta alcuna comunicazione ufficiale dopo la notizia riportata da La Verità. Forza Italia chiede invece a Toninelli, incappato nelle tre nomine poi revocate nella commissione per il crollo del Ponte Morandi, di chiarire se era a conoscenza della condanna definitiva di Intrieri e il deputato Giorgio Mulè lo attacca: “Abbiamo l’ennesima dimostrazione che è politicamente uno struzzo. Dopo lo scoop di stamattina pubblicato da La Verità sulla condanna definitiva per bancarotta fraudolenta del professor Gaetano Intrieri, chiamato da Toninelli al ministero come uno dei suoi super esperti, non è arrivata alcuna dichiarazione da parte del ministro”.
Anzi, secondo lo stesso esperto nominato dal Mit, un colloquio ci sarebbe stato: “Be non direi il Ministro mi ha detto che se me ne vado viene a prendermi sino a casa. Forse a qualcosa il mio lavoro serve e comunque domani parlo io”, ha scritto su Twitter nel pomeriggio a chi gli ricordava che “per quel partito avere una condanna è un problema”. Ilfattoquotidiano.it ha contattato lo staff di Toninelli nella serata di venerdì, ottenendo come risposta alla vicenda un “no comment”.