Il vicepresidente di Amazon ha declinato l'invito del governo a proseguire il suo lavoro di commissario straordinario, nomina ricevuta da Matteo Renzi nel 2016. Piacentini si è impegnato per due anni a titolo gratuito, mentre difficilmente il suo successore presterà servizio "pro bono".
Diego Piacentini non continuerà a guidare il team per l’innovazione digitale e tornerà a Seattle, negli Usa, dove vive la sua famiglia. Il vicepresidente di Amazon ha declinato l’invito del governo a proseguire il suo lavoro di commissario straordinario, nomina ricevuta da Matteo Renzi nel 2016. Piacentini si è impegnato per due anni a titolo gratuito, mentre difficilmente il suo successore presterà servizio “pro bono”.
“Oggi inizia la mia fase di “prorogatio” di 45 giorni insieme al Team Digitale – scrive su Twitter – Ringrazio il Governo per avermi chiesto di rimanere un altro anno, ma alla scadenza del mandato di 2 anni mi riunirò come previsto alla mia famiglia a Seattle. Lavorerò in prorogatio fino alla nomina del nuovo commissario per garantire continuità”. Poi, annuncia, “passerò il testimone, soddisfatto del lavoro di questi 24 mesi e orgoglioso dei risultati ottenuti dal Team Digitale. Abbiamo ancora 45 giorni di lavoro cruciali”.
2) Lavorerò in prorogatio fino alla nomina del nuovo Commissario per garantire continuità. Passerò il testimone, soddisfatto del lavoro di questi 24 mesi e orgoglioso dei risultati ottenuti dal @teamdigitaleIT (https://t.co/I7fmtBf1GD)
Abbiamo ancora 45 giorni di lavoro cruciali.— Diego Piacentini (@diegopia) 17 settembre 2018
Il team per la Trasformazione Digitale lavorerà almeno per un altro anno, così da allineare la durata complessiva a quella del piano triennale 2017-2019 nel quale sono stati posti gli obiettivi. Ad annunciare la proroga era stato negli scorsi giorni il sottosegretario alla Pubblica amministrazione Mattia Fantinati, del Movimento 5 Stelle. Giudicando “positivo quanto fatto fino a oggi”, anche se si è trattato più di una “base” che dovrà dare altri risultati, Fantinati aveva spiegato all’Adnkronos, che “dobbiamo confermare il team”, sottolineando come si tratti di un gruppo “che al suo interno, oltre a Piacentini, ha persone di spessore. Penso che possa andare avanti per un altro anno e poi misureremo quanto hanno prodotto”.
Il sottosegretario aveva poi messo in fila i risultati raggiunti: il piano triennale di lavoro, dal 2017 al 2019, “prevedeva 67 azioni e 108 obiettivi e di azioni ne sono state raggiunte 22, mentre di obiettivi esattamente il doppio, 44″. Valori che, se presi in maniera secca, sembrano al momento dei risultati poco incoraggianti, ma lo stesso Fantinati aveva sottolineato come “dietro c’è un grande processo di digitalizzazione e, guardando alla situazione complessiva, molte cose sono state fatte”.
Tra gli obiettivi centrati dal team guidato da Piacentini c’è PagoPa, il sistema nazionale per i pagamenti a favore della Pubblica amministrazione. “Non è ancora a pieno regime, ma il servizio viene utilizzato, funziona ed è destinato a crescere”. A oggi, ricorda Fantinati, “sono stati raggiunti 11 milioni di pagamenti elettronici“. Poi l’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente, che oggi copre oltre 7 milioni di italiani nei comuni coperti dal servizio e altri 10 milioni con quelli in presubentro. “Si tratta – spiegava il sottosegretario – di numeri positivi”.