Gustosa anteprima per la versione station wagon della vettura del marchio di Seoul: stile e sportività per un'auto destinata al solo mercato europeo
E’ stato alzato finalmente il velo, o meglio è stata la gabbia, alla coreana dal “naso di tigre”. La nuova Kia Proceed perde l’apostrofo ma acquista molto in fatto di sportività, nella sua nuova veste di shooting brake. Un modello cruciale per la casa coreana, che con la famiglia Ceed ha già venduto in Europa, dal 2006, ben 1,3 milioni di unità, facendone uno dei modelli di punta insieme alla Sportage.
Gregory Guillaume, Chief Designer di Kia Europa, ha specificato che il marchio aveva bisogno di “reinventare la ProCee’d per assicurare che tutta quella vitalità non fosse andata perduta. Questo doveva essere un modello da non piazzare semplicemente al primo posto della famiglia Ceed, ma quello che più di tutti fosse subito riconoscibile come il più accattivante e seducente della categoria”.
Soprattutto si tratta di un’auto pensata, studiata e sviluppata interamente in Europa, tra il centro sviluppo di Francoforte e Zilina, in Slovacchia; un’auto rivolta solo al mercato europeo, non prima però di aver fatto il suo debutto mondiale al Salone di Parigi del prossimo ottobre.
Anticipata in un altro Salone, quello di Francoforte del 2017, dalla Proceed Concept, la nuova shooting brake mantiene il design di base del modello: lunga 4,60 metri (5mm in più della Sportswagon e della Ceed 5 porte), larga 1,80 e alta 1, 42 metri, ha un passo di 2,65 metri che rimarca l’utilizzo della piattaforma K2 di Hyundai, così come per le sorelle. Il frontale mantiene il “tiger nose” e le luci diurne a led “ice cube” al centro dei gruppi ottici.
La coda è ciò che maggiormente la distingue dalle altre della famiglia: introdotta dal tetto spiovente, è caratterizzata dalla scritta Proceed sovrastata dalla firma luminosa, che un po’ ricorda quella già vista su di una sportiva tedesca (in effetti Francoforte non dista così tanto da Stoccarda). Il bagagliaio è ad apertura e chiusura automatiche ed ha una capienza doppia rispetto a quello della Ceed hatchback, con 594 litri e diversi accorgimenti sulle pareti per tenere gli oggetti ben ancorati.
Gli interni sono piuttosto sportivi, con tachimetro e contagiri analogici nel quadro strumentazione e un touchscreen da 7” che emerge dalla plancia, diversamente da quello “incastonato” nella Ceed: gestisce il sistema di infotainment Kia Connected Services con navigatore integrato TomTom, compatibile con Android e Apple CarPlay.
Tre le motorizzazioni, tutte omologate Euro6d-Temp: i benzina 1.0 T-GDi da 120 Cv con 172 Nm di coppia motrice e 1.4 T-GDi da 140 Cv con 242 Nm di coppia; entrambi con cambio manuale a 6 velocità e la possibilità di avere il 1.4 automatico a doppia frizione e 7 rapporti. Per il diesel, lo Smartstream 1.6 CRDi da 136 Cv: il più “green” della famiglia e della casa coreana, può avere sia il cambio manuale a 6 marce sia quello a doppia frizione (sempre 7 marce). Inoltre la Proceed GT sarà disponibile anche con il 1.6 benzina a 204 Cv e una coppia di 265 Nm, il che lo rende il motore più potente della linea. Due le modalità di guida disponibili con il cambio a doppia frizione, Normal e Sport, come due sono anche gli allestimenti a scelta, GT e GT Line.
Non mancano infine gli ADAS, i sistemi di assistenza alla guida, tra cui High Beam Assist, Lane Keeping Assist e Smart Cruise Control opzionale. Per conoscere i prezzi e vederla finalmente sul mercato, però, bisognerà ancora pazientare qualche mese.