In vista delle elezioni europee di maggio 2019 serve una grande alleanza della sinistra europeista: da Tsipras, passando per i Socialisti, fino ad arrivare ai liberali di Emmanuel Macron. È questa l’idea presentata dal segretario del Partito Democratico, Maurizio Martina, prima di partecipare al vertice dei leader del Partito Socialista Europeo (Pse) che precede il summit informale europeo di Salisburgo, in Austria. “Al vertice discuteremo anche di questo – ha annunciato il Dem – Dobbiamo lavorare per costruire una grande alleanza, da Tsipras a Macron e, ovviamente, con il Pse. L’idea di un’alleanza tra Salvini, Orbán e Le Pen deve preoccupare”.
In vista del voto che rinnoverà le istituzioni europee, il segretario del Pd torna ad agitare lo spettro della scalata populista ai palazzi di Bruxelles. In un momento in cui l’ala socialista europea è quasi ovunque ai minimi storici, con l’ipotesi di un calo dei seggi anche nel Parlamento europeo per il prossimo mandato, la speranza per la sinistra dell’Ue risiede soprattutto nella discesa in campo di Macron, nonostante il calo dei consensi del Presidente francese, e in un exploit dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (Alde).
Certo è che, comunque, il fronte anti-populista e anti-sovranista auspicato da Martina, ma anche da altri leader europeisti come il neo candidato Socialista alla Commissione europea, Maroš Šefčovič, non potrà fare a meno, dopo i risultati delle urne, di un’alleanza tra Socialisti, Liberali e Partito Popolare Europeo. Gruppo, quest’ultimo, che per adesso comprende anche colui che potrebbe fare la parte dell’elefante nella cristalleria in vista di una larga coalizione anti-sovranista: il Primo ministro ungherese, Viktor Orbán.