“La prego di avere pazienza ancora qualche giorno”
“Se fosse per me avrei già risolto il problema di suo figlio”
“Tutto quello che facciamo lo facciamo con il cuore”
“La prego di non fraintendere, non è mancanza di buona volontà”
“È proprio sicura che sua figlia è tranquilla?”
Questa breve raccolta di frammenti di conversazioni alla quale potrei aggiungerne almeno una decina di pagine rappresenta un estratto di quanto accade ai genitori degli alunni disabili in questi giorni. La riapertura della scuola è infatti per gli alunni disabili spesso rinviata di 15, 20 o 40 giorni a seconda delle regioni e delle scuole. Assenza di insegnanti specializzati, ore ridotte di sostegno, difficoltà nei trasporti (pressoché azzerati a Napoli ed in altre città del meridione) e nell’assistenza scolastica rappresentano la amara sorpresa per gli oltre 260mila genitori di alunni disabili italiani.
Sarebbe interessante proprio partendo dalle raccomandazioni iniziali chiedere ai lettori di inviare le “frasi celebri” che hanno ascoltato e che ascolteranno durante quest’anno scolastico. Ovviamente, nell’attesa che il ministro dell’Istruzione e quello della Disabilità del governo M5s-Lega, prendano coscienza dei motivi della loro esistenza politica, mi permetto di allegare un immagine che raccoglie qualche suggerimento. Così dopo la coscienza potrebbe crescere anche la conoscenza.