È partito dalla stazione di Bremervorde, nel nord-ovest della Germania, il primo treno a idrogeno per il trasporto passeggeri, per una prima mondiale che ha visto schierati, orgogliosi, i ministri del governo centrale e federale: “questo è un segnale forte per la mobilità del futuro. L’idrogeno è una vera ed efficiente alternativa al diesel. È necessario quindi supportare e finanziare questa tecnologia per poi farla espandere”, ha dichiarato Enak Ferlemann, membro della commissione del governo federale per la rete ferroviaria.

I due Coradia iLint – questo il nome dei treni creati dalla francese Alstom – possono viaggiare a una velocità di 140 km/h, la stessa dei treni alimentati a gasolio: a differenza di questi, però, le uniche emissioni prodotte saranno quelle di vapore acqueo.

Le celle a combustibile con cui sono equipaggiati i Coradia iLint convertono l’idrogeno e l’ossigeno in elettricità; ogni treno disporrà sul tetto di serbatoi contenenti le riserve di idrogeno, le quali assicureranno oltre 1.000 km di viaggio. Infine, l’energia prodotta in eccesso verrà conservata in batterie agli ioni di litio a bordo degli stessi treni.

Non saranno quindi un problema i 100 chilometri di servizio che ogni giorno questi treni dovranno percorrere per raggiungere le città di Buxtehude, Bremerhaven e Cuxhaven, su una linea che fa parte del 40% di quelle non elettrificate del Paese: per la fine del 2021 è inoltre prevista un’integrazione del servizio con altri 14 treni, per un investimento totale pari a 81 milioni di euro.

Henri Poupart-Lafarge, CEO di Alstom, ha affermato che “il Coradia iLint annuncia una nuova era per i trasporti ferroviari a zero emissioni. Un’innovazione che nasce dal lavoro di squadra tra Francia e Germania.”

Intanto, anche in Canada, Paesi Bassi, Danimarca e Italia si sta pensando alla “svolta a idrogeno”, mentre in Francia il primo treno è previsto per il 2022.

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Porsche, il nuovo corso: “Niente più diesel. In futuro solo ibride ed elettriche”

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