Non ha accolto il presidente del consiglio in visita nella sua città per l’inaugurazione dell’anno scolastico. Il motivo? La querelle sui fondi per le periferie che ha contrapposto nelle ultime settimane l’esecutivo e i comuni italiani. Un accordo era stato raggiunto tra Anci e governo la sera dell’11 settembre, ma oggi il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando ha disertato la visita del premier Giuseppe Conte nella scuola “padre Pino Puglisi” di Brancaccio per l’inaugurazione dell’anno scolastico. Il primo cittadino non si è presentato volutamente in polemica con l’esecutivo: a rappresentarlo sono andati l’assessore alla Cittadinanza, Giuseppe Mattina, e l’assessore alla Pubblica istruzione, Giovanna Marano. Un’altra assenza eccellente era quella del governatore, Nello Musumeci, legata però a un impegno improvviso: al suo posto l’assessore regionale all’istruzione Roberto Lagalla.

Particolarmente polemica la nota diffusa da Orlando per motivare la mancata accoglienza. “Dopo lo scippo di quasi 16 milioni di euro proprio al quartiere di Brancaccio, avvenuto ieri e stanotte con la fiducia sul decreto Milleproroghe, spero che oggi il presidente Conte colga l’occasione per trovare la giusta ispirazione e comprendere il grave, gravissimo errore commesso nel cancellare i fondi del Bando periferie“, dice Orlando. “Oggi – continua il primo cittadino – a Brancaccio si parlerà certamente di scuola e vicinanza a studenti e docenti; parole che suonano vuote dopo che il Governo ha appena cancellato, fra gli altri, il finanziamento per realizzare proprio lì, in via Cirincione, un complesso scolastico polivalente con strutture sportive – dice – Oggi a Brancaccio si parlerà certamente di legalità e vicinanza alle forze dell’ordine; parole che suonano vuote dopo che il Governo ha appena cancellato, fra gli altri, i fondi per la manutenzione di due stazioni dei carabinieri e del commissariato di Polizia che operano proprio in quel territorio”. E ancora: “Oggi a Brancaccio si spenderanno molte parole, che temo però non spiegheranno un provvedimento che non ha spiegazione se non quella di capovolgere il senso delle cose, del togliere a chi non ha per dare a chi ha”.

“Se il sindaco ritiene questo e non accoglie il suo presidente faccia pure. Ma bisogna essere corretti però, ieri sera lavorando fino a tarda notte ho incontrato una ventina di sindaci dell’Anci e non ricordo il volto del sindaco Orlando”, ha replicato il premier riferendosi all’incontro con l’associazione dei comuni. “Abbiamo lavorato tanto e trovato una soluzione rispetto a un provvedimento che era incostituzionale, stiamo recuperando un profilo di costituzionalità e abbiamo trovato un percorso. In più ho assicurato il modo per recuperare questi finanziamenti. Se il sindaco Orlando ha nella sua testa progetti che non ha realizzato non é colpa mia“, ha aggiunto il presidente del consiglio. Martedì sera, infatti, il presidente dell’Anci, Antonio De Caro, aveva spiegato ai cronisti: ““Abbiamo una soluzione, il principio è salvo, i fondi sono tutti salvi. Nel prossimo decreto del governo, la prossima settimana, saranno stanziati i fondi nell’arco di un triennio, sulla base delle effettive necessità dei Comuni”, ha detto il sindaco di Bari.“Evidentemente è una mediazione, ma siamo partiti dalla decurtazione di 1,6 miliardi. Per alcuni non è la soluzione che volevamo ma abbiamo preso una decisione tutti insieme”, ha aggiunto il presidente dell’Anci, specificando che il governo non interverrà sul Milleproroghe. “Alcuni comuni volevano che oggi si risolvesse il problema: abbiamo ottenuto un risultato importante che è quello di risolverlo tra una settimana visto che pare che domani non si potesse risolverlo in Aula col Milleproroghe”.

Per Conte, invece, la visita a Brancaccio è “un sogno che si è avverato. Sono molto contento dell’invito alla scuola Don Puglisi di Palermo che ho accolto subito. Sono davvero felice di potere essere qui”. Domani per ricordare il 25esimo anniversario dell’omicidio di padre Pino Puglisi a Palermo arriverà Papa Francesco.

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